sabato 29 giugno 2019
Deepwater Horizon: la fisica sconcertante dei disperdenti del petrolio
M. Mitchell Waldrop
Grandi quantità di petrolio, gas e disperdente si riversarono nel Golfo del Messico durante il disastro di Deepwater Horizon. Capire la chimica e la fisica di questo mix mentre si agita attraverso l'acqua salata si rivela essere un problema estremamente complesso con un sacco di incognite.
Il 30 aprile 2010, 10 giorni dopo uno scoppio, distrusse la piattaforma di perforazione offshore Deepwater Horizon al largo della Louisiana e scatenò quella che stava rapidamente diventando la peggiore fuoriuscita di petrolio nella storia degli Stati Uniti, il proprietario del pozzo, British Petroleum, inviò un sottomarino pilotato a distanza 1.500 metri fino al fondo del Golfo del Messico. Una volta che il veicolo è arrivato alla testa di pozzo rotta, che emetteva ancora oltre 6.000 litri di olio al minuto, ha bloccato la punta di un tubo lungo chilometri nel pennacchio in eruzione e ha iniziato a pompare disperdenti: sostanze chimiche simili a detergenti progettate per frammentare il idrocarburi in piccole goccioline. Era l'inizio di una campagna che avrebbe iniettato il pennacchio con quasi 3 milioni di litri di sostanze chimiche.
Grandi quantità di petrolio, gas e disperdente si riversarono nel Golfo del Messico durante il disastro di Deepwater Horizon. Capire la chimica e la fisica di questo mix mentre si agita attraverso l'acqua salata si rivela essere un problema estremamente complesso con un sacco di incognite.
Il 30 aprile 2010, 10 giorni dopo uno scoppio, distrusse la piattaforma di perforazione offshore Deepwater Horizon al largo della Louisiana e scatenò quella che stava rapidamente diventando la peggiore fuoriuscita di petrolio nella storia degli Stati Uniti, il proprietario del pozzo, British Petroleum, inviò un sottomarino pilotato a distanza 1.500 metri fino al fondo del Golfo del Messico. Una volta che il veicolo è arrivato alla testa di pozzo rotta, che emetteva ancora oltre 6.000 litri di olio al minuto, ha bloccato la punta di un tubo lungo chilometri nel pennacchio in eruzione e ha iniziato a pompare disperdenti: sostanze chimiche simili a detergenti progettate per frammentare il idrocarburi in piccole goccioline. Era l'inizio di una campagna che avrebbe iniettato il pennacchio con quasi 3 milioni di litri di sostanze chimiche.
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venerdì 28 giugno 2019
La realtà virtuale sta aiutando gli scienziati a scoprire nuovi farmaci
Scritto da Edward Kiernan e Nell Lewis
La stessa tecnologia che sta rivoluzionando i videogiochi viene utilizzata per sviluppare nuovi farmaci e combattere alcune delle malattie più mortali del mondo.
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giovedì 27 giugno 2019
Governo degli Stati Uniti "Exposed" manipolazione dati Vaccini
Scritto da Children's Health Defense
I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) e i suoi partner governativi e privati hanno macchiato la scienza del vaccino per decenni, lasciando una traccia ben documentata di occultamenti e inganni.
Alcuni degli episodi più noti riguardano riunioni segrete, tentativi di tenere i dati finanziati pubblicamente fuori dalla portata di scienziati indipendenti, distruzione e manipolazione fraudolenta di dati e altri crimini, tra cui appropriazione indebita.
Alcuni degli episodi più noti riguardano riunioni segrete, tentativi di tenere i dati finanziati pubblicamente fuori dalla portata di scienziati indipendenti, distruzione e manipolazione fraudolenta di dati e altri crimini, tra cui appropriazione indebita.
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mercoledì 26 giugno 2019
IL CLOUD E LA TECNOLOGIA 5G PORTA DI ACCESSO AL TRANSUMANESIMO
Essere
informati sulla realtà dei fatti
può
aiutare a salvare la vita
a
milioni di esseri viventi.
Mobilitiamoci,
uniamoci
contro
questo attacco alla vita.
IL
5G È UN'ARMA
La tecnologia sta
avanzando a passi da gigante e oramai il 5G è realtà.
Cos'è questa
tecnologia?
Innanzitutto deve
essere chiaro è una tecnologia “pericolosa” perché
consentirebbe ai governi di controllare i propri cittadini.
Il governo del "finto
cambiamento" sta promuovendo tale tecnologia usando la scusa che
renderebbe le reti telematiche più veloci ed efficienti, in realtà
è un'arma letale che incrementerà innumerevoli disturbi,
dall'insonnia fino alla neoplasia cerebrale.
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AI LIMITI DELLA STORIA…
Apriamo l’articolo con il diagramma detto “spaghetti” del modello
GFS-12 riferito alle temperature previste a 850 Hpa (1500 metri di
quota). Questo diagramma mostra le 20 diverse “perturbazioni” del
modello, in parole povere, le diverse possibili evoluzioni delineate dal
super-computer per i prossimi 15 giorni. Da questo diagramma, relativo
alla città di Bologna e ancor di più da quello relativo a Torino
possiamo facilmente comprendere la portata dell’evento che ci
interesserà tra meno di 48 ore.
lunedì 24 giugno 2019
You had a dream
Ti
svegli e ti trascini in bagno come ogni mattina. Ti guardi allo
specchio e vedi il volto di un vecchio, probabilmente centenario, ma con
lo sguardo vispo. Una via di mezzo tra una tartaruga e un ramarro.
Sicuramente un rettile.
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sabato 22 giugno 2019
Suggerimenti per Testare i Sistemi di Comunicazione 5G
Il 5G potrebbe richiedere l’installazione di torri cellulari in ogni angolo di strada
Scritto dal Dott. Klaus L.E. Kaiser (Ontario, Canada)Questo articolo fa seguito al mio recente post dal titolo “5G Wireless Broadband and how (not) to Boil Eggs.”
Quello che avevo cercato di evidenziare in quel post è che la differenza che esiste nell’energia fotonica (onda elettromagnetica, EM) che caratterizza l’attuale sistema di comunicazione 4G (4G) e i sistemi 5G che sono stati proposti (5G) è maggiore di un ordine di grandezza.
A causa della maggiore attenuazione nell’atmosfera e del previsto aumento della domanda di comunicazione delle onde 5G rispetto al sistema 4G, come per esempio dal e verso il vostro frigorifero, la vostra lavastoviglie, e quasi tutti gli altri elettrodomestici che si apprestano ad “essere collegati a Internet” (anche le trappole per topi ?), il sistema 5G richiederà una copertura onnipresente. In pratica, il che significa che sarà richiesta l’installazione di una torre di trasmissione 5G praticamente “in ogni quartiere di qualunque città” o quasi.
Di che cosa si tratta?
Come dichiarato nel mio post precedente, questo non è solo un problema che riguarda la salute dell’uomo e l’intera questione si spinge molto più in là. L’energia delle onde EM più potenti (30-80 GHz del 5G vs. 3-6 GHz del 4G) richiede una nuova serie di test di valutazione a lungo termine su una varietà di specie che potrebbero essere interessate da questa energia, anche se poi venisse eventualmente dimostrato in un qualsiasi test di non essere fonte di alcuna preoccupazione.
Tuttavia, SE NON SI DOVESSE CONDURRE ALCUN TEST, la proposta introduzione e diffusione del 5G non è altro che un gigantesco esperimento mondiale sulla popolazione umana e su qualsiasi altro organismo vivente.
La maggior parte delle persone sembra pensare che il 5G è a malapena diverso dal 4G, quindi di che cosa ci sarebbe da preoccuparsi?
Se si prendono in considerazione i test sostanziali di lunga durata che sono necessari per la concessione di licenze di qualsiasi nuovo farmaco, che spesso necessitano di molti anni prima di essere completati, allora si potrebbe legittimamente pensare che requisiti di prova rigorosi del tutto simili sarebbero richiesti prima della istituzione a livello nazionale di sistemi di trasmissione di onde EM altamente energetiche.
Purtroppo, questo non sembra essere il caso.
Gran parte di questa comune indifferenza sembra derivare dalle seguenti ragioni:
- Il desiderio comune di avere una connessione WiFi ovunque e a disposizione per qualunque cosa (ad esempio, le trappole per topi, ecc.).
- Le maggiori velocità di download di qualsiasi cosa sulla rete, che nel caso di grandi file di dati il relativo download richiede secondi piuttosto che minuti.
- Lo strumento necessario a facilitare i veicoli “autonomi” e quelli “elettrici”, che vengono propagandati come “il futuro della guida”.
- La maniera per agevolare altre invenzioni ed elettrodomestici “robotizzati” in arrivo.
In realtà, tali invenzioni sono altamente futuristiche, la “programmazione” di ogni apparecchio o gadget da parte del singolo utente richiede molto tempo e, fondamentalmente, appaiono più come “invenzioni alla ricerca di un’applicazione” piuttosto che il contrario.
La questione sul tavolo è quella di come fare per testare la (ampiamente presunta) sicurezza associata alla diffusione di onde radio 5G che è in discussione.
Bene, cosa potrebbe esserci di meglio in quanto a terreni di prova di alcuni dei più famosi Zoo del mondo?
Gli Zoo come Terreni di Prova
Se è vero che il nuovo sistema è sicuro per tutte le creature sulla terra, perché non ottenere la conferma effettiva di questo in un ambiente prossimo al reale? E cosa potrebbe essere più adatto a questo scopo di alcuni dei più grandi zoo del pianeta.
I principali Zoo, come quelli di San Diego, Toronto, Pechino e così via hanno migliaia di esemplari vivi (di solito in coppia, o intere famiglie di diverse generazioni) appartenenti a centinaia di specie. Il seguente elenco è solo una piccola frazione dell’intero universo biologico rappresentato negli zoo. Tutti questi zoo ospitano molte specie del Regno animale, tra cui anfibi, uccelli, invertebrati, mammiferi, rettili, oltre a piante assortite.
E’ stato detto che a livello collettivo, gli zoo del mondo detengono qualcosa come 15,000 specie animali (compresi i pesci).
Zoo – Paese | Specie | Animali | Visitatori Annuali | Area (Ettari) |
Bronx, New York (USA) | 650 | 4000 | 2.500.000 | 107 |
Toronto, Canada | 500 | 5000+ | 1.500.000 | 290 |
San Diego, California (USA) | 650 | 3700+ | 40+ | |
Francoforte, Germania | 510 | 4500+ | 830.000 | 11 |
Beijing, Cina | 450 * | 14.500 | 89 | |
Parigi, Francia | 180 | 1000 | 1.000.000 | 14.5 |
Londra, Inghilterra | 700 | 20.000 | 1.259.000 | 15 |
Varsavia, Polonia | 1130 | 10.500 | 2.000.000 | 33 |
Naturalmente, qualsiasi test di questo tipo dovrebbe includere perlomeno un paio di generazioni. Dato che il periodo di gestazione degli elefanti (Africani) è di circa 650 giorni, l’intero test potrebbe richiedere un po’ di tempo. Immaginate il reddito aggiuntivo a disposizione di quegli zoo che fossero disposti ad avere la loro area immersa in tutto quel campo di energia elettromagnetica (EMF) che si presume sia sicura, giorno e notte, 365 giorni all’anno, per due anni o più.
Sicuramente i colossi della tecnologia 5G, che sperano di incamerare ingenti somme di denaro con questo sviluppo, sarebbero piuttosto felici di finanziare alcune torri di trasmissione, diciamo una per ogni area con una superficie dai 3 ai 5 ettari, per testare la presunta sicurezza dei sistemi.
Uno sguardo ai Dettagli Tecnici
È stato ipotizzato che la densità (numero di torri di trasmissione per area) del 5G dovrà essere molto maggiore di quella del sistema tecnologico 4G. La ragione di questo sono sia la maggiore attenuazione della più alta frequenza EMW nell’aria e la crescente domanda di “connettività” ininterrotta. Quest’ultima è di particolare importanza per il veicolo “autonomo” (e altri “robot”) che presto potrebbero aggirarsi per il vostro quartiere, giorno e notte. In effetti, c’è stato chi ha suggerito che “il 5G potrebbe richiedere l’installazione di torri cellulari in ogni angolo di strada.”
La Mia Proposta di Test:
- La densità degli impianti di trasmissione 5G (5G-TF) negli zoo non dovrà essere inferiore a un TF per un’area con una superficie di cinque ettari dove ci sono animali.
- I 5G-TF dovranno essere alimentati in misura tale da permettere di simulare il quantitativo effettivo della prevista energia futura (sia la lunghezza d’onda che l’energia in uscita).
- I 5G-TF dovranno essere controllati da operatori indipendenti, in studi condotti in doppio e triplo cieco, a intervalli casuali e per periodi di tempo casuali.
- I 5G-TF dovranno essere utilizzati esclusivamente a scopo di test fino al completamento degli studi.
- Questi 5G-TF dovranno trasmettere e ricevere i dati in modo realistico, vale a dire ciò che ci si può aspettare che si verifichi in sistemi pienamente operativi di questo tipo.
- Gli zoo partecipanti saranno tenuti a fornire registri accurati, temporali e datati di qualsiasi comportamento insolito da parte degli occupanti e del personale degli zoo.
- Gli zoo partecipanti dovranno presentare relazioni giornaliere, delineando eventi o avvenimenti insoliti di qualunque tipo.
- Tutti i dati e le analisi risultanti da questi test dovranno essere resi pubblici tempestivamente, raccolti e analizzati al termine delle prove da parte di istituti scientifici indipendenti e resi liberamente disponibili per una consultazione pubblica.
- I principali fornitori della tecnologia 5G dovranno finanziare la totalità degli impianti 5G-TF, ricompensare gli zoo partecipanti per il personale aggiuntivo e i lavori necessari per partecipare a tali studi, facendo riferimento ad un programma di pagamento anticipato e dovranno conformarsi ad altre norme e / o leggi.
Dott. Klaus Kaiser – Ontario (Canada) – è l’autore di “CONVENIENT MYTHS, the green revolution – perceptions, politics, and facts” – www.conventientmyths.com
Il Dott. Klaus L.E. Kaiser è uno scienziato professionista con un dottorato in chimica ottenuto presso il Politecnico di Monaco di Baviera in Germania. Ha lavorato come ricercatore scientifico e capo progettuale al Canada Centre for Inland Waters del Ministero dell’Ambiente Canadese per più di 30 anni ed è attualmente il Direttore di Ricerca presso TerraBase Inc. Il Dott. Kaiser è attivo nell’ambito della ricerca da più di quattro decenni; è l’autore di quasi 300 pubblicazioni su riviste scientifiche, relazioni governative e di agenzie internazionali, libri, riviste e quotidiani.
Traduzione a cura di Mauri Sesler
Fonte attivitasolare.com
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PETIZIONE SUL RISCALDAMENTO GLOBALE ANTROPICO
Diverse decine di scienziati, con una Petizione indirizzata ai Presidenti della Repubblica, del Senato, della Camera dei Deputati e del Consiglio dei Ministri, rivolgono un caloroso invito ai responsabili politici affinché, posta la cruciale importanza che hanno i combustibili fossili per l’approvvigionamento energetico dell’umanità, non si aderisca a politiche di riduzione acritica della immissione di anidride carbonica in atmosfera, con l’illusoria pretesa di governare il clima. Tra i firmatari il prof. Antonino Zichichi, il prof. Renato Ricci (già presidente delle Società di Fisica italiana ed europea) e molti geologi, geofisici e studiosi del clima.
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Orso polare visto nell'entroterra siberiano non è stato causato dalla perdita di ghiaccio marino
Un orso polare magro ed affamato ha vagato per oltre 1000 chilometri a sud del Mare di Kara nella città siberiana di Norilsk, fatto accaduto almeno una volta negli anni '70.
Ricorda anche un incidente simile avvenuto lo scorso inverno in Alaska e non c'è motivo di incolparlo alla mancanza di ghiaccio marino.
venerdì 21 giugno 2019
Nubi nottilucenti e il freddo curioso dell'estate visualizzati da SSMIS
di Roy W. Spencer, Ph. D.
Nuvole nottilucenti (che brillano di notte) vengono segnalate più a sud rispetto al passato, con notizie provenienti dalla California meridionale, dal New Mexico, dall'Oklahoma e dall'Ohio meridionale.
Noctilucent clouds (NLCs) over Corvallis, Oregon on June 10, 2019 (Tucker Shannon). |
giovedì 20 giugno 2019
La nuova teoria suggerisce che viviamo in un buco nero dimensionale gigantesco
La nuova ricerca sui buchi neri ha avuto un'accelerazione negli ultimi anni, producendo idee stravaganti, anche se sconvolgenti. La più recente teoria avanzata dai ricercatori potrebbe prendere la strada in quella direzione.
martedì 18 giugno 2019
Consenso? Oltre 200 nuovi studi nel 2019 supportano una posizione scettica sull'allarmismo climatico
Di Kenneth Richard
Nei primi 5 mesi e mezzo del 2019, sono stati pubblicati oltre 200 studi scientifici che mettono in dubbio la posizione che le emissioni antropogeniche di CO2 fungono da controllo fondamentale del clima … o che altrimenti servono a mettere in discussione l’efficacia dei modelli climatici o il relativo “consenso” posizioni comunemente sostenute dai responsabili delle politiche e dalle principali fonti di informazione.
Questi 200 e oltre nuovi studi affermano la posizione secondo cui ci
sono limitazioni e incertezze significative inerenti alla nostra
comprensione dei cambiamenti climatici, sottolineando che la scienza del
clima non è affatto risolta.
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A Camp Darby le forze speciali italiane
La riorganizzazione della base USA di Camp Darby (Italia) maschera il passaggio di forze speciali italiane sotto il comando USA. Questo sistema fu già sperimentato in passato: permise la creazione di Gladio, il servizio per le operazioni segrete della NATO in Italia. Da dicembre 2015 (articolo 7bis della legge 198), il presidente del Consiglio italiano ha la possibilità di perseguire operazioni militari con operazioni d’intelligence. Questa notizia è un’ulteriore conferma dell’ipotesi che abbiamo annunciato due mesi fa: la NATO sta preparando un’ondata di attentati in Europa.
Addestramento del 4° reggimento paracadutisti italiano Ranger Monte Cervino da parte delle forze speciali USA (12 gennaio 2019). |
sabato 15 giugno 2019
"Bruciare libri" e la scienza del clima
Pubblicato il 14 giugno 2019
Scritto da Albert Parker e John O'Sullivan
"Il rogo dei libri" e la censura dei dissidenti fanno parte di ogni dittatura; le voci della maggioranza sistematicamente e regolarmente negate da una potente minoranza determinata a sedare il dissenso.
Scritto da Albert Parker e John O'Sullivan
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venerdì 14 giugno 2019
Riposa in Pace Teoria dei Gas Serra: 1980-2018
Una nuova analisi sulle registrazioni scientifiche governative rivela
che l’idea di una scienza “a lungo insediata” nella teoria dei gas
serra sia un mito. L’affermazione che le emissioni antropiche di
anidride carbonica (CO2) agiscono come una manopola di
controllo sul clima è apparsa solo nella scienza del consenso dagli anni
’80. Prima di quel periodo, i documenti ufficiali mostrano la stessa
teoria come “abbandonata”.
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giovedì 13 giugno 2019
Carlo Rubbia – la bufala del riscaldamento globale
Sembra ormai chiaro che la “storia” del riscaldamento globale che sta
causando l’uomo è una vera e propria bufala creata ad arte per ottenere
principalmente due scopi:
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mercoledì 12 giugno 2019
L’ORDINE DEI ROSACROCE
di Henry Coston 1
Allorché si studiano le origini della Massoneria, ci si imbatte inevitabilmente nella sètta dei Rosacroce. La maggior parte degli autori, sia antimassonici che massonici, convengono sull'infiltrazione della Massoneria operativa (i veri muratori) operata da parte dei Rosacroce nella seconda metà del XVII secolo, e che nel volgere di qualche decennio fu trasformata nella Massoneria speculativa (fondata ufficialmente a Londra nel 1717) che è oggetto del nostro interesse. Di questo Ordine non si sa molto, tant'è che molti esperti del ramo ritengono che il suo presunto fondatore Christian Rosenkreutz sia un personaggio leggendario. In compenso, la loro dottrina, così come esposta nei tre Manifesti, ha molti punti di contatto con altri movimenti iniziatici che si sono manifestati successivamente (pensiamo agli Illuminati di Baviera, a Saint-Yves d'Alveydre e al suo Patto Sinarchico, alla Nuova Era di Alice Bailey, ecc...), ma soprattutto alla Massoneria e ai vari organismi mondialisti che dirigono le sorti del nostro pianeta (Bilderberg, Council on Foreign Relations, Commissione Trilaterale, ecc...). Il loro intento era di fare tabula rasa della società cristiana e naturale così com'è stata edificata dalla Chiesa cattolica, sostituendola con un Nuovo Ordine Mondiale fondato sul sincretismo religioso e diretto da un'élite ristretta di iniziati.
Gli studi sull'acqua di Masaru Emoto
Gli esperimenti del dr. Masaru Emoto
[...] Lo stesso problema della coscienza dell'osservatore lo abbiamo con gli esperimenti del dr. Masaru Emoto, dove dell'acqua ghiaccia in bellissimi cristalli se in presenza di energia emozionale positiva oppure, crea strutture spiacevoli in presenza di energia emozionale negativa, come mostrato nel libro "What the Bleep Do We Know" di William Arntz, Betsy Chasse e Mark Vicente ed in altre fonti. Alcuni di questi esperimenti sono avvenuti su acqua racchiusa in contenitori sui quali sono state scritte frasi come "Ti amo" o "Ti odio". Non abbiamo visto ancora prove definitive sul fatto che Emoto abbia trovato il modo per assicurarsi che la persona al microscopio, osservando e fotografando i cristalli mentre si formavano, non abbia influito mentalmente sul formarsi dei cristalli in tempo reale, in modo da ottenere il risultato che voleva.
martedì 11 giugno 2019
L'Atlantico sta entrando in una fase interessante che cambierà il clima del mondo
The Cliffs of Moher look out over the Atlantic – but is the ocean endangering us on land? Sami Pyylampi, CC BY-SA |
La temperatura superficiale dell'Oceano Atlantico oscilla tra le fasi calde e fredde ogni pochi decenni. Come il suo El Nino pacifico di frequenza più alta, questa cosiddetta "oscillazione multidecadale atlantica" può alterare i modelli meteorologici in tutto il mondo. L'incantesimo più caldo che abbiamo visto dalla fine degli anni '90 ha significato in generale condizioni più calde in Irlanda e Gran Bretagna, più uragani nell'Atlantico del Nord e peggiori siccità nel Midwest degli Stati Uniti.
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ELENCO DI 25 SEMPLICI PUNTI CHE PROVANO CHE LA CO2 NON CAUSA RISCALDAMENTO GLOBALE: DA UN GEOLOGO PER UN CAMBIAMENTO (DR. ROGER HIGGS)
Abbiamo urgente bisogno di esporre l’errore “CO2 = inquinante”, errore che viene forzato ai vostri figli, nipoti, pronipoti, scuole, università, governi e media mainstream di tutto il mondo e di denunciarlo in termini scrupolosamente veritieri facilmente comprensibili per il pubblico, compresi i giovani stessi.
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lunedì 10 giugno 2019
L'acqua .... questa sconosciuta
L’acqua è uno degli elementi più diffusi in natura, ricopre più del 70% del nostro pianeta ed è l’elemento fondamentale che ha permesso lo sviluppo della vita in tutte le sue forme. Noi stessi siamo costituiti per più del 60% d’acqua ed essa è imprescindibile per la nostra esistenza. Nonostante ciò il mondo scientifico sembra poco interessato ad approfondirne la comprensione; gli studi seri sono relativamente pochi e si riferiscono principalmente al suo aspetto chimico. Ma l’acqua dimostra continuamente di sfuggire alla nostra piena comprensione e sono molti i misteri legati al suo comportamento, facciamo qualche esempio:
- L’acqua calda congela più rapidamente di quella fredda.
- L’acqua solida galleggia su quella liquida
- Nonostante la sua apparenza innocua è il più forte solvente esistente in natura, infatti tutti i composti si sciolgono in acqua prima o poi.
- L’acqua quando ghiaccia aumenta di volume, mentre in genere gli elementi al freddo si contraggono
- la molecola di H2O a temperatura ambiente e pressione normale è liquida è non è una cosa normale visto che per esempio l’acido solfidrico, di formula chimica molto simile (H2S), è un gas, pur avendo peso molecolare doppio rispetto all’acqua.
domenica 9 giugno 2019
La prova empirica rifiuta la teoria dei gas serra
I sostenitori del riscaldamento globale antropogenico causato invariabilmente (e ironicamente) dalla CO2, negano che il Periodo di riscaldamento medievale (Medieval Warm Period, 1.000 anni fa) fosse globale e probabilmente anche più caldo di adesso.
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sabato 8 giugno 2019
Incontro con Ighina
Premessa:
Ighina è un personaggio molto controverso e il suo pensiero può
apparire bizzarro e a volte infantile, ma ciò non toglie che gli
apparati che lui costruiva facevano cose bizzarre e inspiegabili. Egli
sosteneva di aver acquisito facoltà di vedere gli atomi, la vista si
sarebbe potenziata per mezzo di un particolare microscopio con lenti
ruotanti. Le lenti avevano una rigatura che creava un effetto
stroboscopico costringendo la vista ad adeguarsi ad un diverso scorrere
delle immagini. Sembra però che i microscopio funzionasse solo con lui.
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venerdì 7 giugno 2019
La Corrente del Golfo e la prossima fase glaciale
Di Stefano Fait – 23 Aprile 2019
Sappiamo che un cambiamento climatico molto rapido è possibile perché si è verificato in passato. Uno degli esempi più notevoli è stato un improvviso evento freddo e umido avvenuto circa 5.200 anni fa, che ha lasciato tracce nella memoria paleoclimatica di tutto il mondo. Le prove più famose di questo brusco cambiamento climatico provengono da Oetzi, l’“uomo di ghiaccio tirolese” il cui corpo straordinariamente preservato è stato scoperto nelle Alpi Orientali nel 1991 dopo essere stato esposto da un ghiacciaio in ritiro. Prove forensi suggeriscono che Otzi fu colpito alla schiena con una freccia, sfuggito ai suoi nemici, quindi si sedette dietro un masso e morì dissanguato. Sappiamo che a pochi giorni dalla morte di Otzi deve essersi verificato un evento climatico abbastanza grande da seppellirlo nei ghiacci; altrimenti, il suo corpo si sarebbe decomposto o sarebbe stato consumato. La datazione al radiocarbonio dei resti di Otzi rivela che morì circa 5.200 anni fa (Baroni & Orombelli, 1996). L’evento che ha conservato Otzi potrebbe essere stato locale, ma altre prove indicano un evento globale di raffreddamento improvviso
Lonnie G. Thompson, Climate Change: The Evidence and Our Options, 2010
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mercoledì 5 giugno 2019
Doggerland, il paradiso scomparso
Nell’Europa del nord prima del diluvio
Doggerbank. Questo è il banco di
sabbia che emerge dal Mare del Nord e resta a testimoniare la
presenza della terra sommersa. |
Doggerland: un nome
ancora poco conosciuto. Il nome di una terra scomparsa. Da molti
decenni, ormai, le reti a strascico dei pescatori del Mare del Nord
portano a galla ossa di uri, mammut, renne, creature preistoriche e
strani oggetti che, in seguito ad attente analisi, si sono rivelati
essere delle armi arcaiche.
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CICLI CLIMATICI
Immagina che un giorno arrivi il tuo vicino e ti dica:
“Questa mattina alle 7:00 ho misurato la temperatura in giardino e c’erano 18 gradi. Poi l’ho misurata di nuovo alle 14:00 e ho trovato 23 gradi. Quindi ne deduco che la temperatura del mio giardino aumenterà ancora nella notte.”Persino un bambino di cinque anni capirebbe al volo che si tratta di un ragionamento idiota, poiché quelle due misure a distanza di 7 ore non rappresentano affatto la prova che la temperatura del giardino stia aumentando linearmente, questo per il semplice fatto che esiste un ciclo giornaliero entro il quale si avvicendano la notte e il giorno e quindi le temperature salgono e tornano a scendere ciclicamente durante le 24 ore, come mostrato in figura 1.
martedì 4 giugno 2019
La Strada che porta alla Realtà
La
scomparsa della logica
L'Ombra dei Controllori
Io non credo che la complessità dei “punti di risveglio” abbia da subito percepito la realtà intorno ad essa in termini materiali (elementi e composti), né che abbia inteso la percezione della stessa in termini di segnali elettrici, né tanto meno che abbia riconosciuto sé stessa in termini di neuroni e sinapsi. In un momento successivo al risveglio alcuni dei “punti” devono aver cercato di mettere il guinzaglio a tutti gli altri per favorire un ritorno all’unità. Così è stato impresso uno schema a una profondità tale dell’intelletto da risultare difficilmente individuabile e ancora meno estirpabile. Per mezzo dello “schema” i “punti di risveglio” sono stati ancorati a una percezione fisica del mondo, quella che abbiamo appena descritto. Lo stesso schema consentirebbe loro di percepire un singolo piano nell’infinita varietà dell’Universo, fatta eccezione forse nei momenti successivi alla morte.[1]
Non è inverosimile che intuizione e meditazione possano condurre all’individuazione dello “schema”. Dopodiché una sua modifica potrebbe consentire l’evasione da una legge fisica, come ad esempio la gravità, permettendo all’“illuminato” di levitare. Consentirebbe di comunicare o muovere oggetti a distanza (l’idea stessa di distanza è in fondo una conseguenza dello “schema”). Oppure potrebbe togliere la necessità del corpo di prendere cibo, o impedirne le malattie e il decadimento. D’altro canto una modifica sbagliata potrebbe comprometterne l’integrità, il funzionamento e/o la sopravvivenza. Impossibile immaginare cosa significhi la rimozione completa dello “schema”, se sia possibile per il “punto di risveglio” assumere il pieno controllo di sé stesso in quello stato libero dopo eoni di prigionia. Mi chiedo poi se esistano altri “schemi” corrispondenti ad altri piani. O se si possano adottare più “schemi” riuscendo a passare coscientemente da uno all’altro.
[1] In «Signori di Volontà e Potere» l’esoterista Daniele Mansuino sostiene che questo schema corrisponde in qualche modo all’albero qliphotico (strutturalmente identico al più noto albero sephirotico). D’altro canto, gli ultimi 80 anni di ricerca nella fisica delle particelle suggeriscono che tutte le interazioni tra le stesse siano sintetizzabili per mezzo di un diagramma (detto di Dynkin, dal matematico che per primo ne introdusse il tipo) il quale assomiglia per certi versi agli alberi suddetti.
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lunedì 3 giugno 2019
SE LA DINAMO SOLARE BALLA AL RITMO DEI PIANETI
Il periodico allineamento fra Venere, Terra e Giove potrebbe avere un ruolo nell’inversione del campo magnetico del Sole e, dunque, nel ciclo dell’attività solare. Lo propone uno studio dell’istituto di ricerca tedesco Helmholtz-Zentrum Dresden-Rossendorf, aggiungendo nuovi dettagli a un filone di ricerca che va avanti da anni
di Paolo Soletta
Ricordate quando, su queste pagine,abbiamo parlato di un “Sole senza macchie”? Vi avevamo descritto il ciclo solare undecennale, che, in concomitanza con picchi massimi e minimi di attività, determina apparizione e sparizione delle macchie solari. Ci eravamo soffermati su vari aspetti del fenomeno, senza però interrogarci sul perché di una tale regolarità. Un team di astrofisici dello Helmholtz-Zentrum Dresden-Rossendorf, un istituto di ricerca tedesco, ha ora trovato indizi a sostegno dell’ipotesi – peraltro niente affatto nuova – che siano le forze gravitazionali dei pianeti, agendo sul Sole come una sorta di orologio, il fattore decisivo del suo ritmo costante.
Ricordate quando, su queste pagine,abbiamo parlato di un “Sole senza macchie”? Vi avevamo descritto il ciclo solare undecennale, che, in concomitanza con picchi massimi e minimi di attività, determina apparizione e sparizione delle macchie solari. Ci eravamo soffermati su vari aspetti del fenomeno, senza però interrogarci sul perché di una tale regolarità. Un team di astrofisici dello Helmholtz-Zentrum Dresden-Rossendorf, un istituto di ricerca tedesco, ha ora trovato indizi a sostegno dell’ipotesi – peraltro niente affatto nuova – che siano le forze gravitazionali dei pianeti, agendo sul Sole come una sorta di orologio, il fattore decisivo del suo ritmo costante.
Crediti: Nasa |
domenica 2 giugno 2019
LA GEOINGEGNERIA COME ARMA E LA TERRA COME CAMPO DI BATTAGLIA
”Ciò
che è pianificato ora sono le guerre climatiche e meteorologiche, le
guerre in cui terremoti e vulcani, inondazioni e siccità, uragani e
piogge monsoniche avranno un ruolo”
Rosalie Bertell
Rosalie Bertell
A cura di WILPF Italia (Lega
Internazionale Donne per la Pace e la Libertà), il 17 e 18 maggio si
era svolto a Roma, presso CESV (Centro di Servizio per il Volontariato),
Via Liberiana, 17, il secondo incontro conclusivo del Progetto
nazionale di WILPF Italia: “Pace Femminista in Azione: Giustizia
Climatica Sicurezza e Salute”
Maria Heibel ha presentato al convegno il libro di Rosalie Bertell “Pianeta Terra l’ Ultima Arma di Guerra”
Rosalie
Bertell traccia il quadro terribile degli esperimenti militari condotti
da decenni che hanno danneggiato gli strati vitali dell’atmosfera e la
biosfera nel suo insieme. Non incolpate il cambiamento climatico e la
CO2 in caso di tempo impazzito e clima caotico. Militari, corporazioni e
governi hanno manipolato il meteo e il clima intenzionalmente per
decenni e influenzato in svariati modi il tempo e il clima.
I libri importanti sono rari, molto rari. Il libro di Rosalie Bertell “Pianeta Terra ultima arma di guerra” è una di queste rarità, come lo è stato “Primavera silenziosa” di Rachel Carson del 1962. La Bertell, eminente scienziata, esperta di radiazioni e vincitrice di premi scientifici internazionali importanti, è forse una delle poche persone al mondo che poteva scrivere questo libro. Come leader delle commissioni mediche sia per Bhopal che per Chernobyl, ha mostrato di saper portare alla luce i fatti nascosti sotto montagne di disinformazione. La Bertell traccia il quadro terribile degli esperimenti militari condotti da decenni che hanno danneggiato gli strati vitali dell’atmosfera e la biosfera nel suo insieme. Questi esperimenti il più delle volte sono eseguiti senza nemmeno discutere i rischi che comportano con gli esperti non militari e senza informare le popolazioni di volta in volta direttamente coinvolte. Rosalie Bertell ha tolto molti veli e le sue rivelazioni lasciano sconcertati. Le armi ‘testate’ mettono in grave pericolo la Terra e la vita su di essa. Il libro parla di una realtà ignorata e/o nascosta.
I libri importanti sono rari, molto rari. Il libro di Rosalie Bertell “Pianeta Terra ultima arma di guerra” è una di queste rarità, come lo è stato “Primavera silenziosa” di Rachel Carson del 1962. La Bertell, eminente scienziata, esperta di radiazioni e vincitrice di premi scientifici internazionali importanti, è forse una delle poche persone al mondo che poteva scrivere questo libro. Come leader delle commissioni mediche sia per Bhopal che per Chernobyl, ha mostrato di saper portare alla luce i fatti nascosti sotto montagne di disinformazione. La Bertell traccia il quadro terribile degli esperimenti militari condotti da decenni che hanno danneggiato gli strati vitali dell’atmosfera e la biosfera nel suo insieme. Questi esperimenti il più delle volte sono eseguiti senza nemmeno discutere i rischi che comportano con gli esperti non militari e senza informare le popolazioni di volta in volta direttamente coinvolte. Rosalie Bertell ha tolto molti veli e le sue rivelazioni lasciano sconcertati. Le armi ‘testate’ mettono in grave pericolo la Terra e la vita su di essa. Il libro parla di una realtà ignorata e/o nascosta.
La Bertell spiega anche le motivazioni di questi atti vandalici verso il pianeta:
"Appare oggi chiaro che si può ‘pilotare’ la corrente a getto, definendo la linea di demarcazione fra aria calda e aria fredda nelle regioni geografiche; o manipolare le grandi correnti di vapore che spostano la pioggia dai tropici alle zone temperate, causando siccità o inondazioni. Gli episodi naturali di instabilità come monsoni, uragani, tornado, ecc. nell’atmosfera possono essere accentuati aggiungendo energia. L’iniezione di petrolio nelle placche tettoniche, o la creazione di vibrazioni artificiali con impulsi elettromagnetici può causare terremoti."
Esiste
la convenzione internazionale ENMOD del 1977 sul divieto di utilizzo di
tecniche di modificazione ambientale per militari e altri fini ostili.
La Convenzione si occupa di induzione artificiale di terremoti e
tsunami, di modifica artificiale del tempo, del clima, di correnti
oceaniche, dello strato di ozono e della ionosfera. Da allora, basta
cambiare nome per continuare la devastazione. L’ambito militare se vuole
fare cose le fa e non chiede il permesso a nessuno. Parola del Gen.
Fabio Mini, testimone qualificato. Pensate davvero che l’Artico si stia
sciogliendo a causa della CO2? Oppure si tratta di una operazione di
geoingegneria e per di più concordata tra URSS e USA nel lontano 1974?
Il libro apre pagine estremamente inquietanti e ci fa capire, se non lo
abbiamo ancora capito, che siamo ad un bivio e la presa di coscienza è
una questione di sopravivenza per tutta l’Umanità. Viviamo in un nuovo
tipo di guerra planetaria, scatenando quelle che all’apparenza sembrano
calamità naturali. Gli elementi terra, acqua e aria, sono sotto attacco e
di conseguenza lo sono anche le basi della nostra vita.
I nostri figli possono ancora sognare un futuro? Rischiamo di perdere la nostra unica casa, la Terra, l’unica che abbiamo. La versione italiana del libro di Rosalie Bertell riporta la parte essenziale del libro originale, oltre alle sue ultime interviste ed all’ultimo articolo dal titolo DISTRUGGERE LENTAMENTE IL NOSTRO PIANETA.
I nostri figli possono ancora sognare un futuro? Rischiamo di perdere la nostra unica casa, la Terra, l’unica che abbiamo. La versione italiana del libro di Rosalie Bertell riporta la parte essenziale del libro originale, oltre alle sue ultime interviste ed all’ultimo articolo dal titolo DISTRUGGERE LENTAMENTE IL NOSTRO PIANETA.
Le prefazioni del libro sono di Manlio Dinucci, Gustavo Esteva e Claudia von Werlhof
Il
libro di Rosalie Bertell, che a prima vista può apparire
fantascientifico, ci presenta un drammatico scenario, scientificamente
fondato, che induce una riflessione generale sul rapporto uomo-
ambiente.
Manlio Dinucci
Manlio Dinucci
John Lennon ha detto bene … “la nostra società è guidata da persone folli per obiettivi folli, noi siamo guidati da maniaci per fini maniacali e sai… sono tutti pazzi. ma sono io che passo per pazzo perché lo dico. È questo che è folle.” aveva ragione allora e ha ragione adesso. siamo in un momento di pericolo. abbiamo bisogno di ascoltare la chiamata di allerta di Rosalie.
Gustavo Estava
…questo libro sulla distruzione che di fatto sta avvenendo del nostro pianeta, un fatto mostruoso, che in quanto tale avviene per la prima volta nella storia dopo essere stato reso tecnicamente possibile, deve suscitare una risposta. Questa dovrebbe consistere nel voltare pagina della nostra prospettiva, cioè nel guardare d’ora in avanti non più dal punto di vista dei nostri interessi ed esigenze umani e sociali, ma da quelli della Madre Terra. Perché lei ci ha fatto la promessa di renderci possibile la vita, una buona vita. E noi dobbiamo rispondere che anche noi in cambio ci prendiamo cura di lei, affinché la sua vita e la vita su di lei venga custodita, preservata, tutelata dalla distruzione e – laddove possibile – risanata. Quindi c’è molto, molto da fare.
ROSALIE BERTELL
Rosalie Bertell (1929-2012) – scienziata di origine statunitense-canadese, laureata in matematica, studiosa di biometria ed attivista ambientale – si addentra nell’analisi di recenti conflitti e disastri ambientali, messi in relazione tra loro: una relazione che è molto più stretta di quanto l’opinione pubblica immagini. Rosalie Bertell ha ricevuto nove lauree ad honorem e numerosi riconoscimenti, tra cui il Nobel Alternativo (Right Livelihood Award) che viene assegnato ogni anno a Stoccolma qualche giorno prima del Nobel.
Scrive la Bertell: È
mia opinione che i principali problemi causati al nostro Pianeta siano
dovuti al nostro imperterrito affidamento all’attività militare. Le
conseguenze immediate della guerra sono morte e distruzione, ma le
conseguenze ambientali possono perdurare per centinaia, spesso migliaia
di anni. E non è solo la guerra di per sé che mina la nostra
sopravvivenza, ma anche la ricerca e lo sviluppo, le esercitazioni
militari e le preparazioni per il combattimento che sono svolte
quotidianamente in varie parti del mondo. La maggior parte di queste
attività di preparazione alla guerra avvengono senza un effettivo
beneficio per i civili e pertanto noi siamo inconsapevoli di quanto
avviene nel nostro pianeta in nome della “sicurezza”
Riassumendo il suo lavoro decennale:
E’
il militarismo ad essere diventato un peso cruciale e devastante per il
pianeta e per la società. Inquinamento, disastri ambientali e
contributi stanziati per la ricerca militare sono frutto di una visione
di valori distorta, in nome della ‘sicurezza’ . La Bertell conia un
nuovo concetto di sicurezza, che definisce con il termine di “sicurezza
ecologica” che porta in primo piano la cura del pianeta e dei suoi
abitanti. Propone il ruolo dell’esercito dedicandosi alla protezione e
difesa in forma nonviolento, dando assistenza in caso di crisi
ecologiche, e impegnandosi in missioni di pace attraverso la diplomazia e
il dialogo. Devono essere fatti forti investimenti di risorse
finanziarie e umane in tale direzione. E’ necessario di sensibilizzare a
tutti i livelli su questa visione nuovo per poter invertire la rotta.
Penso
che la Terra sia un dono. La creazione è un dono. È qualcosa di bello e
questo Pianeta è stato creato per viverci. Non vedo nessun senso nel
volerlo distruggere, nel volerlo cambiare, nel volersene accaparrare
delle parti. C’è più che abbastanza per tutti, se sappiamo condividere. E
possiamo vivere bene senza tutte quelle cose che possediamo. Ma non c’è
bisogno di tornare alle caverne! Siamo creature intelligenti, e io
penso che possiamo far nostra una nuova coscienza, che ci aiuti a vivere
in un modo diverso. Io spero che queste armi ci spaventeranno
profondamente e tramite ciò arriveremo a comprendere quanto sia
insensata e folle la guerra. E io penso, io spero, che impariamo a
vivere insieme. Ama la varietà, godi della Terra, ama l’aria, ama
l’acqua, condividi ogni cosa e gioisci di vivere su questo Pianeta.
Libro a cura di Maria Heibel
Fonte NoGeoingegneria
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sabato 1 giugno 2019
ANTARTIDE: ZERO RISCALDAMENTO NEGLI ULTIMI DECENNI
10 stazioni su 10 nelle zone costiere antartiche mostrano zero riscaldamento negli ultimi decenni. Gli scienziati che hanno fallito devono dimettersi
Di P. Gosselin – 31 Maggio 2019
Di Kirye e Pierre Gosselin
Negli ultimi anni, gli allarmisti climatici hanno maggiormente fatto
ricorso alla caccia ai disastri meteorologici, cercando sempre più
anomalie meteorologiche da considerare come prova inconfutabile del
cambiamento climatico a causa antropogenica.
Ma c’è una zona che è stata evitata abilmente come la lebbra ed è
stato il continente Antartico. Infatti un nutrito numero di studi ha
dimostrato l’esatto contrario, e cioè che quello che era stato predetto
in precedenza per il continente di ghiaccio non si è mai verificato,
fatta eccezione per alcune zone dove l’attività vulcanica ha consentito una leggera fusione della piattaforma di ghiaccio dell’Antartide.
L’analisi di 10 stazioni antartiche mostrano un raffreddamento
Oggi osserviamo 10 stazioni antartiche in funzione in Antartico,
sparse lungo la costa antartica e gestite da vari paesi. Queste zone non sono influenzate dall’attività vulcanica:
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