Apriamo l’articolo con il diagramma detto “spaghetti” del modello
GFS-12 riferito alle temperature previste a 850 Hpa (1500 metri di
quota). Questo diagramma mostra le 20 diverse “perturbazioni” del
modello, in parole povere, le diverse possibili evoluzioni delineate dal
super-computer per i prossimi 15 giorni. Da questo diagramma, relativo
alla città di Bologna e ancor di più da quello relativo a Torino
possiamo facilmente comprendere la portata dell’evento che ci
interesserà tra meno di 48 ore.
Se nel caso di Bologna, infatti, la media delle perturbazioni si
tiene al di sotto dei 25°C con solo l’ufficiale a raggiungere questa
ragguardevole isoterma, su Torino la totalità delle perturbazioni segna
uno straordinario livello di +25°C, con l’ufficiale che si spinge fino
ai 27°C alla quota di 1500 m. Diciamolo con tutta tranquillità: non ci
sono precedenti in giugno e ce ne sono pochissimi in tutta la storia
meteorologica moderna di isoterme così alte a latitudini così elevate.
Per farci un’idea proporrò la carta delle isoterme riferita al record
storico per giugno per la città di Bologna.
In questa carta, riferita al 28 giugno 1935 è ben visibile il cuore
caldo dell’irruzione sull’Appennino centro-settentrionale intorno ai
+24°C ben al di sotto delle previsioni di GFS. Insomma attenzione,
perchè potrebbero cadere diversi record, sia per le massime che per le
minime, l’aria secchissima in arrivo infatti potrebbe determinare valori
di assoluto rilievo, domani saremo più precisi, ma possiamo senza
dubbio confermare che l’onda di calore in arrivo sarà la più pesante di
sempre per giugno e tra le più pesanti della storia per le regioni
padane e nord-occidentali italiane.
Fonte Progetto Scienze
Fonte Progetto Scienze
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