venerdì 16 agosto 2019

SCIENZIATI CINESI AVVERTONO DELL’IMMINENTE RAFFREDDAMENTO GLOBALE

Il cambiamento climatico è reale, questo fattore non è mai stato contestato. Un nuovo studio, condotto da eminenti scienziati cinesi, ha trovato che gli inverni nel nord della Cina si sono riscaldati negli ultimi 6.000 anni – non correlati all’attività umana – ma ora la prospettiva di un improvviso e grave raffreddamento globale è all’orizzonte e pone un grave pericolo.

Il nuovo studio, accettato per la pubblicazione dal Journal of Geophysical Research online, ha trovato che i venti siberiani artici si sono indeboliti per migliaia di anni, mentre la linea di conifere è avanzata verso nord rilevandone un costante aumento della biodiversità in una tendenza al riscaldamento generale che continua ancora oggi. Questo è un altro argomento che gli allarmisti AGW non riescono ad affrontare: l’aumento delle temperature provoca SEMPRE una maggiore biodiversità. La vita ama il calore e, inoltre, ama il carbonio.

Questo indebolimento del vento siberiano, secondo i ricercatori, sembra non avere nulla a che fare con l’aumento dei gas a effetto serra iniziato con la rivoluzione industriale. Il principale scienziato Dr. Wu Jing, dell’Accademia cinese delle scienze, ha affermato che lo studio non ha trovato prove dell’influenza umana sugli inverni caldi della Cina settentrionale.
“Le forze trainanti includono il sole, l’atmosfera e la sua interazione con l’oceano”, ha spiegato Wu.”Non abbiamo rilevato alcuna prova di influenza umana. Ma ciò non significa che possiamo semplicemente rilassarci e non fare nulla.
Wu e i suoi colleghi sono preoccupati che, man mano che le società vengono ulteriormente indottrinate dal concetto di riscaldamento globale, le persone svilupperanno una fiducia mal riposta nella nostra capacità di controllare il clima, cosa che non possiamo. La natura, hanno avvertito, probabilmente ci ingannerà e ci colpirà totalmente impreparati, causando potenzialmente caos, panico, carestia e persino guerre. 
I ferrovieri hanno affrontato il freddo nella Cina centrale nel 2008 (durante il minimo solare del ciclo solare molto debole 24), quando la nazione è stata colpita da devastanti tempeste invernali. Foto: Xinhua
Ci sono già dei segnali a riguardo, secondo il loro documento.
Wu e i suoi colleghi hanno scoperto che il riscaldamento invernale negli ultimi 6.000 anni è stato tutt’altro che lineare, con alti e bassi violenti che si verificano all’incirca ogni 500 anni.
Dopo oltre 13 anni di ricerche dedicate sui laghi vulcanici nel deserto della catena montuosa del Greater Khingan nella Mongolia interna, gli scienziati hanno raccolto e sgretolato dati climatici che risalgono a 10.000 anni fa.
E le loro scoperte hanno confermato uno studio precedente di un team separato di scienziati cinesi, pubblicato nel 2014, che per primo ha rilevato il modello ciclico di 500 anni dei monsoni estivi cinesi e lo ha collegato all’attività solare.
Il documento del 2014, che ha attinto a dati proxy di 5.000 anni, ha suggerito che l’attuale fase calda si sarebbe conclusa nei prossimi decenni, inaugurando una brutale fase di raffreddamento di 250 anni.
Wu ha affermato che il suo ultimo studio non solo ha aiutato a concretizzare il ciclo di 500 anni, ma ha anche rivelato un meccanismo precedentemente sconosciuto dietro il fenomeno, che ha suggerito che l’impatto del sole sul clima della Terra è molto più grande di quanto si pensasse in precedenza:
Secondo Wu, la variazione dell’attività solare da sola non era normalmente abbastanza forte da indurre i rapidi cambiamenti nella vegetazione osservati dal gruppo di ricerca all’interno dei nuclei di sedimenti dei laghi vulcanici. Invece, gli scienziati hanno scoperto che l’impatto del riscaldamento è stato amplificato da una massiccia interazione tra l’acqua di mare superficiale e l’atmosfera nell’Oceano Pacifico nota come “El Nino-Southern Oscillation”.
A seguito dei risultati della ricerca, Wu ha affermato di essere ora molto più preoccupato per il raffreddamento globale che per il riscaldamento globale.
“Un brusco calo di temperatura non gioverà a nessuno”, ha riferito.
“Il problema più grande è che sappiamo che arriverà, ma non sappiamo esattamente quando.” 
I tempi freddi stanno tornando, in linea con l’attività solare storicamente bassa – un numero crescente di scienziati provenienti da ogni angolo del mondo stanno uscendo con questo avvertimento.
Anche la NASA silenziosamnte concorda, almeno in parte, con la loro previsione hanno rilevato che il SC25 sarà “il [ciclo solare] più debole degli ultimi 200 anni” (www.nasa.gov): 

Le persone devono prepararsi al freddo, anche se sfortunatamente il messaggio continuo su MSM è di un imminente calore catastrofico, che è illogico e nella migliore delle ipotesi fuorviante. 

“Un brusco calo della temperatura non gioverà a nessuno.”

E purtroppo non abbiamo molto tempo. 
Traduzione a cura di Enzo Ragusa

Fonte: ELECTROVERSE

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