LA CHIAVE ARMONICA DELL'UNIVERSO
SCIENZA COSCIENZA E SUPERAMENTO DELLA DUALITÀ
Conferenza di Corrado Malanga
Nuovi paradigmi scientifici e antiche pratiche spirituali Convegno con Rupert Sheldrake, Corrado Malanga e Stefano Bollani
Uno degli interrogativi da sempre più affascinanti e importanti per il
genere umano riguarda la natura dell’Universo, e a esso se ne affianca
intrinsecamente un altro, relativo alle ragioni per cui l’Universo sia
fatto in questo modo. Due interrogativi cui la scienza moderna potrebbe
oggi rispondere se non si fosse arenata davanti al limite dato
dall’utilizzo della pura logica ragionata, scevra da ogni
interpretazione. Partendo dai grandi risultati raggiunti dalla
matematica e dalla fisica nelle loro applicazioni logiche, abbiamo
acquisito moltissime informazioni preziose, culminate nella scoperta che
il nostro universo è costruito sul valore di Pi Greco. Ma la scienza,
applicando la metodologia della mera misurazione delle cose, si è
fermata qui: ancora oggi la sua grande lacuna consiste nel non chiedersi
il perché le cose stiano nel modo in cui le osserva e le misura.
Per superare questo impasse è necessario recuperare innanzitutto il
buonsenso e gli strumenti forniti dalla parte destra del cervello, e
farne applicazione. Nel corso di questo convegno, avremo quindi modo di
vedere come gli attuali grandi misteri della fisica quantistica – pur
senza toccare le formule scientifiche – possano essere disvelati
attraverso ragionevoli interpretazioni. Vedremo come la comprensione di
queste formule passi inesorabilmente attraverso la consapevolezza che
noi, in primo luogo, abbiamo del Cosmo.
Precise osservazioni ci suggeriscono che l’universo che ci contiene è in
realtà un Frattale Olografico Non Locale e da questa premessa,
utilizzando la ragione dell’emisfero sinistro del cervello e la
percezione di quello destro, potremo formulare un’avvincente ipotesi di
come l’universo è costruito, proponendo la struttura di quello che è il
mattone fondamentale del Tutto: il fotone. Di qui giungeremo alla
conclusione che quest’ultimo è l’unica cosa che realmente esiste e
costituisce la manifestazione di una creazione che non solo ci permea
fin nel più profondo intimo, ma nella quale ci specchiamo
quotidianamente: il fotone è dunque l’unica essenza attraverso la quale
la nostra Coscienza si è manifestata.
Quindi, muovendo dall’osservazione che i numeri che la fisica oggi ci
fornisce non sono altro che la rielaborazione di costanti semplici che
costruiscono tutti gli aspetti dell’Universo, proprio tramite Pi Greco e
la Sezione Aurea, la Radice Quadrata del numero 2, il Numero di Nepero
“e” e attraverso le dimensioni di un vero e proprio pattern frattalico,
giungeremo a scoprire che Noi stessi siamo i Creatori di questa
virtualità, alla quale abbiamo dato i connotati di una percettibile – ma
non reale – dualità, che però serve alla Coscienza a comprenderne la
vacuità.
Scarica qui le slide della conferenza:
Fonte SpazioInteriore
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