martedì 13 agosto 2019

Temperature record relativamente non vere ! Perché?




Alcune riflessioni sui diversi record di temperature raggiunti in questa prima fase estiva vanno doverosamente esplicitate. Il caldo record della prima (giugno) e seconda onda di calore (luglio) è legato essenzialmente all’azione dinamica dell’atmosfera in ambiente alta pressione, cioè alla  subsidenza (schiacciamento della massa d’aria dalle alte quote al suolo produce  molto calore) e all’aria africana già calda di per se’ e contenuta all’interno dell’alta pressione stessa. L’enorme  calore sprigionato dall’unione di queste  due componenti unite, sono stati i responsabili del  raggiungimento dei record che sappiamo (i 42,3° gradi record di Parigi a  fine  giugno). I vecchi record battuti e risalenti anche a  50/60 anni fa’ probabilmente  a quell’epoca non risentirono o furono appena influenzati dall’azione dell’uomo e pertanto erano significativamente reali. Quelli di oggi , come i 42,3° di Parigi no. 

Tutti i record sono falsati, non veri. Hanno beneficiato e beneficiano  di un notevole contributo di  calore improprio  non solo dalle  “ISOLE di CALORE”, che si auto generano nelle grandi città e metropoli a causa delle infrastrutture urbane, dell’asfalto stradale, dei  gas di scarico  delle auto, della scarsità del verde e dell’illuminazione notturna, ma  andrebbe considerato  anche “l’effetto climatizzatori d’aria“

Per capire il fenomeno immaginate  centinaia e centinaia  di migliaia di condizionatori  (attivi  per esempio a New York  o a Londra) in funzione che fanno affluire verso l’esterno centinaia , centinaia di migliaia di getti di aria calda. Provate a prendere un termometro e mettetevi all’esterno su un balcone. Aspettate il tempo necessario a che il termometro misuri la temperatura esterna, che so tot  gradi. Esponetelo poi al getto che fuoriesce dal condizionatore e avrete delle grosse sorprese . Il vostro termometro potrebbe segnare Tot + 5°/6° gradi  e forse più. 

E quindi? 

Le temperature perciò aumentano sia per il proprio  stato termico a cui però, e questo è importante,  vanno  poi sommati anche  i gradi di calore prodotti e diffusi verso l’esterno dai “Climatizzatori“ e ovviamente dalla “Isole di Calore“.  

Questi, sono i 2 fattori che entrano decisamente  in ballo nello sviluppo dei record e in tutte le misurazioni delle temperature, in cui è evidente l’intervento dell’uomo e a cui  bisognerebbe peraltro rimediare con dei correttivi tipo Algoritmi. Su questo serio  problema  si è cimentato un ricercatore tedesco che a conclusione del suo lavoro ha dimostrato, per quanto riguarda le temperature al suolo rilevate in Germania, che vi era una differenza, tra i dati della temperature misurate e poi le stesse assoggettate a correzione della sole “Isole di calore“, di circa 2°gradi C. Una enorme differenza dunque!
Roma 11 agosto 2019
                                                                                                          
 Col. Paolo Ernani meteorologo



 Fonte:  AttivitàSolare


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