Temperature record relativamente non vere ! Perché?
Alcune riflessioni sui diversi record di temperature raggiunti in
questa prima fase estiva vanno doverosamente esplicitate. Il caldo
record della prima (giugno) e seconda onda di calore (luglio) è
legato essenzialmente all’azione dinamica dell’atmosfera in ambiente alta pressione, cioè alla subsidenza (schiacciamento della massa d’aria dalle alte quote al suolo produce molto calore) e all’aria africana
già calda di per se’ e contenuta all’interno dell’alta pressione
stessa. L’enorme calore sprigionato dall’unione di queste due
componenti unite, sono stati i responsabili del raggiungimento dei
record che sappiamo (i 42,3° gradi record di Parigi a fine giugno). I
vecchi record battuti e risalenti anche a 50/60 anni fa’
probabilmente a quell’epoca non risentirono o furono appena influenzati
dall’azione dell’uomo e pertanto erano significativamente reali.
Quelli di oggi , come i 42,3° di Parigi no.
Tutti i record sono falsati,
non veri. Hanno beneficiato e beneficiano di un notevole contributo di
calore improprio non solo dalle “ISOLE di CALORE”,
che si auto generano nelle grandi città e metropoli a causa delle
infrastrutture urbane, dell’asfalto stradale, dei gas di scarico
delle auto, della scarsità del verde e dell’illuminazione notturna, ma
andrebbe considerato anche “l’effetto climatizzatori d’aria“.
Per capire il fenomeno immaginate centinaia e centinaia di migliaia
di condizionatori (attivi per esempio a New York o a Londra) in
funzione che fanno affluire verso l’esterno centinaia , centinaia di
migliaia di getti di aria calda. Provate a prendere un termometro e
mettetevi all’esterno su un balcone. Aspettate il tempo necessario a
che il termometro misuri la temperatura esterna, che so tot gradi.
Esponetelo poi al getto che fuoriesce dal condizionatore e avrete delle
grosse sorprese . Il vostro termometro potrebbe segnare Tot + 5°/6°
gradi e forse più.
E quindi?
Le temperature perciò aumentano sia per
il proprio stato termico a cui però, e questo è importante, vanno poi
sommati anche i gradi di calore prodotti e diffusi verso l’esterno dai
“Climatizzatori“ e ovviamente dalla “Isole di Calore“.
Questi,
sono i 2 fattori che entrano decisamente in ballo nello sviluppo dei
record e in tutte le misurazioni delle temperature, in cui è evidente
l’intervento dell’uomo e a cui bisognerebbe peraltro rimediare con dei
correttivi tipo Algoritmi. Su questo serio problema si è cimentato un
ricercatore tedesco che a conclusione del suo lavoro ha dimostrato, per
quanto riguarda le temperature al suolo rilevate in Germania, che vi
era una differenza, tra i dati della temperature misurate e poi le
stesse assoggettate a correzione della sole “Isole di calore“, di
circa 2°gradi C. Una enorme differenza dunque!
Roma 11 agosto 2019
Col. Paolo Ernani meteorologo
Fonte: AttivitàSolare
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