“Sicilia e mafia”, “Campania e camorra”, “Calabria e ‘ndragheta” sono accostamenti triti e ritriti, spesso impiegati per dipingere l’intera Italia come un Paese mafioso, corroso dal crimine, e quindi da collocare ai margini del sistema internazionale, tra gli Stati semi-falliti. È dal 1861 che il Paese affronta il problema mafioso e da allora sono state condotte migliaia di inchieste, scritti migliaia di libri, elaborate migliaia di analisi economiche e sociali: ma è possibile affrontare la questione in termini geopolitici? È possibile cavare un’asciutta verità dall’enorme e amorfa quantità di materiale concernente le mafie? Mafia, camorra e ‘ndgrangheta sono società segrete paramassoniche, inoculate dagli inglesi all’inizio dell’Ottocento per destabilizzare il Regno delle Due Sicilie e trasmesse all’Italia post-unitaria per minare lo Stato e castrarne la politica mediterranea.
Mafie e massoneria speculativa:
come Londra rovesciò il Regno delle Due Sicilie