La Geoingegneria Clandestina è in atto ed è da tempo che qualcuno sta cercando di modificare il clima a livello mondiale.
Ovunque, fin dall’antichità, si è tentato di modificare il tempo: si è
danzato, pregato, si sono fatti sacrifici umani per avere più o meno
pioggia, più caldo o più fresco. Nessuno ci è mai riuscito, il tempo è
restato immodificabile (anche se Padron Cipolla, nei Malavoglia
di Giovanni Verga, ha le idee chiare in proposito, sa bene perché il
tempo è cambiato e perché non piove più: "Non piove più perché hanno
messo quel maledetto filo del telegrafo che si tira tutta la pioggia e
se la porta via"). Questo perché la nozione di tempo indica le
condizioni dell’atmosfera in una determinata area geografica in un certo
momento, o comunque in un breve periodo. Il tempo è variabile e
difficilmente prevedibile anche a poche settimane di distanza, perché
influenzato da eventi casuali e da fenomeni occasionali. Era considerato
immodificabile anche il clima, cioè l’insieme delle condizioni
atmosferiche (temperatura, umidità, pressione, venti) che caratterizzano
una regione geografica e ne determinano il tipo di vegetazione, la
flora e la fauna, le attività economiche ed anche il carattere e le
abitudini delle popolazioni che vi abitano Osservava Cuoco, l’autore del
Saggio storico sulla rivoluzione napoletana, che “è una
stranezza il creder che il clima non influisca sul fisico e sul morale
degli uomini”; e ribadiva Tommaseo che “i principali caratteri o costumi
nazionali, anche quando paiono non aver niente a che fare col clima, o
ne derivano o quando anche non ne derivino e vengano da cagioni affatto
diverse, pur corrispondono mirabilmente alle qualità di esso clima”.
I tentativi di modifica del tempo e del clima
La modifica intenzionale del clima si profila come specifico oggetto
di ricerca scientifica e tecnologica nel XIX secolo, dopo che, nei primi
decenni del secolo, Jean Baptiste Fourier scopre l’effetto serra.
La ricerca è stata particolarmente intensa negli Stati Uniti le cui
aree centrali (le Great Plains) erano frequentemente colpite da periodi
di siccità: coloro che vi partecipano - scienziati e imprenditori ma
anche, spesso, sognatori e avventurieri - formano il gruppo dei
“pluviculturalisti”. Le tecniche proposte sono le più varie: dalle bombe
alle cannonate, dagli incendi di boschi su vasta scala al rilascio di
palloni riempiti di gas nell’atmosfera fino alla creazione di vulcani
artificiali. Il più importante esponente del gruppo fu il
meteorologo James Pollard Espy, soprannominato “The Storm King”, autore
di un apposito trattato, The Philosophy of Storms. Espy
presentò la sua teoria secondo cui la pioggia poteva essere provocata
bruciando le foreste anche in Europa tra il 1836 e il 1840,
all’Accademia delle scienze francese e alla British Royal Society. Verso
la fine del secolo divenne famoso Frank Melbourne, detto il "The Rain
Wizard", il Mago della pioggia, che sosteneva di avere una formula
segreta per produrre fenomeni atmosferici: per 300 dollari si impegnava
far piovere sull’area prestabilita. Ebbe molti seguaci e imitatori:
sorsero numerose imprese che promettevano pioggia affermando di
utilizzare la sua formula.
L’attività, le ricerche e le promesse dei pluviculturalisti
determinano anche il sorgere di una florida letteratura utopistica in
materia di mutamento climatico. Si immaginavano così società ove
radicali modifiche dell’assetto delle istituzioni e dei rapporti sociali
avrebbero dovuto procedere di pari passo con interventi di environmental engineering,
consistenti nel rimodellamento del pianeta e di sottoposizione a
controllo delle forze naturali. L’obiettivo era di modificare la natura
per renderla idonea a soddisfare i bisogni dell’uomo: una delle tappe
era il controllo del clima, in modo da rendere fresche le regioni più
torride e più temperate le regioni fredde. Tra i più noti
“utopisti del clima” c’è anche William Dean Howell che dedica alla fine
del secolo XIX tre romanzi a Altruria, un paese situato nell’emisfero
meridionale, dove sono realizzate enormi riformi sociali nel senso
dell’uguaglianza, della tolleranza e della razionalizzazione dei consumi
e dove il clima è stato profondamente modificato. Spiega un altruriano
in visita negli Stati Uniti (con uno schema manifestamente ripreso da
Montesquieu anche se Howell abbandona la struttura epistolare): “Avevamo
un clima da modificare, stagioni da rendere più miti, un intero sistema
meteorologico da mettere sotto controllo e a questi obiettivi abbiamo
dedicato risorse che sono in genere destinate alla guerra”.
Anche in Unione Sovietica fioriscono negli anni Venti del secolo
scorso progetti di intervento tecnologico sull’assetto climatico: il
miglioramento delle condizioni naturali e l’attenuazione delle avversità
climatiche attraverso l’uso della scienza e della tecnologia
costituiscono i presupposti per la creazione di una nuova società.
Secondo Gorki, proprio la capacità del comunismo di rimodellare la
natura avrebbe rappresentato la sua superiorità sul sistema
capitalistico. Nel 1932 è istituito a Leningrado un apposito istituto per gli studi climatici.
Dobbiamo però arrivare al secondo dopoguerra per assistere a una vera
e propria esplosione degli studi e degli esperimenti sul clima. Gli
Stati Uniti e l’Unione Sovietica si rendono conto degli importanti
benefici in termini di sicurezza, di difesa e, in genere, di
utilizzazione bellica di modificazioni intenzionali del clima.
Il cloud seeding e la Convenzione ENSOD
Negli Stati Uniti l’attenzione si polarizza per molti anni sul cosiddetto cloud seeding,
l’insieme delle tecniche per cambiare la quantità ed il tipo di
precipitazioni attraverso la dispersione nell’atmosfera di sostanze
chimiche che agiscono sulla formazione delle nuvole. Queste tecniche
sono oggetto di sperimentazione e di applicazione da parte di imprese
private che offrono i propri servizi climatici agli agricoltori,
scatenando numerose controversie giudiziarie originate sia
dall’inadempimento agli impegni assunti, sia, in ipotesi di casuale
riuscita, da parte di coloro che dalla pioggia sono danneggiati (ci sono
varie decisioni giudiziarie in merito alla responsabilità per le
conseguenze di operazioni volte a produrre variazioni atmosferiche).
Il cloud seeding, anche per le possibilità di impiego
bellico, riceve consistenti finanziamenti governativi: del 1953 è la
costituzione da parte del Congresso di un Comitato consultivo per il
controllo del tempo e del clima. Sull’altro fronte, nel
1948 Stalin annuncia il “Grande Piano per la trasformazione della
natura” che indica il controllo del clima come obiettivo prioritario e
nel 1961 il XXII Congresso del Partito comunista individua
nell’ingegneria climatica e specificatamente nella rimozione della
calotta di ghiaccio polare per ridurre il rigore delle temperature nel
nord del paese tra i più urgenti problemi che la scienza sovietica
doveva risolvere. Queste iniziative condotte dalle due maggiori potenze dell’epoca e, soprattutto, l’impiego di tecniche di cloud seeding
da parte degli Stati Uniti durante la guerra del Vietnam tra il 1967 e
il 1972, hanno indotto le Nazioni Unite a mettere a punto nel 1976 una
apposita Convenzione per proibire progetti concernenti l’uso di tecniche
per la modificazione dell’ambiente a scopo militare o comunque per
finalità belliche, la Convenzione ENSOD.
Energia nucleare e Terraforming
In questo stesso periodo si afferma prepotentemente una nuova
disciplina, l’ingegneria nucleare, che sembra offrire la possibilità di
riplasmare il pianeta per soddisfare i bisogni dell’umanità e incidere
sul clima del pianeta: un uso mirato delle esplosioni nucleari avrebbe
permesso di realizzare canali e barriere naturali, creare, distruggere o
spostare montagne, riprogettare interi territori. Lo scienziato
nucleare Edward Teller nel 1956, fanatico propugnatore dell’uso
dell’energia nucleare a scopi sia bellici che pacifici, ne ipotizzò
l’uso per scavare un nuovo canale attraverso il deserto del Negev
allorché l’Egitto si impossessò del Canale di Suez; anche
l’occlusione dello stretto di Gibilterra era tra i progetti presi in
considerazione come specifico rimedio agli effetti del cambiamento
climatico sulle sponde del Mediterraneo.
A quella stessa epoca appartengono ricerche e progetti di Terraforming
cioè l’uso di tecnologie idonee a rendere abitabile per l'uomo un
pianeta o la luna, intervenendo sulla sua atmosfera in modo da renderla
simile a quella della terra. Questa disciplina non è stata solo materia
della letteratura fantascientifica, ma anche di una ragguardevole
produzione scientifica a partire da uno scritto di Carl Sagan su Science avente ad oggetto le possibilità di modificare l’atmosfera di Venere per rendere il pianeta abitabile.
Il sogno dell’ingegneria nucleare applicata al clima, frutto
dell’eccesso di ottimismo tecnologico del dopoguerra, è durato meno di
venti anni e, fortunatamente, non si è mai realizzato, risparmiando così
all’umanità conseguenze e disastri dei quali i promotori e i governi
che li finanziavano non si rendevano conto (pur avendo provocato in
quegli anni non poche vittime e consistenti distruzioni ambientali).
Ma, accantonate le sue più cruente e distruttive applicazioni,
l’insorgere della necessità di contenere il cambiamento climatico ha
offerto nuove basi e nuove prospettive ai progetti di controllo del
clima.
I nuovi progetti: la geoingegneria
Si afferma così nei primi anni di questo secolo la geoingegneria, o
ingegneria climatica, consistente nella ricerca e nella messa a punto di
tecnologie volte a realizzare modifiche intenzionali dell’ambiente
globale in modo da attenuare gli effetti del cambiamento climatico.
Intenzionalità e globalità sono due caratteristiche importanti: la prima
pone in evidenza la differenza di queste nuove tecniche dalle attività
umane che in passato hanno prodotto mutamenti climatici non voluti, la
seconda segna la differenza dai progetti e interventi localizzati o
comunque territorialmente limitati sui quali ci siamo soffermati.
Credit: Adran Pelletier/Pixnio Licenza: CC0 |
Note e bibliografia
1 Molti esempi sono descritti in Jared Diamond, Collasso, Einaudi 2005. Ci sono infatti periodi e zone ove lo sviluppo delle pratiche agricole provoca (in genere insieme con altri fattori concorrenti) il declino di intere popolazioni.
2 Ascesa e declino dell’impero dei sumeri sono descritti in Sandra Postel, Pillar of Sands: Can the Irrigation Miracle Last? Norton, New York 1999. Tutti i sistemi di irrigazione, per quanto sofisticati, sono destinati al declino, questa è l’importante lezione che offre il libro, scritto da una esperta del settore.
3 Sui pluviculturalisti si vedano James Rodger Fleming, "The pathological history of weather and climate modification: three cycles of promise and hype", in Historical Studies in the Physical Sciences, 3-25, 2006, in www.colby.edu/sts/06_fleming_pathological.pdf. Si vedano anche Basil John Mason, Clouds, rain, and rainmaking, Cambridge University Press, 1962 e Jeff Townsend, Making rain in America: a history, Lubbock, Texas Tech University Press, 1975.
4 Si veda H.P. Segal, Technological Utopianism in American Culture, Uni of Chicago Press 1985. Una rassegna delle proposte degli utopisti climatici statunitensi del XIX secolo, centrata sull’opera di uno dei più importanti di essi, Edward Bellamy, è in William B. Meyer, "Edward Bellamy and the Weather of Utopia" in Geographical Review, vol. 94 gennaio 1994, pagg. 43-54.
5 William Dean Howells, The Altrurian Romances, Indiana University Press 1968.
6 Maksim Gorky, "Sulla lotta contro la natura", in Gorky e la scienza: articoli, discorsi, lettere, raccolti da N.Petrov, citato da William Meyer, pag. 45.
7 David W. Keith, "Geoengineering the climate: history and prospect", in Annual Review of Energy and Environment n. 25, pagg. 245 e segg., 2000.
8 Sulle ricerche e gli esperimenti di cloud seeding si veda James R. Fleming, "Fixing the weather and climate: military and civilian schemes for cloud seeding and climate engineering" in Lisa Rosner (a cura di), The technological fix: how people use technology to create and solve problems, New York, 2004, pagg. 175-200.
9 Nell’anno che precede il Congresso due scienziati Nicolai Petrovich Rusin and Lila Abramovna Flit Rusin pubblicano un’opera (Man versus climate, Mosca 1960) che riscuote grande successo e prospetta i progetti realizzabili nel prossimo futuro, tra cui quelli collegati al controllo del clima. Lo scioglimento dei ghiacci polari per l’utilizzo a scopo agricolo, minerario e di trasformazione climatica della zona artica del Polo Nord è oggetto già nel 1889 di uno dei meno noti romanzi di Jules Verne, L’acquisto del Polo Nord. Il progetto fallisce e Verne conclude il suo libro “Gli abitanti del mondo non dovettero più preoccuparsi”. Come si vede, non è detto.
10 La Convenzione sulla proibizione dell’uso militare o di qualsiasi altro uso ostile delle tecniche di modificazione dell’ambiente, c.d. Convenzione ENSOD, definisce le modificazioni dell’ambiente come “le tecniche per modificare, per mezzo di manipolazioni intenzionali dei processi naturali, le dinamiche, la composizione e la struttura della terra, compreso il biota, la litosfera, l’idrosfera, l’atmosfera e lo spazio”. Il testo della Convenzione può essere consultato in www.un-documents.net/enmod.htm. Sulla Convenzione si veda Lawrence Juda, "Negotiating a treaty on environmental modification warfare: the Convention on environmental warfare and its impact upon arms control negotiations", in International Organisation, pag. 975, 1978. Sulle operazioni di guerra climatica condotte dagli Stati Uniti in Vietnam si veda James R. Fleming, "The climate engineers" in The Wilson Quarterly, primavera 2007, pag.46, in www.wilsonquarterly.com/article.cfm?aid=973.
11 In effetti nel settembre del 1957 fu portato a termine un test denominato Plumbbob Rainier: fu fatta esplodere una bomba nucleare di 1,7 kilotoni nel deserto del Nevada che distrusse uno strato roccioso e produsse un cavità di circa 60 metri, dimostrando secondo gli scienziati che l’energia nucleare avrebbe potuto essere usata per ridisegnare il territorio. Un resoconto affascinante del mito dell’uso dell’energia nucleare per scopi di geoingegneria è nel libro di Seife, Sun in the bottle, Penguin 2008.
12 L’idea è stata rilanciata negli anni Novanta: R.G. Johnson, "Climate control requires a dam at the Strait of Gibraltar" in EOS, 277-281, 1997.
13 Sulla storia e lo sviluppo della terraforming si veda Keith, cit., pag. 253 e più ampiamente Martin J. Fogg, Terraforming: engineering planetary environments, Warrendale PA, 1995. L’articolo di Carl Sagan, "The planet Venus" è in Science 1961, pagg. 849–58, seguito nel 1973 da un analogo articolo sull’adattamento dell’atmosfera di Marte: Carl Sagan, "Planetary engineering on Mars" in Icarus 1973, pagg. 513–14.
BREVETTI 1891 - 2014
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- 1914 - 1103490 – rain maker (balloon images)
- 1917 - 1225521 – protection from poisonous gas in warfare
- 1920 - 1338343 – process and apparatus for the production of intense artificial clouds, fogs, or mists
- 1924 - 1512783 – composition for dispelling fogs
- 1927 - 1619183 – process of producing smoke clouds from moving aircraft
- 1928 - 1665267 – process of producting artificial fogs
- 1932 - 1892132 – atomizing attachment for airplane engine exhausts
- 1933 - 1928963 – electrical system and method
- 1934 - 1957075 – airplane spray equipment
- 1936 - 2045865 – skywriting apparatus
- 1936 - 2052626 – method of dispelling fog (mit)
- 1937 - 2068987 – process of dissipating fog
- 1939 - 2160900 – method for vapor clearing
- 1941 - 2232728 – method and composition for dispelling vapors
- 1941 - 2257360 – desensitized pentaerythritol tetranitrate explosive
- 1946 - 2395827 – airplane spray unit (us. dept. of agriculture)
- 1946 - 2409201 – smoke-producing mixture
- 1949 - 2476171 – smoke screen generator
- 1949 - 2480967 – aerial discharge device
- 1950 - 2527230 – method of crystal formation and precipitation
- 1951 - 2550324 – process for controlling weather
- 1951 - 2570867 – method of crystal formation and precipitation (general electric)
- 1952 - 2582678 – material disseminating apparatus for airplanes
- 1952 - 2591988 – production of tio2 pigments (dupont)
- 1952 - 2614083 – metal chloride screening smoke mixture
- 1953 - 2633455 – smoke generator
- 1954 - 2688069 – steam generator
- 1955 - 2721495 – method and apparatus for detecting minute crystal forming particles suspended in a gaseous atmosphere (general electric)
- 1956 - 2730402 – controllable dispersal device
- 1957 - 2801322 – decomposition chamber for monopropellant fuel
- 1958 - 2835530 – process for the condensation of atmospheric humidity and dissolution of fog
- 1959 - 2881335 – generation of electrical fields (haarp – for re-charging clouds!)
- 1959 - 2903188 – control of tropical cyclone formation
- 1959 - 2908442 – method for dispersing natural atmospheric fogs and clouds
- 1960 - 2962450 – fog dispelling composition (see references)
- 1960 - 2963975 – cloud seeding carbon dioxide bullet
- 1961 - 2986360 – aerial insecticide dusting device
- 1962 - 3044911 – propellant system
- 1962 - 3056556 – method of artificially influencing the weather
- 1964 - 3120459 – composite incendiary powder containing metal coated oxidizing salts
- 1964 - 3126155 – silver iodide cloud seeding generator (main commercial ingrediant)
- 1964 - 3127107 – generation of ice-nucleating crystals
- 1964 - 3131131 – electrostatic mixing in microbial conversions
- 1965 - 3174150 – self-focusing antenna system (haarp)
- 1966 - 3257801 – pyrotechnic composition comprising solid oxidizer, boron and aluminum additive and binder
- 1966 - 3234357 – electrically heated smoke producing device
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- 1967 - 3300721 – means for communication through a layer of ionized gases (haarp)
- 1967 - 3313487 – cloud seeding apparatus
- 1967 - 3338476 – heating device for use with aerosol containers
- 1968 - 3410489 – automatically adjustable airfoil spray system with pump
- 1969 - 3429507 – rainmaker
- 1969 - 3430533 – aircraft dispensor pod having self-sealing ejection tubes
- 1969 - 3432208 – fluidized particle dispenser (us air force)
- 1969 - 3437502 – titanium dioxide pigment coated with silica and aluminum (dupont)
- 1969 - 3441214 – method and apparatus for seeding clouds
- 1969 - 3445844 – trapped electromagnetic radiation communications system (haarp – raytheon)
- 1969 - 3456880 – method of producing precipitation from the atmosphere
- 1970 - 3517512 – apparatus for suppressing contrails
- 1970 - 3518670 – artificial ion cloud
- 1970 - 3531310 – production of improved metal oxide pigment
- 1970 - 3534906 – control of atmospheric particles (dow chemical co)
- 1970 - 3545677 – method of cloud seeding
- 1971 - 3564253 – system and method for irradiation of planet surface areas (space solar mirrors)
- 1971 - 3587966 – freezing nucleation
- 1971 - 3601312 – methods of increasing the likelihood of precipatation by the artificial introduction of sea water vapor into the atmosphere winward of an air lift region
- 1971 - 3608810 – methods of treating atmospheric conditions
- 1971 - 3608820 – treatment of atmospheric conditions by intermittent dispensing of materials therein
- 1971 - 3613992 – weather modification method
- 1971 - 3630950 – combustible compositions for generating aerosols, particularly suitable for cloud modification and weather control and aerosolization process
- 1972 - 3647710 – method for dispersing fog with phosphate salt compositions
- 1972 - 3653383 – algin sponge and process therefor
- 1972 - 3659785 – weather modification utilizing microencapsulated material (gross)
- 1972 - 3666176 – solar temperature inversion device
- 1972 - 3677840 – pyrotechnics comprising oxide of silver for weather modification use
- 1972 - 3690552 – fog dispersal
- 1973 - 3722183 – device for clearing impurities from the atmosphere
- 1973 - 3769107 – pyrotechnic composition for generating lead based smoke (are you serious?)
- 1974 - 3784099 – air pollution control method
- 1974 - 3785557 – cloud seeding system
- 1974 - 3795626 – weather modification process
- 1974 - 3808595 – chaff dispensing system
- 1974 - 3813875 – rocket having barium release system to create ion clouds in the upper atmopsphere (nasa)
- 1974 - 3835059 – methods of generating ice nuclei smoke particles for weather modification and apparatus therefore
- 1974 - 3835293 – electrical heating aparatus for generating super heated vapors
- 1975 - 3877642 – freezing nucleant
- 1975 - 3882393 – communications system utilizing modulation of the characteristic polarization of the ionosphere (haarp – us navy)
- 1975 - 3896993 – process for local modification of fog and clouds for triggering their precipitation and for hindering the development of hail producing clouds
- 1975 - 3899144 – powder contrail generation
- 1975 - 3902934 – gas generating compositions
- 1976 - 3940059 – method of fog dispersion
- 1976 - 3940060 – vortex ring generator
- 1976 - 3990987 – smoke generator
- 1976 - 3992628 – countermeasure system for laser radiation
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- 1977 - re29142 – combustible compositions for generating aerosols, particularly suitable for cloud modification and weather control and aerosolization process
- 1977 - 4035726 – method of controlling and/or improving high-latitude and other communications or radio wave surveillance systems by partial control of radio wave et al (haarp – cornell univ.)
- 1977 - 4042196 – method and apparatus for triggering a substantial change in earth characteristics and measuring earth changes
- 1978 - 4096005 – pyrotechnic cloud seeding composition
- 1978 - 4111911 – method of hardening liquid resols
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- 1979 - 4141274 – weather modification automatic cartridge dispenser
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- 1982 - 4362271 – procedure for the artificial modification of atmospheric precipitation as well as compounds with a dimethyl sulfoxide base for use in carrying out said procedure
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- 1983 - 4415265 – method and apparatus for aerosol particle absorption spectroscopy
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- 1994 - 5296910 – method and apparatus for particle analysis
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- 1994 - 5357865 – method of cloud seeding
- 1994 - 5360162 – method and composition for precipitation of atmospheric water
- 1995 - 5383024 – optical wet steam monitor
- 1995 - 5425413 – method to hinder the formation and to break-up overhead atmospheric inversions, enhance ground level air circulation and improve urban air quality
- 1995 - 5434667 – characterization of particles by modulated dynamic light scattering
- 1995 - 5441200 – tropical cyclone disruption (hurricanes!)
- 1996 - 5486900 – measuring device for amount of charge of toner and image forming apparatus having the measuring device
- 1996 - 5556029 – method of hydrometeor dissipation (clouds)
- 1997 - 5628455 – method and apparatus for modification of supercooled fog
- 1997 - 5631414 – method and device for remote diagnostics of ocean-atmosphere system state
- 1997 - 5639441 – methods for fine particle formation
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