L’FBI ribalta la storia del nazismo: “Hitler non morì nel bunker ma fuggì con Eva Braun in Argentina”
Declassificati oltre settecento documenti sulle indagini segrete degli agenti americani dal 1945 al 1950 Una squadra diretta dall’ex CIA Bob Baer ha ripercorso per History Channel il tragitto che avrebbe compiuto il dittatore tedesco da Berlino a Bariloche, via Spagna.
La storia dovrebbe essere riscritta: nuove prove lasciano ben pochi dubbi sul fatto che Hitler non sia affatto morto nel bunker sotto la Cancelleria di Berlino. Colui che venne definito “il più grande criminale del Novecento”, sarebbe invece riuscito a fuggire insieme alla moglie Eva Braun e ad un gruppo di ufficiali del Terzo Reich (tra i quali il fedele segretario Martin Bormann), prima in Spagna e poi in Argentina. Questo, almeno, è quanto rivela il Federal Bureau of Investigation (FBI), che nel 2014 ha declassificato oltre 700 documenti relativi alle indagini che vennero svolte dal 1945 al 1950 sulla presunta fuga di Adolf Hitler in America Latina. La desecretazione è avvenuta grazie alla legge Freedom of Information Act (Atto per la libertà di informazione), emanata negli Stati Uniti il 4 luglio del 1966, durante il mandato del presidente Lyndon B. Johnson.