L’USO MASSICCIO DI FREQUENZE RADIO E MICROONDE MODIFICA METEO E CLIMA?
Esiste
oggi una precisa minaccia per tutta la civiltà come la conosciamo. La
proliferazione incontrollata della tecnologia elettromagnetica in tutto
il mondo può spazzare via tutto ciò su cui facciamo affidamento. La
saturazione di frequenze del prezioso involucro di aria che circonda il
nostro pianeta potrebbe oggi influenzare la sua stabilità. Stanno
progettando migliaia di satelliti e non c’è molto tempo per prevenire
una probabile catastrofe ecologica globale. Il 5G sta invadendo il
pianeta.
Il
WI-FI globale pianificato dallo spazio distruggerà ulteriormente lo
strato di ozono, peggiorerà il caos climatico e avrà effetti devastanti
su tutte le forme di vita terrestre? C’è chi pensa che siano preoccupazioni concrete (vedi qui ), c’è invece chi non ci pensa proprio e va avanti senza nessun principio di precauzione (appello scienziati).
L’articolo
che segue illustra un punto di vista più unico che raro. L’impazzimento
del clima è messo in relazione al fatto che nell’epoca recente stiamo
sparando nell’etere energie dell’ordine di gigawatt-terawatt, sotto
forma di onde elettromagnetiche. Si tratta di una situazione che non si
era mai verificata nel corso della storia del nostro pianeta ed è una
realtà completamente esclusa da tutte le discussioni sul Cambiamento
Climatico e/o Riscaldamento Globale. Il post apre una pista di
indagine.
La
teoria, in breve, è che il bombardamento costante di onde radio
influenza il modello naturale e il flusso dell’atmosfera terrestre. Il
riscaldamento e l’attrito molecolare causati dalle frequenze RF e
microonde causano condizioni meteorologiche irregolari. Le teorie
“Broadcast” e “Global Microwave” introducono molti concetti diversi che
la maggior parte dei sostenitori del “Global Warming” e “Climate Change”
non considerano. L’intendimento della teoria include l’impiego di tutte
le microonde in generale in tutto il mondo, da torri di telefoni
cellulari, sistemi radar, GPS, stazioni meteorologiche, riscaldatori
ionosferici, HAARP e altro.
Sono interessanti le coincidenze tra l’aumento delle temperature globali e la proliferazione dell’uso di queste tecnologie che cominciano già a partire dal 1950, coincide
sopratutto con la storia dei satelliti artificiali (Sputnik 1957) e
l’uso delle frequenze delle microonde dallo spazio. Nasce
l’interessamento intenso per la CO2. ll Mauna Loa Observatory raccoglie dati dal 1958.
Il massiccio uso di frequenze radio e microonde modifica il meteo e il clima?
Proponiamo le riflessioni di un lettore. L’articolo che segue vorrebbe essere un punto di partenza per una discussione sul argomento e quindi propone un punto di vista. L’inondazione atmosferica con radioonde dovrebbe essere considerata e analizzata.
Articolo NoGeoingegneria
Microonde e clima, riflessioni
L’articolo
in oggetto fa delle ipotesi sui cambiamenti climatici influenzati dalle
microonde, l’articolo non spiega in quale modo le microonde potrebbero
interferire con il clima, viene detto che “…. Ciò causa a livello
molecolare attrito nel ghiaccio e nell’acqua. Questo attrito provoca il
calore che si chiama riscaldamento a radiofrequenza”. Per quanto in linea di principio sia corretto se non meglio definito l’affermazione è oscura.
In questo scritto faccio delle ipotesi su come le microonde potrebbero interferire con il clima.
Cambio di paradigma
Per capire se le microonde possono interferire con il clima occorre considerare un diverso paradigma.
Una
frazione significativa di erronee previsioni metereologiche è una
indicazione che le teorie climatiche attuali mancano di qualcosa, la
parte mancante sono le considerazioni sulle proprietà del plasma. Gli
esperti del clima hanno una visione limitata della natura elettrica
della Terra e del suo ambiente. Viene ignorato che la Terra è soggetta
ad un’enorme energia in ingresso.
Il paradigma che deve essere preso in considerazione è il ruolo dell’elettricità sul clima.
Dal
momento che la Terra è un corpo elettricamente carico che si muove in
larghe celle di plasma, la spiegazione di tutti i fenomeni fisici che
avvengono su e vicino alla Terra devono tenere conto del comportamento
elettrico del plasma.
L’atmosfera
terrestre è un medium isolante che separa le cariche di superficie
dalle cariche del plasma esterno alla Terra, attraveso complessi double
layers che distribuiscono la differenza di potenziale (voltaggio) tra la
superficie e lo spazio in modo simile a condensatori elettrici in
serie.
Il
voltaggio della ionosfera è di 250.000 volt, quello di superficie di
circa 100 volt al metro, questo provoca un flusso costante di ioni con
un amperaggio di pochi millesimi di miliardesimi di amper al metro
quadro (pico amper). Questo flusso assieme ad altre cause elettriche va
preso in considerazione. Il flusso ionico non è visibile (dark
discharge) ma presente.
I
movimenti in ogni direzione dell’aria sono la risposta dell’atmosfera
alla corrente elettrica in modalità dark discharge molto più della
differenza della temperatura.
Inoltre la sospensione delle particelle, polvere carica e molecole d’acqua, è largamente il risultato delle forze elettrostatiche che trascinano sia le particelle che l’aria lungo il campo elettrico della dark discharge. Questo porta all’idea più generale che il clima è causato, o largamente influenzato dall’interazione elettrica tra la Terra e il plasma circostante.
Il flusso ionico ionosfera/superficie provoca il movimento verticale dell’aria. Il Sole inizia il processo con l’evaporazione poi l’elettricità prende il comando.
Il flusso ionico ionosfera/superficie provoca il movimento verticale dell’aria. Il Sole inizia il processo con l’evaporazione poi l’elettricità prende il comando.
Acqua e nuvole elettriche.
Le molecole d’acqua sono polari, il lato ossigeno è più negativo del lato idrogeno e formano un dipolo elettrico. In un campo elettrico le molecole di acqua ruotano e si allineano con il campo elettrico. Quando si condensano formando le nuvole, le molecole d’acqua hanno il momento del dipolo elettrico di circa il 40% maggiore di una molecola di vapore acqueo, questo aumento viene indotto dalla larga polarizzazione causata dal campo elettrico indotto dalle altre molecole d’acqua circostanti. Nell’atmosfera il campo elettrico delle molecole d’acqua allineano il loro dipolo in verticale determinato dal campo elettrico della nuvola.
Le
molecole d’acqua nelle nuvole sperimentano una sorta di effetto
antigravità dovuto all’effetto “Biefield-Brown Effect” in cui l’alto
voltaggio della ionosfera, tende ad attrarre il lato positivo del
condensatore nuvola. Va ricordato che dal punto di vista elettrico, le
nuvole sono dei condensatori elettrici.
Questo
effetto potrebbe spiegare perchè milioni di tonnellate di acqua restano
sospese a chilometri di altezza rispetto al suolo, quando una singola
goccia d’acqua è 1.000 volte più densa dell’aria circostante.
Questo
porta alla questione della separazione delle cariche nelle nuvole. La
teoria convenzionale afferma che i venti verticali “in qualche modo”
(ignoto) separano le cariche nelle nuvole e poi caricano la ionosfera,
mentre i palloni di alta quota e vari altri esperimenti, hanno provato
che le cariche non sono costruite nelle nuvole ma esistono già nella
ionosfera. Le formazioni nuvolose esibiscono strutture dovute al plasma
ionizzato e non dei venti.
Il
Weizmann Institute e il Goddard Space Flight hanno affermato
l’esistenza nell’atmosfera di misteriose zone riempite di particelle,
prima non scoperte, che sono la causa dell’inaccuratezza dei modelli
climatici computerizzati.
Il
cielo blu che circonda le nuvole per decine di chilometri è riempito di
tali aerosol. Viene suggerito che tra il 30% e il 60% dell’atmosfera
prima descritta come libera da nuvole in realtà è affetta da questi
aerosol che riflettono indietro la luce solare nello spazio.
Gli
ioni attraggono l’acqua dell’atmosfera invece che le particelle
comunemente ritenute responsabili della formazione delle gocce d’acqua.
Gli ioni caricano le particelle di polvere rendendole maggiormante
attrattive per il vapore acqueo. Dal momento che che le molecole d’acqua
sono dipoli elettrici che vengono attratte da cariche opposte, come
un’altra molecola d’acqua, si uniscono e formano nuvole senza bisogno di
“semi”.
Microonde e clima.
Quanto detto sopra rappresenta lo scenario in cui le microonde si muovono, resta la domanda, influiscono sul clima oppure no? Da quanto detto risulta che il clima è fortemente determinato dall’elettricità, di conseguenza oltre che gli effetti termici sulle molecole d’acqua occorre anche considerarne gli effetti elettrici di tipo diverso.
Nelle
trasmissioni radio fino a circa 8 GHz si pone un problema rilevante:
l’assorbimento da parte dell’acqua. Infatti, le onde radio con frequenza
così alta hanno una lunghezza d’onda molto bassa (pochi centimetri) e
sono perciò assorbite dalle gocce di pioggia.
Le
molecole d’acqua essendo polari vengono fatte vibrare dalle microonde,
che si comportano come dipoli elettrici e si allineano lungo il campo
elettrico incidente delle microonde che varia dal positivo al negativo,
la loro massa impedisce una inversione completa, questa continua
oscillazione delle molecole d’acqua le spinge ad urtarsi tra loro,
producendo così uno stato di eccitazione termica (calore).
Quando
un’onda radio trova un ostacolo, una parte della sua energia viene
assorbita e trasformata in energia, una parte continua a propagarsi in
modo attenuato e una parte può eventualmente venire riflessa.
Generalmente gli ostacoli metallici provocano un forte riflesso, mentre
l’acqua assorbe il segnale. L’indebolimento della potenza del segnale è
in gran parte dovuto alle proprietà degli ambienti attraversati
dall’onda. Esempi: Aria nessun indebolimento, acqua indebolimento medio.
Bisogna
tenere presente che anche pochi secondi d’uso di un telefonino tenuto
all’orecchio, da sulla testa degli effetti termici. Le molecole d’acqua
dell’atmosfera rispondono alle microonde con effetti termici identici ai
forni a microonde, le microonde atmosferiche avendo una potenza
associata di bassissima entità, inducono effetti assai modesti, tuttavia
essendo continue un effetto anche se debole è certo. Dal momento che
l’intera atmosfera è satura di microonde gli effetti termici totali
obbligatoriamente incidono sul clima, in quale misura al momento è
impossibile dire.
Le
onde radio in ciò che colpiscono possono indurre delle correnti
elettriche, che dipendono dal materiele costituente il bersaglio.
L’intera atmosfera oltre che di molecole neutre è composta da un insieme
di particelle cariche, ioni, elettroni, molecole polari che reagiscono
alle microonde. Le microonde che colpiscono i mari inducono una
vibrazione molecolare con trasferimento di energia (calore), questo
aumenta in una qualche misura l’evaporazione, la modesta entità degli
effetti atmosferici complessivi non deve essere sottovalutata. Le
microonde, interferendo sulle molecole d’acqua e sull’ambiente elettrico
circostante, hanno una influenza globale sul clima compreso le correnti
a getto, con conseguenti modificazioni climatiche.
Le
nuvole sono composte da molecole d’acqua, il trasferimento di calore da
parte delle microonde ha un effetto, la loro vibrazione altera il loro
allineamento con il campo elettrico ionosfera/superficie, questa
alterazione interferisce con la loro capacità di restare sospese per
attrazione elettrica con il campo elettrico principale, con conseguente
dispersione del vapore acqueo (siccità), oppure la sua caduta violenta
(bombe d’acqua).
Le
microode aumentando il vapore acqueo di evaporazione, danno un effetto
di global warming, va ricordato che il vapore acqueo è un agente
dell’effetto serra.
Oltre
agli effetti descritti occorre considerare anche il loro impatto sulla
circolazione elettrica generale, la superficie terrestre è in varia
misura conduttiva, le microonde inducono delle correnti elettriche di
superficie, che per quanto estremamente basse, essendo diffuse su ogni
centimetro di terreno, anche se di modesta entità, alterano lo scambio
elettrico con la ionosfera, questo influisce sulle molecole d’acqua e
aerosol vari, influisce sul flusso ionico ionosfera/superficie che
provoca il movimento verticale dell’aria, influisce sul clima in
generale, non essendoci studi specifici si può solo ipotizzare che una
alterazione dei campi elettrici ionosfera/superficie, anche se di minima
entità non può restare senza conseguenze.
Il
clima è una interazione complessa di vari fattori non ben compresi,
interferire con tali fattori può dare effetti imprevedibili anche
catastrofici. Le microonde sono pericolose sia per gli organismi
terrestri che per il clima, sarebbe saggio sostituirle con frequenze più
basse.
VEDI ANCHE
RISCALDATORI IONOSFERICI – UN SISTEMA DI ARMAMENTI CON EFFETTI DEVASTANTI SUL CLIMA
ELECTROMAGNETIC WEATHER CONTROL IS HERE!
5G ATTACK FROM SPACE!!!
Scrive Rosalie Bertell nel suo libro “Pianeta terra – L’ultima Arma di Guerra”: Il
progetto HAARP è collegato con altre ricerche e installazioni militari,
dunque non può essere considerato isolatamente. Di fatto, nessun
progetto militare può essere isolato da tutti gli altri progetti, dal
momento che essi sono concepiti per interagire tra di loro. Una di
queste installazioni è la rete di radar SuperDARN (DARN:”Dual Auroral
Radar Networks”, tradotto lett.:Reti di doppi radar nelle zone boreali,
N.D.T.) (capitolo 3.4 SuperDARN pag 162) Secondo la Bertell questi
progetti militari sono ” caratterizzati da una avventatezza, da una
curiosità incontrollata e da una volontà di fare sperimentazione con il
sistema che sostiene la vita: per vedere cosa fa e come si comporta. Il
rischio di danni agli umani e alla biosfera, che potrebbero essere
irreversibile, non può essere escluso.” (pag164)
NON SOLO HAARP: LE INSTALLAZIONI SUPERDARN (DUAL AURORAL RADAR NETWORK)
HAARP – UNA STORIA LUNGA 60 ANNI
Fonte: NoGeoingegneria
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