”Ciò
che è pianificato ora sono le guerre climatiche e meteorologiche, le
guerre in cui terremoti e vulcani, inondazioni e siccità, uragani e
piogge monsoniche avranno un ruolo”
Rosalie Bertell
Rosalie Bertell
A cura di WILPF Italia (Lega
Internazionale Donne per la Pace e la Libertà), il 17 e 18 maggio si
era svolto a Roma, presso CESV (Centro di Servizio per il Volontariato),
Via Liberiana, 17, il secondo incontro conclusivo del Progetto
nazionale di WILPF Italia: “Pace Femminista in Azione: Giustizia
Climatica Sicurezza e Salute”
Maria Heibel ha presentato al convegno il libro di Rosalie Bertell “Pianeta Terra l’ Ultima Arma di Guerra”
Rosalie
Bertell traccia il quadro terribile degli esperimenti militari condotti
da decenni che hanno danneggiato gli strati vitali dell’atmosfera e la
biosfera nel suo insieme. Non incolpate il cambiamento climatico e la
CO2 in caso di tempo impazzito e clima caotico. Militari, corporazioni e
governi hanno manipolato il meteo e il clima intenzionalmente per
decenni e influenzato in svariati modi il tempo e il clima.
I libri importanti sono rari, molto rari. Il libro di Rosalie Bertell “Pianeta Terra ultima arma di guerra” è una di queste rarità, come lo è stato “Primavera silenziosa” di Rachel Carson del 1962. La Bertell, eminente scienziata, esperta di radiazioni e vincitrice di premi scientifici internazionali importanti, è forse una delle poche persone al mondo che poteva scrivere questo libro. Come leader delle commissioni mediche sia per Bhopal che per Chernobyl, ha mostrato di saper portare alla luce i fatti nascosti sotto montagne di disinformazione. La Bertell traccia il quadro terribile degli esperimenti militari condotti da decenni che hanno danneggiato gli strati vitali dell’atmosfera e la biosfera nel suo insieme. Questi esperimenti il più delle volte sono eseguiti senza nemmeno discutere i rischi che comportano con gli esperti non militari e senza informare le popolazioni di volta in volta direttamente coinvolte. Rosalie Bertell ha tolto molti veli e le sue rivelazioni lasciano sconcertati. Le armi ‘testate’ mettono in grave pericolo la Terra e la vita su di essa. Il libro parla di una realtà ignorata e/o nascosta.
I libri importanti sono rari, molto rari. Il libro di Rosalie Bertell “Pianeta Terra ultima arma di guerra” è una di queste rarità, come lo è stato “Primavera silenziosa” di Rachel Carson del 1962. La Bertell, eminente scienziata, esperta di radiazioni e vincitrice di premi scientifici internazionali importanti, è forse una delle poche persone al mondo che poteva scrivere questo libro. Come leader delle commissioni mediche sia per Bhopal che per Chernobyl, ha mostrato di saper portare alla luce i fatti nascosti sotto montagne di disinformazione. La Bertell traccia il quadro terribile degli esperimenti militari condotti da decenni che hanno danneggiato gli strati vitali dell’atmosfera e la biosfera nel suo insieme. Questi esperimenti il più delle volte sono eseguiti senza nemmeno discutere i rischi che comportano con gli esperti non militari e senza informare le popolazioni di volta in volta direttamente coinvolte. Rosalie Bertell ha tolto molti veli e le sue rivelazioni lasciano sconcertati. Le armi ‘testate’ mettono in grave pericolo la Terra e la vita su di essa. Il libro parla di una realtà ignorata e/o nascosta.
La Bertell spiega anche le motivazioni di questi atti vandalici verso il pianeta:
"Appare oggi chiaro che si può ‘pilotare’ la corrente a getto, definendo la linea di demarcazione fra aria calda e aria fredda nelle regioni geografiche; o manipolare le grandi correnti di vapore che spostano la pioggia dai tropici alle zone temperate, causando siccità o inondazioni. Gli episodi naturali di instabilità come monsoni, uragani, tornado, ecc. nell’atmosfera possono essere accentuati aggiungendo energia. L’iniezione di petrolio nelle placche tettoniche, o la creazione di vibrazioni artificiali con impulsi elettromagnetici può causare terremoti."
Esiste
la convenzione internazionale ENMOD del 1977 sul divieto di utilizzo di
tecniche di modificazione ambientale per militari e altri fini ostili.
La Convenzione si occupa di induzione artificiale di terremoti e
tsunami, di modifica artificiale del tempo, del clima, di correnti
oceaniche, dello strato di ozono e della ionosfera. Da allora, basta
cambiare nome per continuare la devastazione. L’ambito militare se vuole
fare cose le fa e non chiede il permesso a nessuno. Parola del Gen.
Fabio Mini, testimone qualificato. Pensate davvero che l’Artico si stia
sciogliendo a causa della CO2? Oppure si tratta di una operazione di
geoingegneria e per di più concordata tra URSS e USA nel lontano 1974?
Il libro apre pagine estremamente inquietanti e ci fa capire, se non lo
abbiamo ancora capito, che siamo ad un bivio e la presa di coscienza è
una questione di sopravivenza per tutta l’Umanità. Viviamo in un nuovo
tipo di guerra planetaria, scatenando quelle che all’apparenza sembrano
calamità naturali. Gli elementi terra, acqua e aria, sono sotto attacco e
di conseguenza lo sono anche le basi della nostra vita.
I nostri figli possono ancora sognare un futuro? Rischiamo di perdere la nostra unica casa, la Terra, l’unica che abbiamo. La versione italiana del libro di Rosalie Bertell riporta la parte essenziale del libro originale, oltre alle sue ultime interviste ed all’ultimo articolo dal titolo DISTRUGGERE LENTAMENTE IL NOSTRO PIANETA.
I nostri figli possono ancora sognare un futuro? Rischiamo di perdere la nostra unica casa, la Terra, l’unica che abbiamo. La versione italiana del libro di Rosalie Bertell riporta la parte essenziale del libro originale, oltre alle sue ultime interviste ed all’ultimo articolo dal titolo DISTRUGGERE LENTAMENTE IL NOSTRO PIANETA.
Le prefazioni del libro sono di Manlio Dinucci, Gustavo Esteva e Claudia von Werlhof
Il
libro di Rosalie Bertell, che a prima vista può apparire
fantascientifico, ci presenta un drammatico scenario, scientificamente
fondato, che induce una riflessione generale sul rapporto uomo-
ambiente.
Manlio Dinucci
Manlio Dinucci
John Lennon ha detto bene … “la nostra società è guidata da persone folli per obiettivi folli, noi siamo guidati da maniaci per fini maniacali e sai… sono tutti pazzi. ma sono io che passo per pazzo perché lo dico. È questo che è folle.” aveva ragione allora e ha ragione adesso. siamo in un momento di pericolo. abbiamo bisogno di ascoltare la chiamata di allerta di Rosalie.
Gustavo Estava
…questo libro sulla distruzione che di fatto sta avvenendo del nostro pianeta, un fatto mostruoso, che in quanto tale avviene per la prima volta nella storia dopo essere stato reso tecnicamente possibile, deve suscitare una risposta. Questa dovrebbe consistere nel voltare pagina della nostra prospettiva, cioè nel guardare d’ora in avanti non più dal punto di vista dei nostri interessi ed esigenze umani e sociali, ma da quelli della Madre Terra. Perché lei ci ha fatto la promessa di renderci possibile la vita, una buona vita. E noi dobbiamo rispondere che anche noi in cambio ci prendiamo cura di lei, affinché la sua vita e la vita su di lei venga custodita, preservata, tutelata dalla distruzione e – laddove possibile – risanata. Quindi c’è molto, molto da fare.
ROSALIE BERTELL
Rosalie Bertell (1929-2012) – scienziata di origine statunitense-canadese, laureata in matematica, studiosa di biometria ed attivista ambientale – si addentra nell’analisi di recenti conflitti e disastri ambientali, messi in relazione tra loro: una relazione che è molto più stretta di quanto l’opinione pubblica immagini. Rosalie Bertell ha ricevuto nove lauree ad honorem e numerosi riconoscimenti, tra cui il Nobel Alternativo (Right Livelihood Award) che viene assegnato ogni anno a Stoccolma qualche giorno prima del Nobel.
Scrive la Bertell: È
mia opinione che i principali problemi causati al nostro Pianeta siano
dovuti al nostro imperterrito affidamento all’attività militare. Le
conseguenze immediate della guerra sono morte e distruzione, ma le
conseguenze ambientali possono perdurare per centinaia, spesso migliaia
di anni. E non è solo la guerra di per sé che mina la nostra
sopravvivenza, ma anche la ricerca e lo sviluppo, le esercitazioni
militari e le preparazioni per il combattimento che sono svolte
quotidianamente in varie parti del mondo. La maggior parte di queste
attività di preparazione alla guerra avvengono senza un effettivo
beneficio per i civili e pertanto noi siamo inconsapevoli di quanto
avviene nel nostro pianeta in nome della “sicurezza”
Riassumendo il suo lavoro decennale:
E’
il militarismo ad essere diventato un peso cruciale e devastante per il
pianeta e per la società. Inquinamento, disastri ambientali e
contributi stanziati per la ricerca militare sono frutto di una visione
di valori distorta, in nome della ‘sicurezza’ . La Bertell conia un
nuovo concetto di sicurezza, che definisce con il termine di “sicurezza
ecologica” che porta in primo piano la cura del pianeta e dei suoi
abitanti. Propone il ruolo dell’esercito dedicandosi alla protezione e
difesa in forma nonviolento, dando assistenza in caso di crisi
ecologiche, e impegnandosi in missioni di pace attraverso la diplomazia e
il dialogo. Devono essere fatti forti investimenti di risorse
finanziarie e umane in tale direzione. E’ necessario di sensibilizzare a
tutti i livelli su questa visione nuovo per poter invertire la rotta.
Penso
che la Terra sia un dono. La creazione è un dono. È qualcosa di bello e
questo Pianeta è stato creato per viverci. Non vedo nessun senso nel
volerlo distruggere, nel volerlo cambiare, nel volersene accaparrare
delle parti. C’è più che abbastanza per tutti, se sappiamo condividere. E
possiamo vivere bene senza tutte quelle cose che possediamo. Ma non c’è
bisogno di tornare alle caverne! Siamo creature intelligenti, e io
penso che possiamo far nostra una nuova coscienza, che ci aiuti a vivere
in un modo diverso. Io spero che queste armi ci spaventeranno
profondamente e tramite ciò arriveremo a comprendere quanto sia
insensata e folle la guerra. E io penso, io spero, che impariamo a
vivere insieme. Ama la varietà, godi della Terra, ama l’aria, ama
l’acqua, condividi ogni cosa e gioisci di vivere su questo Pianeta.
Libro a cura di Maria Heibel
Fonte NoGeoingegneria
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