lunedì 24 febbraio 2020

STORIA DELLA GEOINGEGNERIA: Diga lo Stretto di Bering, usare eliche a propulsione nucleare per sciogliere i poli - 1958



Diga lo Stretto di Bering, usare eliche a propulsione nucleare per sciogliere i poli - 1958


    Geoingegneria • Melt the Arctic

    Arkady Markin, ingegnere sovietico; Propose che gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica costruissero una gigantesca diga attraverso lo stretto di Bering e usassero pompe a elica a propulsione nucleare per spingere la calda corrente del Pacifico nell'Atlantico attraverso il Mare Artico. Il ghiaccio artico si scioglierebbe e le aree ghiacciate della Siberia e del Nord America diventerebbero temperate e produttive.

    Per quanto ci preoccupiamo oggi dei cambiamenti climatici, un artico caldo e sciolto era in realtà un sogno dei geoingegneri almeno dal 19 ° secolo. Al culmine della guerra fredda, uno scienziato sovietico di nome Petr Mikhailovich Borisov ha proposto quello che potrebbe essere il progetto di fusione artico più ambizioso mai concepito: una diga che attraversa lo Stretto di Bering di 55 miglia che sarebbe abbastanza grande da reindirizzare le correnti degli oceani del mondo e forzare l'acqua calda a sciogliere per sempre l'Oceano Artico.

    Ingegnere petrolifero russo, P.M. Borisov ha proposto di sciogliere le calotte polari dell'Artico e della Groenlandia diffondendo polvere di carbone nero sul ghiaccio, creando una copertura nuvolosa attraverso i poli per intrappolare il calore e deviare le calde acque atlantiche nelle regioni polari. Questo schema è stato preso sul serio dai climatologi sovietici. A Leningrado, all'inizio degli anni '60, si tenevano due conferenze a seguito di un primo incontro a Mosca da parte del Presidio dell'Accademia delle Scienze dell'URSS nel 1959.

Oggi, uno switch-a-roo completo:

    Anni fa uno scrittore di scienze olandese ha proposto una soluzione radicale per combattere lo scioglimento nell'Artico. Nel suo "Piano di salvataggio del Polo Nord", Rolf Schuttenhelm suggerisce di bloccare il flusso d'acqua dal Mare di Bering verso l'Oceano Artico. Sostiene che questa idea, per quanto assurda, valga la pena di essere esplorata.

Il ghiaccio primaverile ostruisce lo stretto di Bering, George Riggs, NASFC GSFC
Una mappa del permafrost sovietico basata sui dati della CIA del 1984. Da allora il permafrost si è sciolto, ma serve come prova di quel vasto problema di ghiaccio che l'Unione Sovietica stava affrontando. Via Zonu.com
Immagine: Jack Cook, Woods Hole Oceanographic Institute


Riferimenti


Fonte

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