DIMENTICA L’ANTROPOCENE: SIAMO ENTRATI NELL’ERA SINTETICA
Traduzione Nogeoingegneria
Di Christopher Preston
Un
fatto del nostro tempo sta diventando sempre più ovvio. Non importa
quanto tu viaggi, non importa in quale direzione punti, non c’è alcun
luogo sulla Terra che resti libero dalle tracce dell’attività umana. Le
firme chimiche e biologiche della nostra specie sono ovunque.
Trasportati in tutto il mondo da potenti venti atmosferici, inesorabili
correnti oceaniche e I serbatoi di milioni di veicoli alimentati da
combustibili fossili, nessun luogo sulla Terra è libero dall’impronta
umana. La natura incontaminata ha permanentemente abbassate le palpebre.
Questi cambiamenti planetari sono stati caratterizzati da
geografi, geologi e climatologi come la fine di un’ epoca geologica,
l’Olocene, e l’inizio del successivo, l’Antropocene. In questa nuova
‘età umana’, l’impatto della nostra specie sugli oceani ,
la terra, e l’atmosfera è diventata una caratteristica imprescindibile
della terra. Questa idea che l’umanità ha forzato una transizione
geologica cattura l’attenzione della gente, non solo perché i
cambiamenti nelle epoche sono rari. E’ una notizia affascinante, perché
la nostra specie è in preda dall’idea che possediamo poteri planetari.
Un
secondo fatto della nostra era è molto meno apprezzato. Stiamo
cambiando il funzionamento del pianeta. Le attività umane non solo
hanno macchiato ogni angolo del pianeta. L’arrivo simultaneo di una
serie di nuove potenti tecnologie sta iniziando a segnalare una
potenziale acquisizione delle operazioni più basilari della Terra della
sua specie più audace. Da questo momento in poi, le tecnologie come la
tecnica di modifica dei geni CRISPR e l’ ingegneria del clima trasformerà un pianeta già contaminato sempre più in sintetico.
Questo
febbraio, quando l’entomologo Ruth Mueller* aprì un contenitore di
zanzare geneticamente modificate in un laboratorio di alta sicurezza
nella città italiana di Terni, non stava solo sperimentando un nuovo potente strumento della biotecnologia. Stava attuando un cambiamento delle leggi mendeliane dell’eredità che governano tutta la vita sulla Terra.
Le zanzare che ha rilasciato, ognuna delle quali portava un “gene drive”
basato su CRISPR, progettato per diffondersi attraverso un gruppo di
zanzare, testerebbe se l’uomo possa forzare con successo un tratto di
una intera popolazione libera. Il laboratorio in cui opera Mueller è
stato progettato con cura in modo che, per ora, il cambiamento avvenga
su scala limitata e al chiuso in modo sicuro. Ma le unità geniche possono
teoricamente diffondersi senza aiuto in qualsiasi angolo del globo in
cui vivono e si incrociano le popolazioni di zanzare. Cambiando le
regole genetiche, ovunque viaggiano.
Se la domanda è ‘Quanto la vostra ricerca modifica le regole planetarie?’ il laboratorio Mueller (ndr Bill Gates) è in buona compagnia.
All’inizio
di questa estate, un gruppo di ricercatori della Harvard University
condurrà il primo test di geoingegneria sul clima in campo aperto.(ndr:
primo ‘test’ non di certo, sponsor Bill Gates)
Hanno
in programma di utilizzare un pallone in alta quota per rilasciare
particelle riflettenti nella stratosfera al di sopra dei paesaggi aridi
del sud-ovest degli Stati Uniti. Lì esamineranno quanto efficacemente le
particelle respingono l’energia solare in arrivo.
In
scala opportuna, la tecnologia potrebbe in futuro essere utilizzata per
riscrivere le regole planetarie in modo da riecheggiare i cambiamenti
provocati dal gene drive (manipolazione genetiche).
Il cambiamento climatico antropogenico ha già modificato il modo in cui il calore si muove attraverso il sistema.
Per
quanto devastante sia, fino ad ora, il cambiamento climatico non è mai
stato una questione di pianificazione e progettazione intenzionale. (ndr ci sarebbero molte cose da dire)
La
nostra specie non ha mai tentato di calibrare ciò che il sole concede.
Questo quoziente termico è stato creato dalla fisica del sistema solare.
Nel caso di una distribuzione su larga scala di particelle riflettenti
nella stratosfera, questa equazione sarà riscritta con le nostre mani.
Tecnologie come gene drive e l’ingegneria del clima
fanno un salto di qualità al di là di ciò che stavano osservando gli
studiosi di stratigrafia quando hanno consigliato di rinominare questa
epoca Antropocene.
Modifiche accidentali sono completamente diverse da quelle deliberate.
David Keith, uno dei ricercatori del progetto climate-engineering di
Harvard, fa notare l’enorme
differenza tra ingegneria deliberata di qualcosa e semplicemente fare
un pasticcio. Nel primo, il senso di responsabilità è molto più alto.
Basti pensare all’omicidio che è molto più grave dell’omicidio colposo.
A differenza della distruzione dell’habitat, delle emissioni di carbonio e di altre firme dell’epoca antropocenica, le
tecnologie attualmente testate sono progettate per prendere
coscientemente il controllo di alcuni dei processi fisici chiave che
modellano il nostro mondo. Le leggi naturali fondamentali
ovviamente non scompaiono, ma diventano oggetto di un tipo più profondo
di manipolazione. Si potrebbe pensare a questi non come semplici
cambiamenti “cosmetici” ma “metabolici”. Charles Darwin, Gregor Mendel e
le convenzioni della fisica atmosferica diventano oggetto di un
delicato tipo di rinegoziazione.
L’attraversamento
di questa linea rappresenta un territorio radicalmente nuovo sia per la
nostra specie che per il pianeta. La natura stessa sarà modellata da
processi riprogettati e “migliorati” da genetisti e ingegneri. Dovremmo
chiamare questa transizione l’inizio di un ‘”era sintetica”, un tempo in
cui le costanti di sfondo sono sempre più sostituite da versioni
artificiali e ‘ migliorate’ di se stesse. Questo rifacimento del
metabolismo della terra colpisce proprio il nucleo di come comprendiamo
ciò che ci circonda e il nostro ruolo.
Ricercatori,
politici e persone di tutte le nazioni si divideranno sul buonsenso di
attraversare queste soglie. Senza dubbio per alcuni sono
prospettive interessanti. Ma sono assolutamente terrificanti per altri.
Un’epoca antropocenica richiede un tipo di adattamento psicologico. Un’età sintetica richiede qualcosa di molto di più.
Le conseguenze delle tecnologie devono essere sottoposte al più ampio ed esaustivo controllo pubblico.
* Ruth Mueller https://static1.squarespace.com/static/57ae412a579fb3136375751e/t/5a8d808d0d9297f140c282d2/1519222926670/Curriculum+Vitae_website-FEB18.pdf
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NoGeoingegneria
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