Il video di 3 minuti che mostra jet militari spruzzando su Nashville, Tennessee, 20 dicembre 2019 (Ripresa J. Sherwood)
La guerra trionfa su tutte le attività organizzate dell’umanità. Implica non solo protocolli di segretezza sulla vita e sulla morte ma deforma la trasparenza della ricerca scientifica. La guerra segreta al cambiamento climatico non fa eccezione a questa regola.
Obiettivi: Cinquant’anni
fa, il geoscienziato Gordon J. F. MacDonald scrisse un capitolo del
libro intitolato “Come distruggere l’ambiente”, in cui descriveva come
una nazione potrebbe alterare l’ambiente in modo da infliggere in modo
nascosto un danno a una nazione nemica. Il nostro obiettivo è quello di
esaminare i suggerimenti strategici di guerra ambientale di MacDonald
alla luce dei successivi progressi tecnologici e nel contesto
dell’applicazione attuale dei metodi di guerra da lui descritti.
Metodi: Esaminiamo la letteratura interdisciplinare storica, scientifica e medica.
Risultati:
MacDonald ha parlato di guerra meteorologica palese e segreta basata
sulla inseminazione delle nuvole per provocare precipitazioni.
Successivamente è stato sviluppato un metodo per inibire le
precipitazioni posizionando dei getti di particelle inquinanti dove si
formano nuvole. Per almeno due decenni i cittadini hanno osservato con
frequenza crescente queste scie di particolato. Indagini scientifiche
forensi mostrano che le ceneri di carbone tossico sono il loro
principale costituente. Intorno al 2010 l’irrorazione aerea del
particolato è salita a un livello pressochè giornaliero, e pressochè
globale. Presumibilmente, un accordo internazionale segreto ha imposto
l’irrorazione aerea come un “parasole” per la Terra. Tuttavia,
l’irrorazione aerea, piuttosto che raffreddare, riscalda l’atmosfera,
ritarda la dispersione del calore della Terra e causa il riscaldamento
globale. MacDonald trattava anche della distruzione dell’ozono
atmosferico e dell’ innesco di terremoti ed eruzioni vulcaniche,
attività ora possibili con riscaldatori ionosferici ad alta frequenza.
Conclusioni: la
decisione attuale dei militari statunitensi di armare l’ambiente a fini
di sicurezza nazionale è stata accuratamente prevista da MacDonald. Ma
non riuscì a rendersi conto che le forze armate nazionali potevano e
sarebbero state cooptate da un accordo internazionale segreto la cui
conseguenza, per quanto involontaria, era di condurre una guerra al
pianeta Terra, a tutto il suo biota e ai suoi processi naturali e
bio-geo-chimici. A meno che e fino a quando i politici, giornalisti,
scienziati e altri membri della nostra società non affrontino la verità
su ciò che sta accadendo davanti ai loro occhi e chiedano
collettivamente un’arresto di queste nascoste attività tecnologiche,
continueremo a marciare verso la prima estinzione di massa provocata
dall’uomo.
Traduzione Integrale NoGeoingegneria
.J. Marvin Herndon1 *,Mark Whiteside2e3Ian Baldwin
1Transdyne Corporation, 11044 Red Rock Drive, San Diego, CA 92131, USA.
2Dipartimento della Salute della Florida nella contea di Monroe, 1100 Simonton Street, Key West, FL 33040, USA.
3Chelsea Green Publishing Company, 85 North Main Street, White River Junction, VT 05001, USA.
I
contributi degli autori: Questo lavoro è stato uno sforzo congiunto tra
gli autori che fa parte di una collaborazione in corso volta a fornire
implicazioni per la salute scientifica, medica, pubblica e ambientali e
fornire le prove relative all’attività geoingegneria segreta di quasi
quotiano e quasi globale. L’ Autore JMH ha progettato lo studio. Tutti gli autori hanno contribuito alla scrittura, e hanno letto e approvato il manoscritto finale
La
guerra trionfa su tutte le attività organizzate dell’umanità. Implica
non solo protocolli di segretezza sulla vita e sulla morte ma deforma la
trasparenza della ricerca scientifica. La guerra segreta al cambiamento
climatico non fa eccezione a questa regola
Obiettivi: Cinquant’anni
fa, il geoscienziato Gordon J. F. MacDonald scrisse un capitolo del
libro intitolato “Come distruggere l’ambiente”, in cui descriveva come
una nazione potrebbe alterare l’ambiente in modo da infliggere in modo
nascosto un danno a una nazione nemica. Il nostro obiettivo è quello di
esaminare i suggerimenti strategici di guerra ambientale di MacDonald
alla luce dei successivi progressi tecnologici e nel contesto
dell’applicazione attuale dei metodi di guerra da lui descritti.
Metodi: Esaminiamo la letteratura interdisciplinare storica, scientifica e medica.
Risultati: MacDonald
ha parlato di guerra meteorologica palese e segreta basata
sullainseminazione delle nuvole per provocare precipitazioni.
Successivamente è stato sviluppato un metodo per inibire le
precipitazioni posizionando dei getti di particelle inquinanti dove si
formano nuvole. Per almeno due decenni i cittadini hanno osservato con
frequenza crescente queste scie di particolato. Indagini scientifiche
forensi mostrano che le ceneri di carbone tossico sono il loro
principale costituente. Intorno al 2010 l’irrorazione aerea del
particolato è salita a un livello pressochè giornaliero, e pressochè
globale. Presumibilmente, un accordo internazionale segreto ha imposto
l’irrorazione aerea come un “parasole” per la Terra. Tuttavia,
l’irrorazione aerea, piuttosto che raffreddare, riscalda l’atmosfera,
ritarda la dispersione del calore della Terra e causa il riscaldamento
globale. MacDonald trattava anche della distruzione dell’ozono
atmosferico e dell’ innesco di terremoti ed eruzioni vulcaniche,
attività ora possibili con riscaldatori ionosferici ad alta frequenza.
Conclusioni: la
decisione attuale dei militari statunitensi di armare l’ambiente a fini
di sicurezza nazionale è stata accuratamente prevista da MacDonald. Ma
non riuscì a rendersi conto che le forze armate nazionali potevano e
sarebbero state cooptate da un accordo internazionale segreto la cui
conseguenza, per quanto involontaria, era di condurre una guerra al
pianeta Terra, a tutto il suo biota e ai suoi processi naturali e
bio-geo-chimici. A meno che e fino a quando i politici, giornalisti,
scienziati e altri membri della nostra società non affrontino la verità
su ciò che sta accadendo davanti ai loro occhi e chiedano
collettivamente un’arresto di queste nascoste attività tecnologiche,
continueremo a marciare verso la prima estinzione di massa provocata
dall’uomo.
1 INTRODUZIONE
Il
politicamente potente geoscienziato Gordon JF MacDonald (1929-2002) ha
scritto un saggio autorevole intitolato “Come distruggere l’ambiente”,
che è stato pubblicato nel 1968 nel volume intitolato A meno che non venga la pace [1].In
un momento in cui l’attenzione dei militari era incentrata sulla guerra
nucleare, MacDonald profeticamente suggerì: “Tra gli strumenti futuri
per ottenere con la forza obiettivi nazionali, una possibilità dipende
dalla capacità dell’uomo di controllare e manipolare l’ambiente del
pianeta.” MacDonald, un top consigliere scientifico del presidentee
partecipò a discussioni nazionali di scienza e di politica, era ben
qualificato ad indirizzare il soggetto di future possibilità di guerra
ambientale.
Molto
di ciò che MacDonald ha predetto o speculato, è avvenuto, non con la
tecnologia da lui descritta, ma con una tecnologia potenzialmente molto
più efficace e devastante, sviluppata nel corso dei successivi
cinquant’anni.
Come
MacDonald osservò nel 1968: “La chiave per la guerra geofisica è
l’identificazione delle instabilità ambientali, a cui l’aggiunta di una
piccola quantità di energia libererebbe una notevolmente maggiore
quantità di energia”. MacDonald ragionava
sull’innescare l’instabilità su larga scala nei sistemi naturali come il
meteo, il clima, gli oceani, e il cervello umano, compresi fenomeni
come uragani, terremoti, tsunami e per l’uso in guerra. Era consapevole,
considerando i limiti della comprensione geofisica, che si dovrebbero
anche anticipare le conseguenze negative impreviste che potrebbero
derivare dal disturbare deliberatamente i sistemi naturali complessi che
hanno ‘punti critici’ sconosciuti.
Durante
i cinquant’anni dalla pubblicazione indicativa di MacDonald [1], la
tecnologia necessaria per la militarizzazione dell’ambiente ha visto
importanti progressi, ben noti a coloro che hanno finanziato la ricerca.
Parallelamente, la comprensione scientifica del comportamento
della Terra ha pure registrato importanti progressi nel corso
dell’ultimo mezzo secolo.
Tuttavia,
i nuovi concetti principali di Geofisica – come quelli in fase di
sviluppo da parte del ‘complesso militare industriale’ – sono stati in
genere per decenni ignorati dalla comunità della geoscienza. Non è
sorprendente quindi, che l’implementazione di tecnologie radicali di
guerra ambientali che alterano fondamentalmente i processi naturali del
nostro pianeta, sta procedendo senza avvertimenti scientifici o una
piena comprensione dei rischi geodinamici sottostanti, che tali
tecnologie comportano per la vita umana e in generale. Ad esempio, per
essere abitabile la Terra deve mantenere un delicato equilibrio
energetico, irradiando nello spazio sostanzialmente tutta l’energia che
riceve dal sole e dalle sue fonti geofisiche ed energetiche antropiche
intrinseche. Dalla fine degli anni ’90, v’è stato uno sforzo ben
organizzato, orchestrato dal Gruppo intergovernativo di esperti delle
Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (IPCC) e altri, di promuovere
l’idea che i gas serra di origine antropica, preminentemente l’anidride
carbonica, pregiudicano negativamente la perdita di calore della Terra,
provocando il riscaldamento globale [2]. Per compensare, l’IPCC promuove
ripetutamente l’idea di impegnarsi nella futura geoingegneria, cioè,
piazzando sostanze in atmosfera per bloccare una porzione di luce solare
[3]. Tuttavia, l’IPCC non ha riconosciuto la possibilità che la
geoingegneria militare venga condotta per decenni con portata e gamma
sempre maggiori e che la conseguenza principale non è di raffreddare
la Terra, ma provocare il riscaldamento globale e il caos climatico.
Qui,
passiamo in rassegna alcune delle idee espresse da MacDonald in “Come
distruggere l’ambiente” [1], alla luce degli sviluppi tecnologici
successivi Esaminiamo anche la prova, che le tecnologie militari
destabilizzanti per l’ambiente sono stati impiegati su scala globale.
Laddove applicabile, discutiamo dei potenziali rischi per il nostro
pianeta e il suo biota, che probabilmente sono sottovalutati dai
responsabili.
2 METODI
Abbiamo esaminato la letteratura interdisciplinare, storica, scientifica e medica.
3 RISULTATI E DISCUSSIONI
Un vecchio sogno dei pianificatori militari di controllare il tempo metereologico cominciò a diventare realtà con la scoperta, nel
1946, che le nuvole, quando inseminate con ioduro d’argento o ghiaccio
secco (anidride carbonica solida), in circostanze appropriate, possono
provocare pioggia o neve [4 ]. MacDonald [1] ha discusso quella forma di
inseminazione delle nuvole e del suo potenziale militare sia per
causare piogge per ostacolare le operazioni nemiche di terra, sia
per causare segretamente siccità di lunga durata, forzando le nubi a
rilasciare la loro umidità prima di raggiungere il paese di
destinazione. Queste sono state questioni di serio interesse per
l’esercito degli Stati Uniti di allora e di oggi [5].
Il
meteo è diventato un’arma di guerra durante la guerra del Vietnam,
quando sono state condotte le operazioni di Cloud Seeding per prolungare
la stagione dei monsoni sul sentiero di Ho Chi Minh, ostacolando i
movimenti di forniture e truppe (Operazione Popeye) [5]. L’esercito
americano inseminava anche nuvole a Cuba, nel tentativo di provocare
siccità e rovinare il raccolto di canna da zucchero [6].
Inseminare
nuvole per causare pioggia, come descritto da MacDonald [1], è stato
solo il primo passo nella manipolazione meteorologica. La ricerca
successiva ha prodotto la tecnologia per impedire la caduta della
pioggia. Affinché le nubi producano pioggia, le minuscole goccioline
devono essere nucleate e poi fondersi per formare gocce sufficientemente
grosse da cadere sulla Terra.
La
tecnologia per impedire la pioggia è nota dalle ricerche
sull’inquinamento. Un numero sufficientemente grande di particelle
inquinanti, disperse nella regione in cui si formano le nuvole, crea
impedimenti alle minuscole goccioline, bloccando e impedendole la
coalescenza e quindi di diventare grosse da poter cadere come pioggia.
Alla fine il carico di umidità diventa insostenibile e le nuvole
rilasciano la loro umidità in diluvi.
Alla
fine degli anni novanta i cittadini diventarono preoccupati per i
particolati nelle tracce aeree, che si estendevano nei cieli al di sopra
di loro da un orizzonte all’altro.
Con
il passare del tempo, queste tracce aeree divennero più frequenti,
mentre allo stesso tempo, il pubblico veniva fuorviato, dicendo che si
trattava di scie di condensa innocue, cristalli di ghiaccio formati dal
vapore di scarico [7]. Intorno al 2010 l’irrorazione aerea si espandeva
in un’attività quasi quotidiana su gran parte del globo [8]. (Fig. 1)
La
modificazione del meteo è un fenomeno limitato nel tempo ed estensione
geografica, mentre la modifica del clima è necessariamente globale.
L’attuale irrorazione aerea, quasi giornaliera e quasi globale, sembra
rappresentare un tentativo di modifica del clima, che MacDonald ha anche
discusso [1], e probabilmente riguarda anche l’attività di modifica del
meteo. Come ha osservato MacDonald: “il clima è determinato
principalmente dall’equilibrio tra la radiazione a onde corte in arrivo
dal sole (principalmente luce) e la perdita di radiazione ad onde lunghe
uscenti (principalmente di calore).” Egli continua a elencare i tre
fattori che dominano questo equilibrio: 1) l’energia solare; 2) la
trasparenza atmosferica della Terra alle diverse forme di energia
irradiata; e 3) caratteristiche della superficie dellaTerra.
L’alterazione di uno dei tre può modificare il clima.
Alterare
l’uscita dell’energia del sole non è tecnologicamente fattibile nemmeno
oggi, ma ci sono vari modi di effettuare il trasporto di energia
radiante attraverso l’atmosfera terrestre. Tra le possibilità menzionate
da MacDonald [1], pur senza specificare, è l’idea di immettere
nell’atmosfera superiore del materiale che “assorbe la luce in arrivo
(perciò raffreddando la superficie) o di calore in uscita (perciò
riscaldando la superficie).” Speculando a proposito di tale possibilità,
MacDonald ha notato: “Allo stato attuale tuttavia sappiamo troppo poco
circa gli effetti paradossali di riscaldamento e raffreddamento, da
poter dire quali potrebbero essere i risultati.” Questa affermazione è
vera oggi come quando è stata pubblicato 50 anni fa.
La spiegazione del comportamento del materiale posto nell’atmosfera superiore, come indicato da MacDonald, è semplicistica e non corretta. Così pure, è la proposizione spesso ripetuta dai membri della comunità.
Fig. 1. Tracce di particolato per la manipolazione del clima. (Fotografie con permesso) In senso orario da sinistra in alto: Parigi, Francia (Patrick Roddie); Karnak, Eqypt (autore JMH); London, England (autore IB); California del Nord, Stati Uniti d’America (Patrick Roddie); Ginevra, Svizzera (Beatrice Wright); Yosemite, California (Patrick Roddie); Jaipur, India (autore JMH) |
La
comunità geoscientifica ora discute la possibilità di collocare del
materiale nell’atmosfera superiore per riflettere una parte della luce
solare verso lo spazio, ‘ombrelloni per la Terra‘.
Come
vedremo di seguito, le particelle posizionate nell’atmosfera mostrano
in risposta alla radiazione incidente un comportamento che è molto più
complesso di quanto descritto da MacDonald, così come le loro reazioni
fisiche e chimiche nell’atmosfera e sulla superfice della Terra.
Come
notato sopra, l’esercito statunitense è impegnato da decenni in
irrorazioni di particolato in aeree delle regioni dove si formano le
nuvole per modificare il tempo atmosferico e per altre ragioni, ad
esempio per migliorare i sistemi di comunicazione associati ai programmi
di radiazione elettromagnetica.
L’irrorazione aerea sembra essere diventata un’operazione internazionale intorno al 2010, ed è presumibilmente basata su un accordo internazionale segreto poiché l’attività di modifica del clima osservata deve coinvolgere, ipso facto,la
collaborazione di più stati. Come le figg. 1 e 2 illustrano, diversi
paesi indipendenti sono coinvolti. MacDonald suggeriva che la lezione
chiave del programma di modifica del meteo altamente segreto durante la
guerra del Vietnam, Project Popeye, non era l’incapacità di alterare il
risultato della guerra, ma che “si può condurre in una democrazia
operazioni coperte che utilizzano una nuova tecnologia, senza che il
popolo ne sia conoscenza”[1].
Nel
caso di un eventuale accordo internazionale segreto di modificare il
clima, la presunzione sarebbe che fosse fatta per avvantaggiare
l’umanità.
Tuttavia,
come si mostra, la sua attuazione sta aggravando il problema del
riscaldamento globale e provoca il caos climatico, ed effetti nocivi per
la salute degli organismi, compresi gli esseri umani.
A
guardare bene, sembrerebbe che le effettive conseguenze geofisiche e
biologiche di tali operazioni militari segrete sarebbero non coerenti
con un programma internazionale per il bene del genere umano, a meno che
tale accordo/intesa segreta internazionale si basasse su una
interpretazione sbagliata. Se è così, una strana dicotomia segna il tema
della modifica di meteo e clima, caratterizzato da una palese
contraddizione fra fini e mezzi, intenzione e conseguenze.
La
scienza dovrebbe essere basata sulla verità, ma la amministrazione
impropria e il finanziamento della scienza ha corrotto l’integrità della
scienza [9]. Dal 1989, il Gruppo intergovernativo di esperti delle
Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (IPCC) è rimasto in silenzio
sulle irrorazione aeree militari di particolato, e non ha tenuto conto delle sue conseguenze geofisiche nei suoi modelli climatici [10].
Attualmente,
la collocazione aerea di particolato su larga scala può avvenire solo
sotto l’egida di entità militari, ma c’è uno sforzo globale per
incoraggiare la governance che consente alle entità non militari, come
le università e le società a scopo di lucro, di impegnarsi anche loro in
interventi climatici [11].
Quale
motivo è stato dato ai governi nazionali per farli accettare di
diventare parti collaborative in queste azioni di dispersione di
particolato, quasi tutti i giorni e quasi globalmente, nell’atmosfera?
Pochi capi di governo, politici e burocrati sono preparati nelle
scienze. E’ stato loro detto che le irrorazioni aeree di particolato
agiranno come un parasole per raffreddare la Terra per compensare il
presunto riscaldamento globale antropogenico di gas serra?
Se
è così, sono stati ingannati sulla più grande truffa “basata sulla
scienza” mai perpetrata [12]: Causare il riscaldamento globale e il caos
climatico con irrorazioni aeree quotidiane e poi accusare i gas serra
antropogenici del surriscaldamento per indebolire l’autorità degli stati
nazionali, ed erigere nuove strutture di governance mondiale
transnazionale per regolamentare le emissioni di origine antropica di
gas serra.
3.1 Le conseguenze reali dell’irrorazione aerea
Uno
degli scopi militari originali della dispersione aerea di particolato
nelle aree dove si formano nuvole era quello di impedire la
precipitazione e di provocare la siccità in un paese ostile. In effetti,
l’ex presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha accusato i paesi
occidentali di fare proprio questo [13]. Fig. 2 mostra scie di
particolato che ricoprono la Repubblica di Cipro, i cui cittadini hanno
chiesto al loro governo, finora senza successo, una spiegazione
sull’oscuramento intenzionale del loro cielo [14]. Non ci sono
informazioni a disposizione per il pubblico circa la portata della
guerra climatica. È interessante notare che, la guerra ambientale sotto
copertura è stata predetta da MacDonald [1]: “… rimuovere l’umidità
dall’atmosfera in modo che una nazione dipendente dall’acqua … potrebbe
essere soggetta ad anni di siccità.
L’operazione può essere nascosta dalle irregolarità statistiche
dell’atmosfera. Una nazione che possiede una tecnologia superiore di
manipolazione ambientale potrebbe danneggiare un avversario senza
rivelare il suo intento.”Non solo l’avversario, ma i cittadini del paese
stesso dell’aggressore non si renderebbero conto. Come già detto,
MacDonald ha osservato che, in una democrazia“si possono condurre operazioni segrete utilizzando una nuova tecnologia senza la presa di coscienza della gente.”
Presumibilmente
un uso di particolato poco costoso già disponibile è stato considerato
una necessità pratica ed è stato attuato senza riguardo per i suoi
possibili effetti negativi sulla salute. Sappiamo che questo è stato
fatto in Vietnam [5].
L’accordo
internazionale non divulgato sulla irrorazione aerea, quasi tutti i
giorni e globale, e il suo finanziamento concomitante, ha permesso alle
entità militari di esporre indiscriminatamente milioni di cittadini non
informati al particolato disperso giorno dopo giorno, anno dopo anno, all’interno dei loro paesi sovrani. Inoltre,
l’irrorazione aerea è stata accompagnata da una campagna di
disinformazione concertata per ingannare il pubblico, così come la
comunità scientifica, sulle sue conseguenze negative sulla salute
[7,15-17]. Nelle sezioni seguenti, passiamo in rassegna varie
conseguenze di irrorazione aerea.
3.1.1 Composizione del particolato di aeresol
La
composizione (i) del particolato aereo militare spruzzato
nell’atmosfera è stata tenuta gelosamente a lungo un segreto. All’inizio
del 21° secolo, i cittadini interessati hanno prelevato campioni di
acqua piovana dopo le irrorazioni e li avevano analizzati presso
laboratori commerciali.
Fig. 2. L’immagine satellitare NASA Worldview dal 4 febbraio del 2016 mostra scie di particolato rilasciate dai jet, che sbiancano l’aria sopra la Repubblica di Cipro, ma sono quasi assenti nelle regioni circostanti. Il Dipartimento dei servizi ambientali del governo di Cipro aveva promesso di indagare sulle irrorazioni aeree, in seguito alla presentazioni al Comitato Ambientale parlamentare nel febbraio del 2016, ma ad oggi non v’è alcun segno di un’indagine. |
Di
solito è stato richiesta solo l’analisi dell’alluminio; occasionalmente
di alluminio e bario; raramente alluminio, bario e stronzio. La
presenza di questi elementi nell’acqua piovana indicavano ad uno di noi
(JMH) che il particolato spruzzato nell’atmosfera era in grado di essere
rapidamente lisciviato dall’acqua atmosferica, elementi estratti
parzialmente dal particolato nell’acqua (come il thè è fatto con le foglie di thè),
giusto come il rifiuto tossico prodotto dalla combustione di carbone
industriale, le ceneri volanti (CFA), viene facilmente dilavato
dall’acqua.
Confrontando
la CFA percolata in laboratorio [18,19] con campioni di acqua piovana
dopo le irrorarizioni [8,20,21], abbiamo dimostrato che le particelle di
aerosol corrispondono alle ceneri volanti di carbone. Abbiamo inoltre
dimostrato che la proporzione (relazione) degli elementi misurati nella
polvere sospesa in aria, e nella materia venuta giù con neve e pioggia
raccolta dopo la spruzzatura, corrisponde a proporzioni simili misurati
di CFA [18,19].
Le
ceneri volanti di carbone si formano nei gas caldi sopra il combustore
del carbone. La CFA si forma tipicamente come sfere, del diamaetro di
0,01 – 50 μm [22].
Già
disponibile in tutto il mondo a basso costo, la granulometria fine di
questo importante prodotto industriale di scarto significa, che poca
ulteriore lavorazione è necessaria prima che venga distribuito in forma
di aerosol nell’atmosfera.Gran parte del metallo pesante tossico e degli
elementi radioattivi originariamente presenti nel carbone finiscono
concentrati nelle CFA [23]. A causa della sua tossicità, le normative
delle nazioni occidentali richiedono che le CFA vengano raccolte, in
genere intrappolandole in precipitatori elettrostatici, piuttosto che
all’uscita dalle ciminiere.
Le
circostanze della formazione di CFA sono diverse dalle circostanze
riscontrate nell’ambiente naturale (eccetto quando i depositi di carbone
prendono fuoco).
Poichè
le reazioni chimiche durante la formazione di CFA sono diverse dalle
reazioni di solito trovate in natura, molti degli elementi presenti in
CFA sono in grado di essere parzialmente estratte per esposizione
all’umidità [18].
Per
i militari questo è vantaggioso, poiché la diffusione di CFA aerea
rende l’acqua atmosferica elettricamente più conduttiva, a causa dei
numerosi elementi ionizzati disciolti, e quindi più sensibili alle
radiazioni elettromagnetiche. Ma per gli esseri umani, le piante e gli
animali esposti a queste tossine, le conseguenze sono devastanti.
3.1.2 Preoccupazioni per la salute pubblica e ambientale
Indagini
epidemiologiche sull’inquinamento di particolato di aerosol nella
stessa fascia dimensionale delle particelle CFA, forniscono alcune
indicazioni per gli effetti negativi del particolato spruzzato nella
troposfera e nella bassa stratosfera sulla salute. Le particelle di
inquinamento nella gamma di dimensioni (PM 2,5) [24] sono associate a
stati patologici e mortalità prematura [25-27], la malattia di Alzheimer
[28,29], rischio di malattie cardiovascolari [30], il rischio di ictus
[31], cancro al polmone [32], infiammazione polmonare e il diabete [33],
diminuzione della fertilità maschile [34], ridotta funzione renale nei
maschi più anziani [35], insorgenza di asma [36], un aumento dei
ricoveri ospedalieri [37], e basso peso alla nascita [38].
Le
conseguenze negative degli aerosol CFA per la salute sono gravi.
L’inquinamento atmosferico contribuisce globalmente, e con un peso
crescente, alle malattie respiratorie, cancro al polmone [39,40].
L’inalazione di aerosol CFA con il suo complemento di sostanze
cancerogene, quali arsenico, cromo VI e radionuclidi, si deposita nella
profondità delle vie aeree terminali e alveoli, dove rimane e può
comportare rischi per il cancro ai polmoni [41].
Magnetite
sferico esogena (Fe3O4), nanoparticelle scoperte recentemente nel
tessuto cerebrale di persone con demenza [42], suggeriscono un’origine
nel tipo di inquinamento atmosferico prodotto da CFA che è
caratterizzata da particelle sferiche. Ossidi e allumino silicati di
ferro, componenti primari di CFA, si trovano tutti nelle proteine
anomale che caratterizzano la demenza di Alzheimer, che porta a stress
ossidativo e infiammazione cronica del tessuto cerebrale [43].
Ceneri
volanti, se esposte a fluidi corporei o umidità, rilasciano numerose
tossine, tra cui alluminio in una forma chimicamente mobile, che è
ecologicamente e biologicamente in uno stato innaturale [18].
L’alluminio chimicamente mobile è letale per le piante e alberi nonché
anfibi [44]. L’alluminio è associato ai disturbi neurologici [8], ed è
stato trovato in alti livelli nelle api [45].
3.1.3 Conseguenze termiche dell’irrorazione aerea di particolato
Oltre
a inibire le precipitazioni interferendo con la coalescenza delle
goccioline di umidità, le particelle spruzzate nella troposfera e nella
bassa stratosfera riflettono una porzione di luce solare verso lo
spazio. Ma una parte della luce solare incidente viene assorbita dalle
particelle come calore. Questo calore può essere trasferito in atmosfera
via collisioni molecolari o può essere irradiato in qualsiasi
direzione, e non restituito nello spazio. Le particelle di aerosol
agiscono limitando la perdita di radiazione infrarossa dalla superficie
terrestre e quindi diventano fonte di riscaldamento atmosferico – riscaldamento globale[46].
Gli
ossidi di ferro, una componente significativa di CFA, assorbono
fortemente nella gamma degli ultravioletti ma riflettono nell’infrarosso
[47]. La maggior parte delle particelle di ossido di ferro, disperse
nell’aria osservate nei deflussi continentali di origine antropica dalla
Cina, consistono in nanoparticelle di magnetite o particelle di ferro
connesse di CFA [48]. Gli aerosol come quelli della CFA, che assorbono
fortemente la luce, riscaldano direttamente l’atmosfera e
indirettamente riducono l’albedo della neve con il loro effetto di
riscaldamento [49]. Poiché le particelle di aerosol cadono a terra,
soprattutto nelle lontane regioni del nord e del sud, cambiano l’albedo
del ghiaccio/neve, il chè permette alla terra di assorbire più energia
solare [50]. Questo comportamento, soprattutto se considerato nel
contesto delle irrorazioni di aerosol di quasi tutti i giorni e quasi
globalmente, chiaramente può contribuire al riscaldamento globale. Di
conseguenza, lo stato termico della Terra è polarizzato verso il
riscaldamento, l’esatto opposto delle rivendicazioni ufficiali della geoingegneria.
Ci
sono altre conseguenze del particolato atmosferico CFA nella troposfera
e bassa stratosfera che portano verso un ulteriore riscaldamento. Ad
esempio, le particelle CFA possono causare nell’alta atmosfera
goccioline di umidità sovraraffreddate in modo di formare cristalli di
ghiaccio, che formano cirri il cui effetto è quello di ritardare la
perdita di calore a infrarossi della Terra [51,52]. Si stima che i
livelli attuali di emissioni di CFA contribuiscano con un 0,1-0,6 W / m2
ad un surriscaldamento extra attraverso il loro ruolo nella formazione
di nubi di cirri [53]. Questa stima, tuttavia, non tiene conto delle
massicce quantità di CFA utilizzate nell’irrorazione di particelle
aeree.
Con
tutte le preoccupazioni espresse sulla stampa e altrove per il
riscaldamento globale, sembra per noi inconcepibile che i leader
politici avrebbero consapevolmente firmato un accordo internazionale
segreto che favorisce il riscaldamento globale. L’alternativa presunta è
che i leader politici sono stati ingannati a credere che stavano
accettando una operazione che avrebbe raffreddato la Terra, quando in
realtà l’effetto netto delle attività scalda la terra e distruggerà
la vita se consentito ancora.
3.1.4 Distruzione dell’ozono
Nel
1968 MacDonald [1] ha messo in guardia: “Sono prevedibili gli effetti
più improvvisi, forse più o meno brevi ma tuttavia disastrosi nel caso
di sviluppare mezzi chimici e fisici per attaccare uno dei costituenti
naturali dell’ozono atmosferico. Negli anni successivi, tali mezzi sono
stati sviluppati e dispiegati. I mezzi chimici si sono principalmente
manifestati sotto forma di aerosol CFA; i mezzi fisici via
radiofrequenze dei riscaldatori ionosferici” (ndt:non solo).
Molti
ritengono che lo strato protettivo di ozono nella stratosfera si stia
lentamente riprendendo, in primo luogo a causa del divieto
internazionale nel protocollo di Montreal di clorofluorocarburi (CFC)
[54], e che il buco dell’ozono sopra l’Antartide stia lentamente
riparandosi [55]. Tuttavia, è venuta alla luce che queste ipotesi
possono essere sbagliate. Ci sono prove nuove della continua perdita di
ozono nella stratosfera inferiore [56]. Si ritiene che una riduzione di
ozono nella stratosfera tropicale, dove si forma la maggior parte
dell’ozono, conduce al trasporto di questa aria ricca di ozono alle
latitudini medie tramite la circolazione Brewer-Dobson [56].
Nella
colonna di ozono le perdite a latitudine alta sono dell’ordine del 6%
[57]. L’assottigliamento dell’ozono stratosferico inferiore è stato
attribuito precedentemente alla rapida crescita di sostanze antropiche
(alcune naturali) di breve durata che contengono cloro o bromo [56].
Tuttavia, l’aerosol CFA utilizzato per l’ingegneria del clima, ora
condotta quasi giornalmente e quasi globalmente, rilasciamassicce quantità di cloro, bromo, fluoro e iodio nell’atmosfera (Tabella 1), comprese nano-particelle altamente reattive. Questi sono potenziali distruttori di ozono [58].
C’è
un parallelo inquietante per questo degrado dell’ecosistema: nonostante
il rafforzamento delle normative sulle emissioni di mercurio èaumentato
nelle misurazioni dell’acqua piovana [60]. Poiché si è scoperto ora che
la troposfera superiore contiene mercurio ossidato e particolato [61],
non è improbabile che l’aerosol CFA occultato, che contiene fino a 2
ug/g di mercurio, sia una delle principali fonti di inquinamento da
mercurio quando spruzzato nella atmosfera [21].
Oltre
alla distruzione chimica dell’ozono stratosferico, vi sono indicazioni
che riscaldatori ionosferici ad alta frequenza, ora disperse globalmente
[62,63], possono influenzare negativamente l’ozono stratosferico.
Gli
scienziati russi hanno scoperto un nuovo fenomeno fisico della
diminuzione dell’intensità dell’emissione a microonde dalla mesosfera
nella linea dell’ozono con la modifica della ionosfera con onde radio di
alta frequenza (HF) e ad alta potenza [64,65].
La
struttura Sura per la generazione di onde radio ad alta potenza, che si
trova vicino al villaggio di Vasilsursk in Russia, ha un trasmettitore
di potenza effettiva irradiata da 190 MW ed opera nella modalità 30 min
on/30 min off. La temperatura della radiazione nella linea spettrale
dell’ozono, ad una frequenza di 110836.04 MHz, è diminuita di intensità
durante la porzione di riscaldamento del ciclo di una media del 10 ± 2%
in tutte le sessioni di misurazione nel marzo 2009, come mostrato nella
Tabella 2.
3.1.5 Dirigere l’ambiente contro l’umanità
La
scoperta russa potrebbe essere un precursore per gravi problemi a
venire. Per 60 anni gli Stati Uniti e altre principali potenze militari
hanno condotto ‘sperimentazioni’ di modifiche della ionosfera senza
considerare l’integrità dello strato di ozono o la vita in generale,
sfruttando la ionosfera per molteplici fini militari, incluso le
comunicazioni con i sottomarini, la mappatura delle risorse e lo
sfruttamento e militarizzazione del meteo e il clima [5,66]. Nel 1968,
MacDonald [1] prevedeva la possibilità che in futuro l’esercito potrebbe
su richiesta sviluppare mezzi segreti di modificazioni ambientali per
innescare tempeste, inondazioni, siccità, terremoti e maremoti. Anche se
non ci si aspetterebbe dai militari immersi nella segretezza
un’ammissione, una e-mail all’allora Segretario di Stato Hillary Clinton
[67], inviata il 21 febbraio 2011 alle 19:35 dichiara il “terremoto di
magnitudo 6,3 a Christchurch, Nuova Zelanda e al momento giusto…”[enfasi
aggiunta]. La frase “E al momento giusto”, sembra indicare che il
momento di un terremoto di magnitudo 6.3 in Nuova Zelanda era noto in
anticipo, probabilmente un’indicazione che il terremoto è stato
deliberatamente innescato.
Tabella 1. Gamma di composizioni di elementi alogeni di CFA [59]
Cloro (ug / g)
|
Bromo (ug / g)
|
Fluoro (ug / g)
|
Iodio (ug / g)
|
13 – 25.000
|
,3-670
|
,4-624
|
,1-200
|
Tabella 2. Confronto della riduzione della densità di O3 x109 durante la fase di
riscaldamento di trenta minuti l’emissione di onde radio polarizzate ad alta potenza X a 4,3 MHz. Dati da [64].
DATA >>>
|
3/14/2009
|
3/15/2009
|
3/16/2009
|
3/17/2009
|
Notte
|
12.1 ± 0.7
|
13,6 ± 0,7
|
13.6 ± 0.5
| |
Giorno
|
9.37 ± 0.48
|
9.60 ± 0.50
|
9.55 ± 0.40
|
9.82 ± 0.35
|
HF pompaggio
|
8.03 ± 0.38
|
8.31 ± 0.29
|
7.32 ± 0.47
|
8.97 ± 0.49
|
Giorno
|
9.09 ± 0.42
|
9.23 ± 0.21
|
9.01 ± 0.24
|
9.67 ± 0.30
|
Notte
|
12,8 ± 0,6
|
14,4 ± 0,7
|
11,9 ± 0,6
|
12.2± 0.5
|
Nel
1997 il Segretario della Difesa William Cohen ha dichiarato
direttamente [68]: “Altri sono impegnati … in un tipo di eco-terrorismo,
per cui essi possono alterare il clima, innescare terremoti, [e]
vulcani a distanza attraverso l’uso di onde elettromagnetiche … Questo è
reale, e questo è il motivo per cui dobbiamo intensificare i nostri
sforzi”.
Cinquant’anni
fa MacDonald [1] ha osservato: “Le aumentate oscillazioni elettriche a
bassa frequenza nella cavità ionosferica terrestre si riferiscono a
possibili sistemi di armi attraverso l’aspetto poco compreso della
fisiologia del cervello….Non importa quanto profondamente inquietante
sia il pensiero di usare l’ambiente per manipolare il comportamento per
un vantaggio nazionale, la tecnologia che consente tale utilizzo molto
probabilmente si svilupperà entro i prossimi decenni”.
Con
i trasmettitori di riscaldamento della ionosfera sparsi in tutto il
mondo, quel tempo – mezzo secolo secondo le previsioni di MacDonald–
potrebbe essere a portata di mano.
3.1.6 Estinzione della vita sulla terra
Storicamente,
i militari delle maggiori potenze del mondo hanno mostrato poca o
nessuna preoccupazione per la salute dei propri cittadini, quando sono
in gioco quelli che percepiscono come obiettivi di “sicurezza nazionale”
[69, 70]. Durante gli anni 1950 e 1960, più di un centinaio di ordigni
nucleari sono stati fatti esplodere in superficie in Nevada (USA) [71].
Senza essere stati informati dei potenziali rischi per la salute,
migliaia di militari sono stati deliberatamente esposti alle esplosioni
nucleari, incluse manovre di “giochi di guerra” che hanno avuto luogo
direttamente sotto le nuvole atomiche[71,72].
Neppure i residenti locali sono stati chiaramente informati sui rischi o provveduto
in modo di minimizzare tali rischi [71]. La ricaduta radioattiva non si
è verificata solo nella zona vicino alle esplosioni nucleari, ma i
venti spingevano la nube radioattiva attraverso gli Stati Uniti, la
ricaduta è avvenuta lungo le traiettorie, mostrate in fig. 3, che
dipendevano dalle condizioni meteorologiche locali.
I
test nucleari atmosferici di superficie sono terminati soltanto come
risultato della protesta pubblica dopo che i notiziari avevano riportato
che lo stronzio -90 radioattivo, prodotto dalla bomba, si trovava nel
latte vaccino ponendo soprattutto pericoli di essere incorporato nei denti e nelle ossa di neonati e nei bambini [73].
Ora,
più di mezzo secolo dopo, la comunità scientifica tace sui vasti
esperimenti militari nei sistemi terrestri, come lo è il clima, e i
media di tutto il mondo altrettanto tacciono. Tuttavia, i pericoli della
irrorazione di particelle aeree e delle attività di riscaldamento
ionosferico, considerate nel loro complesso, possono rivelarsi tanto
gravi quanto quelli che una volta erano prodotti dai test nucleari
atmosferici[41,43,74].
Se
non fermati, questi esperimenti militari nella nostra atmosfera
rappresentano un rischio di estinzione della vita sulla Terra.
Estinzione di
massa, così definita quando la Terra perde più di tre quarti della sua
specie in un periodo di tempo geologicamente breve, è successo solo
cinque volte negli ultimi 540 milioni di anni [75]. Caratteristiche
comuni dei “Big Five” suggeriscono che le sinergie importanti possono
coinvolgere insolite dinamiche climatiche, composizione atmosferica, e
fattori di stress ecologici globali che interessano le discendenze in
vari modi.
Fig. 3. L’immagine dell’US Department of Energy indica zone degli Stati Uniti continentali attraversate da più di una nuvola nucleare da detonazioni di superficie, come indicato in nero, tra il 1950 del 1960 (per gentile concessione di US Department of Energy) [76]. |
Drizo et
al. [77] hanno affermato che giusto negli ultimi 500 anni gli umani
hanno innescato un’ondata di estinzione, minaccia e declino della
popolazione, già comparabile in termini di velocità e magnitudo con le
precedenti estinzioni. La Terra sta vivendo un’enorme ondata di declino
della popolazione e di estirpazioni, con conseguenze a cascata nel
funzionamento dell’ecosistema e delle risorse vitali per la civiltà
moderna.
Per
esempio, un recente studio documenta negli ultimi tre decenni in aree
protette della Germania un preoccupante calo, una riduzione del 75%,
nelle popolazioni di insetti (biomassa) [78]. Il termine “annientamento
biologico” è stato utilizzato per evidenziare lo stato attuale della
sesta grande estinzione della Terra in corso [79].
3.1.7 Ignoranza geofisica , arroganza e segretezza
Le
grandi estinzioni della Terra sono in correlazione con i fenomeni
vulcanici epici denominati Large Igneous Province [80]. L’estinzione di
massa più estrema della Terra, alla fine del Permiano (o “Great Death –
Grande Morte”), 250 milioni di anni fa, coincise con il LIP delle
Siberian Traps, una massiccia effusione di lava e intrusione di magma
sotterraneo. Il magma sotterraneo mescolato con spessi strati di
carbone, una miscela calda di carbone-basalto, fuoriesce in superficie
in numerosi luoghi, producendo pennacchi di ceneri piroclastiche,
fuliggine, solfato e polvere basaltica che salgono fino nell’atmosfera
superiore. [81]. Questo materiale è stato disperso a livello globale, e i
conseguenti depositi di carbone nella roccia di età permiana sono stati
rilevati come molto simili alle ceneri di carbone volanti odierni [82].
Il Permiano è stato caratterizzato da alti livelli di biossido di
carbonio, gas metano e di rapido riscaldamento globale a livelli letali
per la maggior parte degli organismi viventi [83]. Un periodo di stress
mortale delle radiazioni ultraviolette durante il periodo Permiano può
essere il risultato dell’esaurimento dell’ozono stratosferico mediante
la massiccia produzione di organoalogeno idrotermico dal vasto
vulcanismo delle Siberian Traps, [84].
Le
fessurazioni che si sono verificate a est degli Urali 250 milioni di
anni fa, hanno come risultato uno dei più grandi giacimenti di petrolio e
gas del mondo, come illustrato in Fig. 4 [85]. Vi è una considerevole
quantità di metano congelato intrappolato nel permafrost in quella vasta
area del nord [86]. Il riscaldamento globale antropogenico, causato
dalle quasi quotidiane e globali irrorazioni aeree di particolato,
pongono un serio rischio di scongelamento e rilascio massiccio
nell’atmosfera di quel metano.
Fig. 4. Il rapporto fra maggiore petrolio e pozzi di produzione di gas naturale e il confine delle Siberian Traps, indicato dalla linea nera. La fusione dei depositi di idrato di metano, attualmente bloccati all’interno del permafrost di questa estesa area, rappresentano una grave catastrofe. Da [85] |
Le
attività militari volte a manipolare l’ambiente terrestre inquinando
l’atmosfera con CFA e utilizzando riscaldatori ionosferici per causare
terremoti, eruzioni vulcaniche e altri scopi non rilevati stanno
causando, sosteniamo, gravi danni alla vita sulla Terra. Uno dei tanti
punti cruciali con cui le forze armate più importanti del mondo giocano
coinvolge il sistema globale dei monsoni della Terra, che impatta
direttamente due terzi dell’umanità, la maggior parte dei quali nel Sud
del mondo. Nelle discussioni accademiche sui possibili impatti della
deliberata gestione climatica dell’aerosol atmosferico, è ampiamente
riconosciuto che il sistema globale dei monsoni è attualmente
imperfettamente compreso; che impegnarsi nella deliberata alterazione
del regime climatico globale potrebbe distorcere o disturbare il
persistente ribaltamento dell’atmosfera sui tropici, con implicazioni
potenzialmente gravi per inondazioni, siccità e agricoltura in Africa,
Cina, India e Sud-Est asiatico [87,88].
E’
dubbio che l’assenso a un regime di ingegneria climatica segreta da
parte delle élite nelle nazioni in via di sviluppo, fortemente
dipendenti dal funzionamento naturale del sistema globale dei monsoni,
sia un assenso pienamente informato. L’esercito classifica le
informazioni che ritiene importanti per l’attuazione dei suoi obiettivi
di sicurezza e di guerra, uno dei quali è la lotta contro il cambiamento
climatico [90]. Il mondo civile non ha accesso a questi segreti, tranne
i più alti e più specializzati livelli di governo [89]. I regimi
militari coinvolti nell’esecuzione del massiccio programma sul
cambiamento climatico discussi in questo documento sono come
l’apprendista stregone: presuntuoso, agisce in segreto e
inconsapevolmente arrogante.
4. CONCLUSIONI
La
decisione di modificare il funzionamento naturale del nostro pianeta,
di inquinare l’aria che respiriamo, di sconvolgere il clima naturale, di
militarizzare processi geofisici naturali, di disturbare la ionosfera
che ci protegge dalle radiazioni elettromagnetiche mortali del sole, e
ad indurre in errore il pubblico sui rischi per la salute, è stato
accuratamente previsto nel 1968 da Gordon JF MacDonald nel suo saggio
opportunamente intitolato “Come distruggere l’ambiente”. Ma la visione
di MacDonald non era al 20/20 (ndt 100/100). Immaginò che una nazione
sarebbe stata in grado di sviluppare la tecnologia militare a beneficio
dei propri interessi nazionali naturali, ma non è riuscito a prevedere
l’evoluzione di un “nemico” planetario e le pressioni risultanti sui
militari dei singoli stati ad agire in un concerto planetario contro
questo cosiddetto nemico – il cambiamento climatico.
MacDonald
non è riuscito a valutare appieno gli impatti negativi delle future
tecnologie di guerra ambientale, compreso il loro impatto sulla salute
umana e ambientale [20,21,58,41,43,74]. Il novanta per cento (90%) della
popolazione mondiale vive oggi in aree con aria malsana. Prodotti di
carbone-combustione sono il contributo singolo più importante a questo
inquinamento atmosferico globale, con l’esposizione al PM 2,5 particelle
che caratterizzano ceneri volanti di carbone il principale fattore di
rischio ambientale per così tanti morti (4,5 milioni nel 2015) [91].
L’inquinamento atmosferico colpisce in modo sproporzionato il giovane e
il vecchio e quelli con malattie croniche.
La
guerra trionfa su tutte le altre attività organizzate dell’umanità.
Implica non solo protocolli di segretezza sulla vita e sulla morte ma
deforma la trasparenza della ricerca scientifica [92,93]. La guerra
segreta al cambiamento climatico non fa eccezione a questa regola.
MacDonald non si rese conto mezzo secolo fa, che gli eserciti di tutto
il mondo potrebbero essere cooptati da un accordo internazionale segreto
per condurre per la prima volta la guerra al sistema planetario
della Terra, a tutto il biota della Terra e ai suoi processi
biogeochimici fondamentali.
A
meno che e fino a quando politici, giornalisti, scienziati e altri
membri della nostra società non affrontino la verità su ciò che sta
accadendo davanti ai loro occhi e chiedano collettivamente uno stop a
queste attività tecnologiche segrete, continueremo a marciare verso la
prima estinzione di massa della vita sulla Terra, provocata dall’uomo.
Dichiarazione etica AUTORI
Gli
autori sostengono che le rappresentazioni tecniche, scientifiche,
mediche e di sanità pubblica fatte nella letteratura scientifica in
generale, compresa questa rivista in particolare, dovrebbero essere e
sono veritiere e accurate nella massima misura possibile, e dovrebbero
servire al massimo grado possibile per proteggere la salute e il
benessere dell’umanità e dell’ambiente naturale della Terra.
Interessi in competizione
Gli autori hanno dichiarato che non esistono interessi in competizione.
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