Evitare di innescare i fulmini
per i lanci spaziali
1996-1998
Space weather •
La direzione dei veicoli spaziali del laboratorio di ricerca dell'aeronautica presso la base aeronautica di Hanscom, Massachusetts, ha sviluppato un piccolo razzo dal suono per misurare i profili verticali del campo elettrico immediatamente prima dei tentativi di innesco dell'illuminazione utilizzando il ben sviluppato "razzo-e-filo" tecnica. Un esperimento sul campo è stato condotto nell'estate del 1996, durante il quale 15 coppie di missili suonanti e scatenanti sono stati lanciati in temporali, innescando nove lampi.
Evitare il fulmine innescato per i lanci spaziali
Un lampo 49 secondi dopo il lancio dell'Atlante/Centaur-67 del 1987. Ha provocato la distruzione totale del veicolo e del carico utile. Viene mostrata una fotografia di un lampo che è stato attivato 49 secondi dopo il lancio dell'Atlante/Centaur-67 del 1987, provocando la distruzione totale del veicolo e del carico utile. Sfortunatamente, sono disponibili pochi dati quantitativi sulle cause dei fulmini innescati. Il parametro fisico più importante, il campo elettrostatico ambientale in alto, non può attualmente essere misurato da terra. Per questi motivi, i criteri Launch-Commit di fulmini innescati, in base ai quali operano ora le gamme nazionali, comprendono un insieme di regole puramente meteorologiche. Per ridurre l'elevato tasso di falsi allarmi dovuti a questi criteri e per aumentare la disponibilità di lancio, l'Air Force ha bisogno di una piattaforma aerea per misurare il campo elettrico in alto a supporto delle operazioni di lancio e una conoscenza delle condizioni del campo ambientale in cui un fulmine può essere attivato.
In risposta, la Direzione dei veicoli spaziali dell'Air Force Research Laboratory della Hanscom Air Force Base, Massachusetts, ha sviluppato un piccolo razzo dal suono per misurare i profili verticali del campo elettrico immediatamente prima dei tentativi di innesco di fulmini usando il ben sviluppato "razzo-e-wire" tecnica. Un esperimento sul campo è stato condotto nell'estate del 1996, durante il quale 15 coppie di missili suonanti e scatenanti sono stati lanciati in temporali, innescando nove lampi. Lo sviluppo degli scarichi è stato registrato sia elettromagneticamente che otticamente, in modo che la fenomenologia del processo scatenante potesse essere correlata all'energia elettrostatica disponibile.
Sebbene l'analisi dei dati di questo esperimento sia ancora in corso, è già chiaro che il fulmine può essere attivato in campi molto più piccoli di quanto precedentemente stimato. Innanzitutto, i nuovi risultati verranno utilizzati per convalidare un modello francese/italiano del processo di attivazione. Il modello verrà quindi applicato a situazioni operativamente rilevanti per determinare limiti sicuri sui campi ambientali per i lanci spaziali.
-AFRL-
(Attuale a gennaio 1998)
Riferimenti
- https://climateviewer.com/2014/10/04/haarp-project-nimbus-fire-gods/
- http://web.archive.org/web/20010504064718/http://www.vs.afrl.af.mil/Factsheets/lightning.html
Fonte
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