sabato 1 febbraio 2020

il Bund ebraico in Russia e Polonia dal 1905 alla Seconda Guerra Mondiale





Il Bund ebraico in Russia e Polonia dal 1905 alla Seconda Guerra Mondiale





  Contro il sionismo e il nazifascismo

per l’autonomia nazional culturale dei popoli

per la rivoluzione socialista internazionale




 Immagine in copertina:
Manifestazione dei gruppi giovanili del Bund, Varsavia 1932

Zona di Insediamento degli ebrei nell’Impero zarista, 1900 circa

 Nota introduttiva


Dopo Il Bund ebraico in Russia dalle origini al 1905, è disponibile una ricerca sulle vicende del principale partito del movimento operaio ebraico in Russia e Polonia dal 1905 alla Seconda Guerra Mondiale, quindi attraverso la crisi rivoluzionaria del 1917 – 1921 e poi nell’epoca della lotta al nazifascismo.

Nella prima metà del Novecento gli ebrei socialisti del Bund pagarono un prezzo carissimo di fronte al nazismo e anche al totalitarismo instauratosi nell’URSS, ma il patrimonio di lotte teoriche e pratiche che hanno lasciato merita di essere conosciuto e studiato, anche per orientarsi nel tempo presente.

Questo patrimonio può essere riassunto in quattro filoni principali: opposizione al sionismo; opposizione al nazifascismo; autonomia nazional culturale del popoli; rivoluzione socialista internazionale.




Cronologia Essenziale


1906 Controrivoluzione zarista in Russia. Il Bund ritorna in clandestinità e si riunifica al Partito Operaio Social Democratico Russo di Lenin e Martov. Nel marzo si tiene la Settima Conferenza del Bund. Nell’agosto a Lvov si tiene il Settimo Congresso del Bund.

1910 Ottava Conferenza del Bund.

1912 Nuova scissione nel POSDR, a livello centrale i bolscevichi e i menscevichi si separano definitivamente. Il Bund è vicino politicamente e organizzativamente alle posizioni mensceviche. Si tiene la Nona Conferenza del Bund.

1914 Agosto. Scoppia la Prima guerra mondiale. I principali partiti dell’Internazionale Socialista tradiscono la linea dell’opposizione alla guerra.
Novembre. Nella prospettiva di un’occupazione tedesca della Polonia e quindi di una divisione della Zona di Residenza degli ebrei nell’Impero zarista, i bundisti polacchi decidono di costituire un Comitato Centrale separato.

1915 L’esercito zarista si ritira dalla Polonia, che viene occupata dai tedeschi, e organizza la deportazione di 600.000 ebrei dalla zona del fronte verso l’interno della Russia, per timore di disfattismo e opposizione alla guerra.

1917 Marzo. Stremata da due anni e mezzo di guerra, la popolazione russa insorge a Pietrogrado e in altre città, e in pochi giorni rovescia il regime zarista, vecchio di tre secoli. Si forma un dualismo di potere tra un governo provvisorio a direzione borghese e i soviet degli operai, dei soldati e dei contadini. Il Bund russo prende parte ai soviet.
Aprile - Maggio. Nella prospettiva di un’estensione della Rivoluzione, il Bund nella propria Decima Conferenza decide la costituzione di un nuovo Comitato Centrale unitario.
Novembre. I bolscevichi prendono il potere a Pietrogrado. Il Bund si divide sui pro e contro dell’insurrezione, ma in generale è contrario al monopolio del potere bolscevico e appoggia i tentativi di creazione di un governo di coalizione socialista.
Dicembre. Ottavo Congresso del Bund unitario a Pietrogrado e Prima Conferenza del Bund polacco a Lublino.
16 dicembre. Nasce il Partito Comunista di Polonia (KPP).
1918 Gennaio. Il partito bolscevico decide di creare un Commissariato agli Affari Ebraici (Evkom) e di attirare in quell’ambito i militanti del Bund.
Lo scioglimento dell’Assemblea Costituente, la capitolazione di Brest-Litovsk e la politica bolscevica verso i contadini sono tra i fattori dello scoppio della guerra civile in Russia. Il Bund si divide sull’appoggio al regime, in generale è contrario al bolscevismo ma l’antisemitismo delle fazioni reazionarie spinge in molti casi gli ebrei a sostenere l’Armata Rossa.
Agosto. I bolscevichi decidono di istituire delle Sezioni Ebraiche del partito comunista (Evsektsiia), per svuotare e liquidare progressivamente il Bund.
9 novembre. Il Kaiser tedesco abdica. Per due mesi pare che la Germania possa ripetere la Rivoluzione russa, ma il 15 gennaio 1919 i capi rivoluzionari Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht vengono assassinati dal governo provvisorio socialdemocratico.
12 novembre. La Polonia dichiara l’indipendenza, con il Maresciallo Pilsudski come Presidente provvisorio.
Dicembre. Seconda Conferenza del Bund polacco.

1919 Gennaio. A Mosca nasce la Terza Internazionale (Internazionale Comunista o Comintern), centro di attrazione dei partiti socialisti nel mondo e per promuovere una rivoluzione internazionale di stampo bolscevico.
In Polonia la divisione tra parlamentaristi e non fa sì che il Bund non partecipi alle prime elezioni libere per il Parlamento (Dieta).
Febbraio. Il Bund ucraino si divide sulla questione dell’ingresso nel Comintern.
Marzo. Undicesima Conferenza del Bund a Minsk, per poco evitata la scissione.
Aprile. Terza Conferenza del Bund polacco.

1920 Aprile. La Dodicesima Conferenza del Bund a Gomel dopo un drammatico dibattito si divide sulla questione del sostegno al governo sovietico.
A Cracovia si tiene il Primo Congresso del Bund polacco unificato, nato dalla fusione del Bund polacco con il Partito Social Democratico Ebraico di Galizia, regione dell’Impero austro-ungarico acquisita dalla Polonia dopo la guerra.
Inizia la guerra tra Polonia e Russia, coi nazionalisti polacchi che cercano di espandersi a spese del nascente stato sovietico. Il Bund polacco paga duramente la propria opposizione alla guerra.
Luglio. Il Secondo Congresso del Comintern approva i 21 punti come condizione per l’adesione alla Terza Internazionale. L’accettazione dei 21 punti significherebbe di fatto la sparizione del Bund come partito del proletariato ebraico.

1921 Marzo. La Tredicesima Conferenza del Bund a Minsk accetta i 21 punti, segnando il dissolvimento dell’organizzazione in Russia, che confluisce nel Partito Comunista (solo il 10% circa dei bundisti però farà questo passaggio). Nel contempo il massacro di Kronstadt, la liquidazione dei partiti socialisti e l’abolizione del frazionismo segnano l’instaurazione di una vera e propria dittatura bolscevica. Alcuni bundisti dissidenti formano un “Bund socialdemocratico” che avrà breve vita.
La pace di Riga segna la fine della guerra russo – polacca. Parte della Lituania (tra cui la città di Vilna) e della Bielorussia diventano territorio polacco.
Dicembre. Il Secondo Congresso del Bund polacco a Danzica decide di non accettare i 21 punti, pur aderendo politicamente alle posizioni del Comintern. Il Bund polacco rimane integro come organizzazione, riuscendo persino a evitare la scissione su questo tema.

1922 Elezioni della Dieta polacca. I partiti di sinistra si presentano divisi ed escono sconfitti. A livello sindacale le organizzazioni ebraiche e polacche si uniscono in un’unica federazione per far fronte alla repressione governativa.

1923 Il Bund di Vilna, città culla e roccaforte dell’organizzazione sin dal 1897, si unisce al Bund polacco.

1924 Dicembre. Terzo Congresso del Bund polacco a Varsavia. Viene approvata una mozione per un tentativo di riunificazione tra il Comintern e l’Internazionale Socialista.

1926 Maggio. Colpo di stato del Maresciallo Pilsudski, sostenuto dal proletariato polacco e dal Bund. Di lì a poco però il governo mostrerà un volto antipopolare.

1928 Elezioni politiche, le ultime libere in Polonia. L’alleanza Bund – PPS – Wyzwolenie ottiene un buon risultato.
Il KPP inaugura la linea della lotta al “socialfascismo” e fa una guerra aperta al Bund, favorendo di fatto i partiti di destra. Altrettanto accade in Germania: SPD e KPD con l’ascesa dei nazisti.

1930 Quarto Congresso del Bund polacco a Varsavia. Si discute animatamente l’eventuale ingresso nell’Internazionale Socialista, sollecitato anche dal PPS.
Novembre. Nuove elezioni politiche. Questa volta il Bund e il PPS non corrono alleati e arretrano rispetto al 1928.

1931 Il Quinto Congresso del Bund polacco nel 1930 a Lodz delibera l’ingresso del Bund nell’Internazionale Socialista, come parte di una minoranza di partiti rivoluzionari.

1933 Marzo. Vittoria di Hitler in Germania.

1934 Dicembre. L’uccisione del membro del Politburo Kirov genera come risposta l’ondata di terrore che culminerà con le purghe staliniane del 1937 - 39. In Polonia il Bund si distanzia completamente dalla deriva autoritaria sovietica.

1935 Il Maresciallo Pilsudski muore, non prima di avere introdotto modifiche alla Costituzione nel senso della diminuzione dei poteri del Parlamento. I suoi successori, colonnelli dell’esercito, indicono elezioni con una legge elettorale truffa. I partiti socialisti tra cui il Bund boicottano le elezioni di luglio.

1936 17 marzo. In seguito a un pogrom a Prytzyk il Bund proclama uno sciopero generale contro l’antisemitismo, e ottiene una risposta di massa da parte dei lavoratori ebrei e anche polacchi. Il Bund decide si presenta alle elezioni delle comunità ebraiche, prendendo un numero molto consistente di voti.

1937 Agosto. Sciopero generale dei contadini polacchi, sostenuto dal Bund e dai socialisti.

1938 Novembre. Nuove elezioni politiche, boicottate dalla sinistra a causa della legge elettorale truffa.
Dicembre. Il Bund e i socialisti polacchi si presentano entrambi alle elezioni municipali e in molte città ottengono la maggioranza, tra cui Varsavia, Lodz, Lvov, Piotrkow, Cracovia, Bialystok, Grodno, Vilna.

1939 23 agosto. Patto di non aggressione tra Germania e URSS, con tacita spartizione della Polonia.
1 settembre. La Germania invade la Polonia. Il governo polacco decide di abbandonare Varsavia, ma i socialisti convincono l’amministrazione locale a chiamare alla resistenza la popolazione.
27 settembre. Resa di Varsavia dopo tre settimane di assedio.
4 ottobre. I tedeschi ordinano l’istituzione dello Judenrat, il Consiglio ebraico, per amministrare la popolazione ebraica di Varsavia. Il delegato bundista Shmuel Zygielboym riesce a far sì che lo Judenrat respinga il primo ordine di creazione del ghetto. Ricercato dalla Gestapo, ripara in Belgio.
Henryk Erlich e Viktor Alter, dirigenti bundisti riparati a est durante l’assedio di Varsavia, vengono arrestati dall’NKVD sovietica e trasferiti a Mosca.

1940 Novembre. Viene completata la costruzione del ghetto di Varsavia e inizia il trasferimento della popolazione, che arriverà a superare le 400.000 unità.

1941 Giugno. I tedeschi danno inizio all’Operazione Barbarossa, sottraendo all’URSS tutta la Polonia e invadendo il territorio sovietico.
Luglio. Erlich e Alter vengono condannati a morte, poco dopo amnistiati e chiamati a collaborare per la creazione di un fronte antifascista ebraico internazionale. Manifestano subito divergenze sulle modalità di organizzazione del fronte, e dopo poco tempo spariscono.

1942 Gennaio. Giungono a Varsavia le prime notizie sugli stermini di massa di ebrei nel campo di Chelmno, aperto nel dicembre 1941. Le organizzazioni ebraiche discutono la necessità di una resistenza armata ma non giungono alla decisione di costituire un’organismo comune.
18 aprile. Nella notte e nei giorni successivi i tedeschi rastrellano casa per casa e uccidono decine di attivisti e propagandisti politici.
Il Parlamento polacco in Esilio delibera di inserire un delegato del Bund nei propri ranghi, in considerazione della parte svolta nella resistenza clandestina. Il Bund sceglie Shmuel Zygielboym.
22 luglio. Gli abitanti del ghetto di Varsavia sono circa 380.000. Inizia la Grosse Aktion: i tedeschi impongono allo Judenrat di pubblicare l’ordine di deportazione a est per tutti gli ebrei che non lavorano nelle fabbriche tedesche o non sono impiegati nel Consiglio ebraico. Lo Judenrat obbedisce. ll suo presidente Adam Czerniakow si suicida. Fino alla fine di settembre verranno deportate circa 300.000 persone.
20 ottobre. In una riunione congiunta delle organizzazioni ebraiche viene decisa la resistenza armata, e istituito uno stato maggiore della Żydowska Organizacja Bojowa (ŻOB, Organizzazione Ebraica di Combattimento). Comandante Mordechai Anielewicz, di Hashomer Hatzair, movimento giovanile sionista laburista. Marek Edelman delegato del Bund.

1943 18 gennaio. I tedeschi accerchiano e bloccano il ghetto per iniziare la liquidazione finale, ma incontrano la resistenza armata della ZOB. Gli ebrei nel ghetto sono circa 60.000.
23 febbraio. Il ministero degli Esteri sovietico informa il Governo polacco in Esilio che Erlich e Alter sono stati giustiziati dall’URSS oltre un anno prima.
19 aprile. Il nuovo comandante SS Jurgen Stroop ordina l’assalto decisivo tedesco al ghetto con carri armati, artiglieria e 2.000 SS. La resistenza durerà per tre settimane e sarà sopraffatta solo attraverso l’incendio quasi totale del ghetto da parte dei tedeschi.
8 maggio. Il quartier generale della ZOB è assediato dai tedeschi, che invadono il bunker sotterraneo con esplosivi e gas. Quasi tutti i combattenti della ZOB presenti muoiono o si tolgono la vita. Tra essi Mordechai Anielewicz. Alcuni riescono a fuggire.
11 maggio. A Londra Shmuel Zygelboym si suicida per protesta contro l’indifferenza alleata verso quanto accaduto a Varsavia.

1944 Giugno. L’URSS dà il via alla Operazione Bagration, per liberare la Polonia e l’Europa orientale dall’occupazione tedesca.
22 luglio. Nelle aree polacche già liberate viene proclamata la costituzione di un Comitato polacco di Liberazione Nazionale filo-sovietico (il cosiddetto Governo di Lublino).
1 agosto. L’Esercito Nazionale fedele al Governo in Esilio a Londra lancia l’insurrezione della città di Varsavia, che viene schiacciata due mesi dopo per gli insufficienti aiuti degli Alleati.

1945 Primavera. La fine della guerra lascia una Polonia devastata dalle perdite umane e materiali (-20% della popolazione totale rispetto al 1939). Faticosamente, i pochi ebrei sopravvissuti cercano di ricostruire le loro comunità, ma devono far fronte al riaffiorare dell’antisemitismo polacco e alle manovre dei sionisti per promuovere il trasferimento degli sfollati in Palestina.

1946 1 giugno. A Camp Feldafing, in Germania, si riunisce una conferenza di 150 bundisti, che discute la riorganizzazione dell’attività, sia tra i sopravvissuti dei campi che tra coloro che stanno rientrando nelle città.
2 luglio. Pogrom a Kielce: 42 ebrei perdono la vita, e nei tre mesi successivi 100.000 lasceranno la Polonia, per emigrare verso altre parti del mondo.

1947 Elezioni legislative in una Polonia di fatto controllata dall’URSS. Il blocco costruito intorno al Partito Operaio Polacco prende l’80% dei consensi.

1948 I partiti socialisti polacchi, tra cui il PPS, confluiscono nel Partito Operaio Polacco Unificato (PZPR).

1949 16 gennaio. I bundisti polacchi riuniti in congresso a Wroclaw decidono di sciogliere l’organizzazione e di confluire nel PZPR.







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