Nel caso in cui non l’aveste notato, la crisi sul COVID19 ha avuto un
grande successo nell’annullare la tendenza principale dei media a
incutere in voi paura e fomentare panico di massa, argomentanto o
cercando di farlo appellandosi al ClimateChange.
Secondo NOAA, a denti stretti, afferma che la copertura del ghiaccio marino antartico nel mese di marzo 2020 è arrivato “vicino alla media 1981–2010 e ha chiuso un periodo di 41 mesi di valori mensili inferiori alla media”.
Questo periodo di tempo che è stato necessario per il rimbalzo (41
mesi) corrisponde perfettamente al momento della data nel quale una
parte significativa del ghiaccio marino antartico è stato spazzato via
da una “tempesta perfetta di condizioni tropicali e polari non dovute al cambiamento climatico” – Malte F. Stuecker et al.
Tutto questo mette in evidenza come il ghiaccio polare è soggetto a
fluttuazioni causate da cambiamenti climatici naturali e non dal global
warming né tantomeno dal catastrofismo mediatico.
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