domenica 2 febbraio 2020

SCIENZA COSCIENZA E SUPERAMENTO DELLA DUALITÀ Conferenza di Corrado Malanga



LA CHIAVE ARMONICA DELL'UNIVERSO

SCIENZA COSCIENZA E SUPERAMENTO DELLA DUALITÀ 

Conferenza di Corrado Malanga

Nuovi paradigmi scientifici e antiche pratiche spirituali Convegno con Rupert Sheldrake, Corrado Malanga e Stefano Bollani




  Uno degli interrogativi da sempre più affascinanti e importanti per il genere umano riguarda la natura dell’Universo, e a esso se ne affianca intrinsecamente un altro, relativo alle ragioni per cui l’Universo sia fatto in questo modo. Due interrogativi cui la scienza moderna potrebbe oggi rispondere se non si fosse arenata davanti al limite dato dall’utilizzo della pura logica ragionata, scevra da ogni interpretazione. Partendo dai grandi risultati raggiunti dalla matematica e dalla fisica nelle loro applicazioni logiche, abbiamo acquisito moltissime informazioni preziose, culminate nella scoperta che il nostro universo è costruito sul valore di Pi Greco. Ma la scienza, applicando la metodologia della mera misurazione delle cose, si è fermata qui: ancora oggi la sua grande lacuna consiste nel non chiedersi il perché le cose stiano nel modo in cui le osserva e le misura. Per superare questo impasse è necessario recuperare innanzitutto il buonsenso e gli strumenti forniti dalla parte destra del cervello, e farne applicazione. Nel corso di questo convegno, avremo quindi modo di vedere come gli attuali grandi misteri della fisica quantistica – pur senza toccare le formule scientifiche – possano essere disvelati attraverso ragionevoli interpretazioni. Vedremo come la comprensione di queste formule passi inesorabilmente attraverso la consapevolezza che noi, in primo luogo, abbiamo del Cosmo. Precise osservazioni ci suggeriscono che l’universo che ci contiene è in realtà un Frattale Olografico Non Locale e da questa premessa, utilizzando la ragione dell’emisfero sinistro del cervello e la percezione di quello destro, potremo formulare un’avvincente ipotesi di come l’universo è costruito, proponendo la struttura di quello che è il mattone fondamentale del Tutto: il fotone. Di qui giungeremo alla conclusione che quest’ultimo è l’unica cosa che realmente esiste e costituisce la manifestazione di una creazione che non solo ci permea fin nel più profondo intimo, ma nella quale ci specchiamo quotidianamente: il fotone è dunque l’unica essenza attraverso la quale la nostra Coscienza si è manifestata. Quindi, muovendo dall’osservazione che i numeri che la fisica oggi ci fornisce non sono altro che la rielaborazione di costanti semplici che costruiscono tutti gli aspetti dell’Universo, proprio tramite Pi Greco e la Sezione Aurea, la Radice Quadrata del numero 2, il Numero di Nepero “e” e attraverso le dimensioni di un vero e proprio pattern frattalico, giungeremo a scoprire che Noi stessi siamo i Creatori di questa virtualità, alla quale abbiamo dato i connotati di una percettibile – ma non reale – dualità, che però serve alla Coscienza a comprenderne la vacuità. 





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