Pubblicato da
di Fiorentino Marco Lubelli
Sapete quanto abbiamo creduto ad un repentino cambio delle
caratteristiche meteo-climatiche a causa del cambio di segno della QBO, è
con una certa soddisfazione che oggi, sembra che i maggiori centri di
calcolo mondiali ci diano ragione. Presentiamo qui di seguito due mappe a
10 giorni, ancora dunque di attendibilità bassa, ma che, di fatto,
confermano una frenata delle correnti zonali e, addirittura, di uno
split del vortice polare con conseguenze ancora tutte da definire. E’
importante sottolineare che anche se le due carte postate si riferiscono
a dieci giorni, da oggi, gli eventi che porteranno a queste due carte
iniziano ben prima, come vedremo ora qui di seguito.
In queste prime due mappe, riferite a domenica prossima, quindi a
otto giorni da oggi, si possono evidenziare gli effetti della prima
ondulazione del getto con isolamento di una zona di bassa pressione sul
Mediterraneo centro-occidentale con rientro di correnti orientali fredde
sul nostro paese, ma più importante, una fortissima azione calda
stabilizzante sull’Oceano Pacifico, capace per GFS, di spezzare già
domenica 18 gennaio il VP.
Lo split che in GFS continua spedito a 216 ore, ritarda solamente per
ECMWF, dove a 216 ore l’azione stabilizzante pacifica pone in essere le
condizioni per un rallentamento definitivo del vortice polare canadese.
Le ultime due mappe, sono praticamente sovrapponibili, l’azione
pacifica spezza in due il VP anche secondo Reading e l’affondo del ramo
canadese sull’Atlantico determinano le condizioni per una possibile
forte irruzione artica sul Mediterraneo centrale in terza decade.
Vedremo nei prossimi giorni entità ed evoluzione di questa
interessantissima ultima parte di gennaio.
Fonte: Progetto Scienze
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