Un’azienda di ingegneria genetica anglo-americana ha liberato milioni
di zanzare geneticamente modificate contenenti un gene letale, ogni
settimana per 27 mesi nella zona di Bahia, Brasile, per verificare se le
zanzare OGM si sarebbero accoppiate con le zanzare locali portatrici di
Zika, malaria e altri virus.
Un nuovo studio documenta in modo allarmante che, dopo un’iniziale
riduzione delle zanzare target nei primi mesi, «la popolazione è
ricresciuta fino ai livelli precedenti». Ad oggi, gli scienziati non
hanno idea dei rischi derivanti dalla mutazione. Ancora una volta si
evidenziano i pericoli della modificazione genetica delle specie.
Un’azienda di ingegneria genetica anglo-americana ha liberato milioni di zanzare geneticamente modificate contenenti un gene letale
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Nature Reports, zanzare
geneticamente modificate prodotte dalla compagnia Oxitec, acquisita
dall’americana Intrexon, sono sfuggite al controllo umano dopo i test in
Brasile e si stanno diffondendo nella zona.
Sulla carta, la teoria era brillante.
I maschi delle zanzare portatrici di febbre gialla provenienti da Cuba e
dal Messico sono stati alterati geneticamente per impedire alla
progenie di sopravvivere.
Così, Oxitec ha iniziato a
rilasciarne decine di milioni in due anni nella città di Jacobina, nella
regione di Bahia, Brasile. La teoria di Oxitec prevedeva che le zanzare
si sarebbero accoppiate con quelle locali portatrici di malattie
infettive, come la febbre dengue, impedendo alla progenie di sopravvivere.
Dopo un’iniziale riduzione delle zanzare target nei primi mesi, «la popolazione è ricresciuta fino ai livelli precedenti». Ad oggi, gli scienziati non hanno idea dei rischi derivanti dalla mutazione
Risultati inattesi
Un team di scienziati di Yale e
diversi istituti scientifici in Brasile hanno monitorato i progressi
dell’esperimento. Quello che hanno scoperto è allarmante. Dopo un
periodo iniziale in cui la popolazione di zanzare si è drasticamente
ridotta, dopo 18 mesi è ricresciuta fino ai livelli precedenti.
Non solo: la ricerca mostra anche che
le zanzare presentano un «vigore ibrido», cioè l’incrocio tra le
zanzare naturali e quelle geneticamente modificate ha creato «una
popolazione più robusta di quanto lo fosse prima del rilascio»,
resistente agli insetticidi, in poche parole «super-zanzare».
Zanzare geneticamente modificate sarebbero sfuggite al controllo umano dopo i test in Brasile e si stanno diffondendo nella zona
Gli scienziati notano che «I campioni
genetici della popolazione target hanno mostrato chiaramente che
porzioni del genoma modificato sono state incorporate nella popolazione
target 6, 12, 27, 30 mesi dopo il rilascio. Evidentemente, la rara
progenie ibrida tra il ceppo di rilascio e la Jacobina è abbastanza
robusta da riprodursi naturalmente …».
Continuano: «Quindi, la Jacobina Ae aegypti è
un mix di tre popolazioni. Non è chiaro come ciò possa influenzare la
trasmissione delle malattie o influire su altri sforzi per controllare
questi pericolosi vettori».
Si stima che tra il 10% e il 60% delle zanzare della specie Jacobina Ae aegypti locali presentino nel loro genoma il gene alterato OX513A.
Concludono che «Le tre popolazioni
che compongono la popolazione tri-ibrida di Jacobina (Cuba, Messico,
Brasile) sono molto diverse geneticamente e con ogni probabilità
creeranno una popolazione molto più robusta di quella precedente al
rilascio grazie al vigore ibrido».
Le zanzare presentano un «vigore ibrido», cioè l’incrocio tra le zanzare naturali e quelle geneticamente modificate ha creato «una popolazione più robusta di quanto lo fosse prima del rilascio», resistente agli insetticidi, in poche parole «super-zanzare»
Non era nelle previsioni. Il
professore di ecologia e biologia evolutiva Jeffrey Powell, principale
autore dello studio, commenta la scoperta:
«L’idea era che i geni del ceppo
rilasciato non sarebbero penetrati nella popolazione naturale perché la
progenie doveva morire. Ovviamente, questo non è successo».
Un progetto della Fondazione Gates
Lo studio brasiliano riaccende i
riflettori sui pericoli del rilascio incontrollato di specie OGM
nell’ambiente. Riporta alla mente gli orrori descritti nel 1969 nel
romanzo di fantascienza di Michael Crichton Andromeda Strain.
Ma questa volta non è un romanzo.
Le zanzare della Oxitec sono state sviluppate utilizzando una forma di gene editing molto controversa, conosciuta come gene drive.
Questa tecnica, finanziata in gran parte dall’agenzia DARPA, facente capo al Pentagono, combinata con la tecnologia CRISPR,
ha lo scopo di forzare una mutazione genetica da diffondere in
un’intera popolazione, sia che si tratti di zanzare o di esseri umani,
nell’arco di alcune generazioni.
La controversa tecnica del gene drive finanziata in gran parte dall’agenzia DARPA, facente capo al Pentagono, combinata con la tecnologia CRISPR, ha lo scopo di forzare una mutazione genetica da diffondere in un’intera popolazione, sia che si tratti di zanzare o di esseri umani
Lo scienziato che per primo ha suggerito lo sviluppo del gene drive
nell’editing genetico, il biologo di Harvard Kevin Esvelt, ha avvisato
che queste tecniche presentano elevate probabilità di sfuggire al
controllo.
Evidenzia quante volte la CRISPR
fallisce e la crescente possibilità di mutazioni protettive,
trasformando ogni gene benigno in un gene aggressivo.
Afferma: «Bastano pochi organismi modificati per alterare irrimediabilmente un ecosistema».
Le simulazioni computerizzate di
Esvelt sul gene drive hanno calcolato che il gene modificato «può
trasmettersi al 99% della popolazione in meno di 10 generazioni, e
resistere per oltre 200.» Questo è stato dimostrato nell’esperimento sulle zanzare in Brasile.
È da notare anche il fatto che l’esperimento brasiliano della Oxitec è stato finanziato dalla Fondazione Bill e Melinda Gates.
È da notare anche il fatto che l’esperimento brasiliano della Oxitec è stato finanziato dalla Fondazione Bill e Melinda Gates
Nel giugno 2018 la Oxitec ha
annunciato la joint venture con la Fondazione Gates «per sviluppare un
nuovo ceppo di Friendly Mosquitoes™ auto-limitanti per combattere le
specie di zanzare responsabili della trasmissione della malaria
nell’emisfero occidentale».
I risultati mostrano che l’esperimento è un catastrofico fallimento visto che il nuovo ceppo non è affatto auto-limitante.
La Fondazione Gates e Bill Gates supporta lo sviluppo di tecniche di ingegneria genetica da oltre un decennio.
Gates, storico sostenitore
dell’eugenetica, del controllo della popolazione e degli OGM, è il
principale promotore dell’editing genetico.
La Fondazione Gates e Bill Gates supporta lo sviluppo di tecniche di ingegneria genetica da oltre un decennio. Gates, storico sostenitore dell’eugenetica, del controllo della popolazione e degli OGM, è il principale promotore dell’editing genetico
In un articolo apparso sul numero di maggio/giugno di Foreign Affairs,
il periodico del Council on Foreign Relations, Gates tesse le lodi
delle tecnologie di editing genetico, in particolare il CRISPR.
Nell’articolo, Gates sostiene che il
CRISPR e le altre tecniche dovrebbero essere utilizzate a livello
globale per soddisfare la crescente necessità di cibo e per migliorare
la prevenzione delle malattie, in particolare la malaria.
Aggiunge: «C’è ragione di essere ottimisti sul fatto che modificare le zanzare portatrici di malaria causerà pochi danni, se non nessuno, all’ambiente».
Altrettanto allarmante è il fatto che
la tecnica utilizzata per l’esperimento sulle zanzare è stata diffusa
senza i test sulla salute e sulla sicurezza effettuati da istituti
indipendenti.
Ad oggi, il governo statunitense si affida alle dichiarazioni di sicurezza fornite dall’industria.
L’Unione Europea, formalmente
responsabile per il trattamento di specie geneticamente modificate come
le piante, sta cercando di allentare la regolamentazione.
La Cina, centro per la ricerca genetica di primaria importanza, ha dei controlli estremamente superficiali.
Recentemente, uno scienziato cinese ha annunciato un esperimento genetico sugli umani per rendere i gemelli neonati resistenti all’HIV.
Altri esperimenti sono in corso in
tutto il mondo sugli animali geneticamente modificati, in particolare i
salmoni. Il principio di precauzione viene gettato al vento quando si
tratta di rivoluzione genetica, il che non è affatto rassicurante.
Oxitec, che nega il fallimento
dell’esperimento in Brasile, sta ora cercando l’approvazione
dell’Agenzia di Protezione Ambientale statunitense per condurre lo
stesso esperimento in Texas e Florida.
Tra le personalità coinvolte figura
anche il texano Roy Bailey, lobbysta di Washington e stretto amico di
Randal Kirk, CEO miliardario di Intexon, proprietario di Oxitec. Bailey è
uno dei principali finanziatori di Trump. Speriamo che sia la prudenza,
e non la politica, a decidere gli sviluppi.
F. William Engdahl
F. William Engdahl
è consulente e docente di rischio strategico, ha conseguito una laurea
in politica presso la Princeton University ed è un autore di best seller
sulle tematiche del petrolio e della geopolitica. È autore, fra gli altri titoli, di Seeds of Destruction: The Hidden Agenda of Genetic Manipulation («Semi della distruzione, l’agenda nascosta della manipolazione genetica»), consultabile anche sul sito globalresearch.ca.
Questo articolo , tradotto e pubblicato da Renovatio 21 con il consenso dell’autore, è stato pubblicato in esclusiva per la rivista online New Eastern Outlook.
Fonte: RENOVATIO21
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