Utah State University studia la
Modifica del Plasma
25 maggio 1992
Space weather
L'USU lavora in stretta collaborazione con gli scienziati del laboratorio di geofisica dell'aeronautica su una serie di problemi rilevanti per i sistemi dell'aeronautica, inclusi radar OTH, comunicazioni e strutture spaziali orbitanti.
I radar OTH (OTHR) e i disturbi in HF
La tecnologia radar OTH, acronimo di Over-The-Horizon (oltre l'orizzonte) fu sviluppato in Unione Sovietica a partire dagli anni '50 per fini militari.
I radar furono organizzati per individuare obiettivi strategici (aerei, missili, navi…) lontani molte migliaia di chilometri grazie alle caratteristiche della riflessione delle onde elettromagnetiche all'interno dello spettro HF (Onde Corte: da 3-30 MHz) da parte della ionosfera. Il successivo affinamento della tecnologia, aiutato dai progressi tecnologici in campo elettronico e dalla migliore conoscenza dei fenomeni propagativi della ionosfera, hanno il permesso di ottenere sistemi radar molto più sofisticati sia per quanto riguarda la portata massima, sia per la risoluzione e l'accuratezza raggiunti ( OTH-B ... ecc.).
Le
stazioni spaziali sono l'avamposto che assicurano la
permanenza dell'uomo nello spazio.
È dal 1971 che l'uomo è presente nell'orbita terrestre su basi
internazionali che forniscono appoggio. Queste strutture, infatti, non
rappresentano rampe di lancio o di atterraggio, ma piuttosto stazioni di
permanenza ad uso esclusivo dell'uomo. E in queste basi, vengono
effettuati esperimenti e missioni di breve e lunga durata. Le nazioni
presenti nello spazio sono numerose. Altrettante le stazioni spaziali.
Vediamo quali.
Riferimenti
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Salyut 1 - Salyut 5, Unione Sovietica
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Salyut 6 e Salyut 7, Unione Sovietica
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Skylab, Stati Uniti
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Mir, Unione Sovietica/Russia
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Tiangong 1, Cina
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Stazione Spaziale Internazionale, 15 paesi
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Fonte
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