Salve, come ben sappiamo da domenica sera un impulso di di correnti
fredde continentali di origine siberiana irromperà sul nostro Paese.
Evidentissima l’estrazione siberiana dell’aria in arrivo, si tratta,
in effetti di uno degli eventi burianici più tardivi della storia,
ricordiamo infatti che in genere le nevicate tardive sono di estrazione
artica o addirittura polare marittima, l’estrazione marcatamente russa è
un vero e proprio unicum per il periodo. Per cui avremo a che fare con
un evento simile per estrazione a quello del febbraio 2018 come vedremo
qui di seguito.
Il ritardo stagionale in cui questo evento si presenta determinerà il
fatto che l’irruzione avrà effetti termici meno marcati ( se
l’isoterma -10°C entrerà sulla nostra penisola sarà solo sull’estremo
settore orientale). Ma, le caratteristiche fisiche dell’aria in arrivo,
pellicolare molto densa, e la possibilità che essa avrà di depositarsi
al suolo, soprattutto in Pianura Padana, potrà determinare, oltre a
gelate notturne diffuse martedì mattina, ad una recrudesenza nevosa tra
mercoledì mattina e giovedì mattina, tutta da confermare, a causa della
risalita verso nord di una depressione mediterranea che, al contempo,
determinerà la fine della siccità in buona parte del sud, con piogge
peristenti e abbondanti e neve oltre i 1000 m. Per le regioni centrali
adriatiche non si possono escludere fenomeni nevosi tra lunedi e
martedi. Qui di seguito mostriamo le carte che porterebbero neve diffusa
in Pianura Padana tra mercoledi è giovedi.
Il minimo in risalita dal meridione porta con sè la risalita delle
temperature in quota ma porta anche precipitazioni da addolcimento, che
potrebbero essere nevose anche al suolo, inizialmente perfino sulle
Marche, e poi via via verso nord, tutto da confermare naturalmente, nei
prossimi giorni.
Fonte ProgettoScienze
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